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povera vecchia.....Squier
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di Enzo85 [user #2084] - pubblicato il 09 settembre 2006 ore 11:27
La mia prima chitarra elettrica, fu una Squier Stratocaster rossa della serie Affinity, quella venduta con il famoso player pack insieme all'amplificatorino da 15W....
La comprai nel 1998 o 99, non ricordo, avevo deciso che la mia prima chitarra doveva essere una strato.La pagò mio padre, i miei risparmi potevano ammontare al massimo centomila lire che consegnai al negoziante come acconto, il babbo provedette al resto...anche se non ricordo quanto potesse costare all'epoca.L'inizio con l'elettrica fu quasi traumatico, ero stato sempre abituato a chitarre con le corde in nylon, mai suonato acustiche con corde in metallo, quindi la mia mano cercava un bel manico "largo" relativamente poco bombato e delle belle corde morbide sotto i polpastrelli.Mi misi d'impegno e dopo aver trovato una tablatura di "Europa" di Santana, riuscii ad eseguire il mio primo assolo....
Oggi, guardo con occhio felice la mia prima chitarra, ci ho suonato anche dal vivo, una volta, stranamente, tra tutte le chitarre che ho, è quella che sento "più mia", nonostante sia veramente dura da suonare, e perennemente scordata.Con lei provo a tirare giù tutte le parti di chitarra, è una nave scuola, ma anche un laboratorio, i miei primi setup, la regolazione delle ottave, la registrazione del ponte, cambio pickup....le ha passate veramente tutte!
E' stata smontata totalmente, ha subito una schermatura improbabile fatta dal sottoscritto e qualche bella botta che per via dei 2599 strati di vernice non ha sortito alcun graffio evidente sul corpo.
Le prime volte la suonavo anche 8 ore al giorno e si vede dalla tastiera, su alcuni tasti c'è proprio un solco in prossimità della corda e credo che non ce ne sia uno livellato come si deve...
L'action è altissima, ma mi ci sono abituato, anzi, mi piace quel senso di durezza, che quando suono con chitarre più morbide, a volte mi manca...
Il suono?
Il suono è quello che è...a me piace, se la ascoltaste voi, direste che fa cacare...ne sono certo.
Poco tempo fa montai un bel voodoo (grazie Plato ;-)) al manico, ricordo come cambiò lievemente la sua voce, divenne più chiara, dinamica e fottutamente sexy, peccato che la messicana (strato) reclamava già la voglia di un pickup nuovo e quel voodoo se lo aggiudicò lei, ma quanto ci stava bene sulla piccola Squier...Adesso la Squier è accanto a me, si sta riposando, abbiamo suonato insieme Hendrix, qualche riff di Keith Richards e scimmiottato un pò il povero Steve Vai...
Guardandola mi vien voglia di premiarla, si comporta bene lei, fa quello che può, sa che chi la suona non è capace di fare granchè e conosce i suoi limiti.
Lei vorrebbe avere una voce diversa, ma non se ne fa troppi problemi, prima me ne preoccupavo io, ma ora che ho capito qualcosa in più della musica non me ne frega più di tanto..Ogni tanto vorrei farle un regalino, un'abito nuovo, più leggero, delle meccaniche nuove, una sistemata fatta da mani esperte e amorevoli.
Lei mi dice: "tesoro, guarda che non posso cambiare molto, accontentati..."
Sembra essere più matura di me, e lo è, sa che è una povera chitarra economica fatta in Indonesia e le sembra già un miracolo tutto questo...Chissà, forse un giorno le regalerò delle cure attente, magari la porterò dal "dottore"....
Lei mi ha detto: "guarda che più che un dottore, qui ci serve un mago iscritto all'albo dei liutai...."Enzo.
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La mia prima chitarra elettrica, fu una Squier Stratocaster rossa della serie Affinity, quella venduta con il famoso player pack insieme all'amplificatorino da 15W....
La comprai nel 1998 o 99, non ricordo, avevo deciso che la mia prima chitarra doveva essere una strato. La pagò mio padre, i miei risparmi potevano ammontare al massimo centomila lire che consegnai al negoziante come acconto, il babbo provedette al resto...anche se non ricordo quanto potesse costare all'epoca. L'inizio con l'elettrica fu quasi traumatico, ero stato sempre abituato a chitarre con le corde in nylon, mai suonato acustiche con corde in metallo, quindi la mia mano cercava un bel manico "largo" relativamente poco bombato e delle belle corde morbide sotto i polpastrelli. Mi misi d'impegno e dopo aver trovato una tablatura di "Europa" di Santana, riuscii ad eseguire il mio primo assolo....
Oggi, guardo con occhio felice la mia prima chitarra, ci ho suonato anche dal vivo, una volta, stranamente, tra tutte le chitarre che ho, è quella che sento "più mia", nonostante sia veramente dura da suonare, e perennemente scordata. Con lei provo a tirare giù tutte le parti di chitarra, è una nave scuola, ma anche un laboratorio, i miei primi setup, la regolazione delle ottave, la registrazione del ponte, cambio pickup....le ha passate veramente tutte!
E' stata smontata totalmente, ha subito una schermatura improbabile fatta dal sottoscritto e qualche bella botta che per via dei 2599 strati di vernice non ha sortito alcun graffio evidente sul corpo.
Le prime volte la suonavo anche 8 ore al giorno e si vede dalla tastiera, su alcuni tasti c'è proprio un solco in prossimità della corda e credo che non ce ne sia uno livellato come si deve...
L'action è altissima, ma mi ci sono abituato, anzi, mi piace quel senso di durezza, che quando suono con chitarre più morbide, a volte mi manca...
Il suono?
Il suono è quello che è...a me piace, se la ascoltaste voi, direste che fa cacare...ne sono certo.
Poco tempo fa montai un bel voodoo (grazie Plato ;-)) al manico, ricordo come cambiò lievemente la sua voce, divenne più chiara, dinamica e fottutamente sexy, peccato che la messicana (strato) reclamava già la voglia di un pickup nuovo e quel voodoo se lo aggiudicò lei, ma quanto ci stava bene sulla piccola Squier... Adesso la Squier è accanto a me, si sta riposando, abbiamo suonato insieme Hendrix, qualche riff di Keith Richards e scimmiottato un pò il povero Steve Vai...
Guardandola mi vien voglia di premiarla, si comporta bene lei, fa quello che può, sa che chi la suona non è capace di fare granchè e conosce i suoi limiti.
Lei vorrebbe avere una voce diversa, ma non se ne fa troppi problemi, prima me ne preoccupavo io, ma ora che ho capito qualcosa in più della musica non me ne frega più di tanto.. Ogni tanto vorrei farle un regalino, un'abito nuovo, più leggero, delle meccaniche nuove, una sistemata fatta da mani esperte e amorevoli.
Lei mi dice: "tesoro, guarda che non posso cambiare molto, accontentati..."
Sembra essere più matura di me, e lo è, sa che è una povera chitarra economica fatta in Indonesia e le sembra già un miracolo tutto questo... Chissà, forse un giorno le regalerò delle cure attente, magari la porterò dal "dottore"....
Lei mi ha detto: "guarda che più che un dottore, qui ci serve un mago iscritto all'albo dei liutai...." Enzo. |
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