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La "bomba" smantellata |
Bono scrive "La deflagrazione è stata assordante, dirompente. Al boato, benintesi, non è seguita un’inondazione di materiali fissili o radiottavi, bensì una pioggia di melodie contrite e passionali, corroborate da liriche così introspettive da rasentare in molti casi vette parossistiche. E il tutto, come si conviene ai lauti banchetti in cui troneggia un pregiato vino d’annata, annaffiato da una voce calda e blanditrice. Ebbense sì, signore e signori, ecco a voi il quattordicesimo album degli U2. Reduci dallo straordinario successo di vendite del precedente “All That You Can’t Leave Behind”, il quartetto irlandese si riaffaccia sul proscenio con undici canzoni nuove di zecca.
“How To Dismantle An Atomic Bomb”, questo il pirotecnico titolo dell’ultima fatica, è stato anticipato dall’apripista Vertigo, dalla fine di settembre diffuso dalle radio di tutto il mondo senza soluzione di continuità. Chi aveva riposto in questa traccia le speranze di un disco“hard-rock” che attingesse copiosamente ai gloriosi tempi che furono (quelli arrembanti di “Boy” e “War” per intenderci) resterà parzialmente deluso. Ben altro è lo stilema." Continua... |
di redazione [user #116] |
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Bono scrive "La deflagrazione è stata assordante, dirompente. Al boato, benintesi, non è seguita un’inondazione di materiali fissili o radiottavi, bensì una pioggia di melodie contrite e passionali, corroborate da liriche così introspettive da rasentare in molti casi vette parossistiche. E il tutto, come si conviene ai lauti banchetti in cui troneggia un pregiato vino d’annata, annaffiato da una voce calda e blanditrice. Ebbense sì, signore e signori, ecco a voi il quattordicesimo album degli U2. Reduci dallo straordinario successo di vendite del precedente “All That You Can’t Leave Behind”, il quartetto irlandese si riaffaccia sul proscenio con undici canzoni nuove di zecca.
“How To Dismantle An Atomic Bomb”, questo il pirotecnico titolo dell’ultima fatica, è stato anticipato dall’apripista Vertigo, dalla fine di settembre diffuso dalle radio di tutto il mondo senza soluzione di continuità. Chi aveva riposto in questa traccia le speranze di un disco“hard-rock” che attingesse copiosamente ai gloriosi tempi che furono (quelli arrembanti di “Boy” e “War” per intenderci) resterà parzialmente deluso. Ben altro è lo stilema."&via=Accordo.it" target="_blank"> |
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