di moonlite [user #6398] - pubblicato il 20 settembre 2006 ore 16:12
L'anno preciso non me lo ricordo o forse sono troppo pigro per andare a controllare.
La seconda che ho detto...
Comunque erano gli anni in cui potevi dividere le tue emozioni tra Pink Floyd e Genesis e mille altri stimoli nuovi.
Se il mondo stava cambiando noi non ce ne accorgevamo: eravamo troppo impegnati a masticare musica.
Un pomeriggio il mio vecchio e nuovo amico Paolo (tanatore per gli accordiani ) passa da casa mia - chissà se lo ricorda ancora...- e a tradimento gli piazzo sul vecchio giradischi un vinile con la copertina coperta di quadri.
La traccia che gli faccio ascoltare si chiama "The Sage", se non ricordo male.
Quello che mi ricordo bene sono gli occhi che gli schizzano fuori dalle orbite.
Quando, finito il pezzo, gli rientrano dove stanno d'abitudine manda giù mezzo litro di saliva e mi fa: " ma chi c***o era?"
Dopo "Pictures at an exibition" fu il mitico triplo live e poi quasi più niente.
Peccato.
Ma quello che è stato per me è più che sufficiente.
Ogni tanto riascolto quei brani, lo sfumare nebbioso di "Epitaph", la dolcezza struggente di "Still...you turn me on" ( potesse sparire per sempre per quanti ricordi mi fa salire in gola...), ed è tale e quale ad allora.
Qualche lacrima che adesso so cosa vuol dire.
Il tempo è passato, molti di allora non ci sono più, mia madre che "... abbassa il volume che ci cacciano di casa...", mi piacerebbe suonare come loro, vorrei suonare come lui.
Forse Mr. Greg Lake non è stato il più grande o il migliore, ma i miei anni '70 hanno quel sapore.
E non si mangia più come allora.A presto
Paolo
L'anno preciso non me lo ricordo o forse sono troppo pigro per andare a controllare.
La seconda che ho detto...
Comunque erano gli anni in cui potevi dividere le tue emozioni tra Pink Floyd e Genesis e mille altri stimoli nuovi.
Se il mondo stava cambiando noi non ce ne accorgevamo: eravamo troppo impegnati a masticare musica.
Un pomeriggio il mio vecchio e nuovo amico Paolo (tanatore per gli accordiani ) passa da casa mia - chissà se lo ricorda ancora...- e a tradimento gli piazzo sul vecchio giradischi un vinile con la copertina coperta di quadri.
La traccia che gli faccio ascoltare si chiama "The Sage", se non ricordo male.
Quello che mi ricordo bene sono gli occhi che gli schizzano fuori dalle orbite.
Quando, finito il pezzo, gli rientrano dove stanno d'abitudine manda giù mezzo litro di saliva e mi fa: " ma chi c***o era?"
Dopo "Pictures at an exibition" fu il mitico triplo live e poi quasi più niente.
Peccato.
Ma quello che è stato per me è più che sufficiente.
Ogni tanto riascolto quei brani, lo sfumare nebbioso di "Epitaph", la dolcezza struggente di "Still...you turn me on" ( potesse sparire per sempre per quanti ricordi mi fa salire in gola...), ed è tale e quale ad allora.
Qualche lacrima che adesso so cosa vuol dire.
Il tempo è passato, molti di allora non ci sono più, mia madre che "... abbassa il volume che ci cacciano di casa...", mi piacerebbe suonare come loro, vorrei suonare come lui.
Forse Mr. Greg Lake non è stato il più grande o il migliore, ma i miei anni '70 hanno quel sapore.
E non si mangia più come allora.