VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Come suona una vera archtop degli anni ’30
Come suona una vera archtop degli anni ’30
di [user #116] - pubblicato il

D’Angelico tira fuori dagli archivi quattro strumenti realizzati quasi un secolo fa e li fa ascoltare all’opera, dalla prima archtop mai prodotta nel 1932 fino all’ultima evoluzione del 1949.
Quattro chitarre archtop, tutte prive di amplificazione e specchi perfetti delle rispettive epoche di costruzione: le jazzbox protagoniste del video D’Angelico offrono un’occasione rara per ascoltare in alta fedeltà dei pezzi di storia genuini.

John D’Angelico è il costruttore delle quattro archtop raccontate e fatte ascoltare nel clip pubblicato sul canale ufficiale dell’azienda. Gli strumenti mostrano l’evoluzione del liutaio, ma anche il sound e lo stile delle rispettive epoche. Sono gli anni che, dallo swing delle grandi orchestre, preparano il terreno al bebop fino alla rivoluzione elettrica. È una storia a cui D’Angelico ha contribuito in prima linea.

Dal 1932 al 1964, John D’Angelico ha costruito 1.164 chitarre, tutte personalizzate sulle richieste specifiche dei musicisti che a lui si sono rivolti. Nelle sue creazioni si può leggere un preciso percorso, uno stile che si va formando negli anni e una continua ricerca del sound al passo coi tempi in cui le chitarre sono immerse.
Ora quattro di quegli strumenti vengono fatti ascoltare in alta qualità, registrati con tecniche moderne e con una fedeltà sonora che nelle registrazioni dell’epoca non era semplicemente disponibile. È impressionante ascoltarle oggi, oltre mezzo secolo dopo la loro nascita fino a quasi un secolo.



Ad aprire il video è una D’Angelico speciale: la prima mai prodotta, risalente al 1932.
Non ci sono ancora i tratti come la caratteristica paletta art deco, e se ne trova una ispirata da vicino a una Gibson L5 degli anni ’30. Il logo è intarsiato in cima in un pezzo di madreperla.
Quando la termina, John non ha ancora trent’anni.

Come suona una vera archtop degli anni ’30

Bastano due anni per rivoluzionare il progetto e trovare immediatamente la sua strada. Lo sguardo si sposta quindi su una Exel del 1934, precursore dell’attuale modello Excel. Le forme della paletta sono ora assai più evolute, distintive. Anche il logo ha già raggiunto la forma ancora in uso oggi, con la scritta finemente intarsiata in corsivo e accompagnata dalla “linguetta” con l’incisione “New York”, città in cui il laboratorio ha sede.

Il terzo modello nasce ancora due anni più tardi. Nel 1936 i progetti di John hanno trovato un loro preciso carattere, e vengono riproposti molti degli elementi già presenti nel 1934, come gli intarsi art deco sulla tastiera che però diventano leggermente più piccoli. Viceversa, la cassa è un po’ più grande. Anche il tailpiece comincia a diventare più elaborato, avviando la trasformazione che sfocerà anni dopo nel caratteristico tailpiece “a scaletta” odierno. Il tutto, impreziosito da una finitura sunburst.

Come suona una vera archtop degli anni ’30

Un balzo in avanti porta sotto i riflettori uno strumento sensibilmente diverso, figlio dei suoi tempi.
Quella del 1949 è l’ultima fatta ascoltare nel video, e riporta tutti i segni stilistici e l’estetica art deco che ha reso celebre il design D’Angelico.
È una Excel a spalla mancante, progetto sviluppato proprio nella seconda metà degli anni ’40. Acero bird’s eye per fasce e fondo lasciano trasparire il desiderio di ricercatezza dei musicisti, ora non più immersi in grandi orchestra ma sempre più in primo piano nelle piccole formazioni.
Il manico, più sottile, si prepara alla rivoluzione dell’elettrificazione che porterà la chitarra a emanciparsi dal ruolo di strumento puramente ritmico e diventare un solista nel jazz.

È l’ultimo anno di attività - e di vita - del liutaio italoamericano. La sua tradizione però è ancora viva oggi e a suo nome nascono strumenti solid e hollow body dal forte fascino, fedeli al suo stile eppure capaci di catturare l’attenzione di sempre più giovani artisti di nuova generazione, superando le barriere dello swing fino a toccare il rock, il pop e l’RnB, dove D’Angelico è oggi un riferimento classico-moderno.
chitarre semiacustiche d'angelico vintage
Link utili
Sito D’Angelico
Mostra commenti     1
Altro da leggere
That Sound: Vintage Vault 2023
Dal Rhodes anni ’70 alla Rickenbacker degli Oasis: esclusività d'epoca all’asta
Pristine: quintessenza Gretsch accessibile
Fifty Niner: classico Danelectro semiacustico
La DG-335 di Dave Grohl torna con Epiphone
Vintage White e oro per la Broadkaster Jr di Chris Rocha
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)
Il suono senza fama: per chi?
Rig senza ampli per gli amanti dell'analogico




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964