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Bacchette e performance: guida alla scelta
Bacchette e performance: guida alla scelta
di [user #62015] - pubblicato il

Il tocco del plettro sulle corde o il colpo della bacchetta sul rullante sono energia allo stato puro. Gli equilibri della musica vanno, pertanto, rispettati e coadiuvati con premura, scegliendo accuratamente la propria strumentazione.
Prendendo in esame la batteria è necessario far caso a fattori disparati come la forza del colpo, il suono e la dinamica che si ottengono a ogni colpo, la posizione della punta della bacchetta e la durata del contatto stesso. Queste interazioni avvengono in frazioni di secondo, eppure rappresentano il fulcro degli stili e delle prestazioni di un batterista, rendendo decisivo l’utilizzo di determinate tipologie di bacchette.

Le principali caratteristiche delle bacchette
Le bacchette esercitano un importante apporto sulle performance dei batteristi. Una volta chiarito questo aspetto, è bene soffermarsi su quali siano le caratteristiche che, effettivamente, hanno impatto sul modo con cui si interagisce col set. Tra i vari parametri è possibile trovare le dimensioni e il tipo di materiale di cui sono composte, oltre al tipo di punta.  L’influenza degli elementi suddetti si afferma su piani diversi, concentrandosi sia sul modo di colpire le pelli che sulle sensazioni percepite dal batterista durante la performance e, in ultimo, sull’impatto della punta sul set stesso.

Dimensioni, punte e materiali: come influiscono sulla performance del batterista
Sono quattro le feature principali che definiscono una bacchetta. Questi parametri sono responsabili della percezione, dell’equilibrio e del responso della bacchetta sul set. La lunghezza ha effetto sulla distribuzione dei pesi e sul rimbalzo della bacchetta, mentre lo spessore influisce sul feel e sulla performance del musicista stesso.
Altro parametro importante è la larghezza. Nelle bacchette, è decisiva per definire l’ampiezza del suono e il pitch. Le bacchette più sottili, oltre ad essere più fragili, offrono anche un pitch più alto. Le bacchette particolarmente ampie vengono, di conseguenza, utilizzate per ottenere suoni più forti e profondi, presentando una massa maggiore rispetto alle controparti citate in precedenza.

Bacchette e performance: guida alla scelta

Infine, le punte delle bacchette costituiscono l’aspetto più importante per definire il sound a contatto con pelli e piatti. Tra le diverse punte è possibile trovare quelle a goccia, dal timbro più scuro e profondo, quelle a botte, dall’attacco responsivo e dall’alto volume, le punte a palla, pulite e brillanti e quelle a ghianda, dal suono molto pieno. Ne esistono, inoltre, di ovali dal timbro mid range e versatili e, infine, quelle in nylon, più durevoli rispetto alle punte in legno e dal sound molto brillante.
Per quanto riguarda i materiali più comuni di cui le bacchette per batteria sono composte, sul mercato, oggi è possibile trovarne in: noce, quercia, acero o carpino. I batteristi in cerca di versatilità adottano l’hickory, dunque il noce americano, mentre gli artisti che desiderano contare su bacchette resistenti puntano sulla quercia. L’acero è un legno molto leggero, ideale per chi preferisce bacchette più maneggevoli, mentre il carpino presenta feature simili al noce e all’acero, rappresentando un buon compromesso tra le due essenze sopracitate.
bacchette batteria batteristi
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Vic Firth
Regal Tip
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di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 17/07/2023 ore 10:41:0
Le bacchette per i batteristi sono come i plettri per i chitarristi. A seconda del modello utilizzato cambiano le performances, se ci pensate si tratta dell'interfaccia tra il nostro corpo e la parte dello strumento che percuotiamo per ottenere delle vibrazioni. In effetti mi capita di usare bacchette diverse a seconda del brano da suonare, così come uso plettri diversi in base al brano.
Buon articolo con buoni spunti!
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