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Il metodo fingerstyle di Giovanni Cigliano e Dario Cantore
Il metodo fingerstyle di Giovanni Cigliano e Dario Cantore
di [user #116] - pubblicato il

Il manuale offre una panoramica delle tecniche base per chitarra fingerstyle, che va dal basso ostinato al basso alternato, da linee in walking bass fino ad arrivare all'harp style, attraverso 10 brevi composizioni che permettono allo studente di appropriarsi, divertendosi, di buona parte del linguaggio di questa tecnica. Ci siamo fatti raccontare il metodo da Giovanni Cigliano.
Il tuo nuovo metodo si rivolge a chi si sta avvicinando al fingerstyle. Come hai composto i brani? Fare degli studi che allo stesso tempo siano accattivanti non è semplice.
Il libro si rivolge a tutti ma sono necessarie una sufficiente base tecnica e una buona capacità di lettura dello spartito e della tablatura. Su quest'ultima molti colleghi hanno da ridire ma io trovo che se utilizzata bene possa aiutare molto, ovviamente deve essere accompagnata a una buona lettura dello spartito che resta la pratica principale.
I brani sono stati composti, quasi totalmente, durante le lezioni, sia quelle in cui ero docente e quindi attraverso le problematiche emerse dai miei allievi, sia quelle da studente presso il centro studi fingerstyle che ho frequentato sotto la guida del grande Davide Mastrangelo.
Credo che uno studio ma più che altro un metodo debba portare a un risultato e, vedendo che le pratiche utilizzate su di me funzionavano, ho deciso di scriverli.

Come hai scelto il percorso da compiere attraverso questi 10 brani?
All'inizio non avevo un'idea ben precisa perché partivo da materiale che utilizzavo su di me. Poi, successivamente, ho pensato che avere un percorso di piccoli studi non era una cattiva idea e ho cercato di scrivere qualcosa per ogni singola tecnica che caratterizza lo strumento: dal basso ostinato al basso alternato, da linee in walking bass fino ad arrivare all'harp style. Originariamente gli studi erano 24, mi sono ispirato ai “24 Capricci” di Niccolò Paganini, un mio grande amore, ma alcuni non mi convincevano e quindi la decisione finale è stata una selezione di 10 brani. Il libro è confezionato a quattro mani e gli esempi sono stati eseguiti da Dario Cantore.

Il metodo fingerstyle di Giovanni Cigliano e Dario Cantore

Da cosa è nata l'idea di scrivere un metodo dedicato alla chitarra fingerstyle? Qual è secondo te la particolarità di questo libro?
Credo che il fingerstyle, come altri stili musicali, sia un po' carente di una metodologia didattica ma molto fornito nel repertorio, quindi la mia idea era di poter creare una mia metodologia che si rifacesse al mondo della chitarra classica che, oltre a essere il mio primo strumento, gode di una forte metodologia molto graduale e formativa.

Quali sono i consigli che ti senti di dare per approcciarsi al tuo manuale?
Consiglio di non vedere da subito lo studio come un brano da suonare, ma di analizzare battuta per battuta tutto ciò che accade, analizzare la diteggiatura e, perché no, cambiarla dove non sia consona alle proprie mani, capire ogni singolo passaggio, dalle note tenute ai legati per poi mettere tutto insieme e solo come step finale pensarlo come un brano. Il mio consiglio è quindi di aggiungere tutte le dinamiche e anche la propria interpretazione e personalità.

E invece cosa consigli a chi vuole approcciarsi al fingerstyle?
Consiglio di ascoltare tanto i capi scuola e di non partire subito dall'evoluzione della chitarra acustica (vedi le tecniche moderne percussore, tapping ecc.). Bisogna capire il nostro istinto e dove ci porta e poi credo sia importante la scelta di un valido insegnate perché é vero che oggi abbiamo a disposizione un vasto mondo didattico sia cartaceo sia online, ma niente può sostituire l'interazione in presenza con un valido docente come per me è stato Davide Mastrangelo.

Per quanto riguarda la strumentazione, quali sono i tuoi suggerimenti per trovare la chitarra perfetta per il fingerstyle?
Scegliere la strumentazione è come scegliere la bacchetta magica per Harry Potter, credo sia lei a sceglierci. In tanti anni ho cambiato tantissimi strumenti anche perché ho avuto seri problemi alle mani e quindi molti strumenti, anche di grandi marchi, non si adattavano. Alla fine ho optato Richwood per le acustiche e Salvador Cortez per le classiche e flamenco: sono strumenti che mi fanno le vibrazioni giuste, sono comodi per le mie mani e hanno il suono che in questo momento cerco. Quindi il mio consiglio è provare, provare, suonare e affidarsi alle sensazioni del nostro corpo e non solo ai consigli che ci vengono offerti.
fingerstyle giovanni cigliano interviste
Link utili
"10 studi fingerstyle" sul sito Wakepress edizioni
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