Premesso che dopo gli anni iniziali in cui un po' tutti ci "arrangiammo" con le produzioni nostrane per passare poi, ma a fine anni 60s, a quelle europee, germaniche in testa, il nostro pallino fu da subito l'acquisto degli strumenti visti usare al Festival di Woodstock dell'agosto 1969 ma nei negozi delle nostre parti si trovavano a stento qualche strumento usato di quelle "Brand" (acquistare uno strumento della Fender o della Gibson non era impresa da poco), si trovavano molto più facilmente quelli della Rickenbacker, ma a che prezzi. Il mio primo basso Fender fu un Mustang Competition Blue usato, pagato lire 80mila ad inizio 1970, sostituito poi dal mio rimpianto Gibson EB0, sempre del 1969 ma a fine del 1970. Poi comperai il Precision Sunburst di inizio anno 1972, a seguire un altro Precision del 1966, avuto però in un cambio alla pari con il mio Ibanez RS924, poi il Precsion Fretless del 1978 che mi fu dato dal mio negoziante di fiducia, Alfredo, in cambio di un Ibanez Musician MC940 che lui mi aveva venduto pochi mesi prima e con cui non c'era stato "Feeling". Dei succitati mi sono tenuto solo il Precision 1972 ma rimpiango il Mustang del 1969, però per soppereire all'ondata dei ricordi, comperai nel 1978 il Jazz Bass Sunburst che ancora posseggo ed ultimo proprio il più vecchio, il Telecaster Bass CBS del 1968. Di acquisti Fender ho comperato, sempre da alfredo, a marzo del 2014 lo Squier VI (in verità avevo contattato un privato che mi aveva proposto l'acquisto di un non in buone condizioni autentico Fender VI del 1963, ma voleva oltre € 4000 che io non intendevo spendere), quindi mi sono dedicato al recupero degli strumenti poveri dell'era Beat, Hofner e Framus in testa:
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