« Signore è stata una svista
abbi un occhio di riguardo
per il tuo chitarrista.
Signore se lanci uno strale
sbaglia mira per favore
non farmi del male.
Te lo giuro in ginocchio
qui in mezzo alla pista
te lo giuro sulla Fender,
io non l’ho fatto apposta! »
Da "Il chiatrrista" Ivan Graziani
Sul numero di Chitarre di questo mese, c'è un bellissimi articolo dedicato a Ivan Graziani. Quando l'ho visto e l'ho letto, ad un tratto mi sono accorto che di Ivan mi ero compretamente dimenticato, e sono certo che come me moltissimi altri della mia generazione di Ivan Graziani non si ricordano piu'. Ma come! Il più grande chitarrista italiano e ormai nessuno ne parla più? Si perchè Ivan è stato il più grande in assoluto, chi come me ha avuto fortuna e modo di assistere ad un suo concerto live, lo sa benissimo. Vedere suonare Ivan era un privilegio. Sempre sull'articolo di Chitarre si fa notare come alcuni artisti siano entrati nel paradiso dell'immortalità e altri, primo fra tutti Ivan Graziani inspiegabilmente siano finiti nel limbo dell'oblìo. Io per fortuna l'ho visto, li sul palco a pochi metri da me, sia con l'acustica (per la cronaca una Ovation) che con l'elettrica, non ce n'era per nessuno, quello che Ivan sapeva fare io non l'ho più visto fare da nessun altro, forse Maurizio Solieri e pochi altri con l'elettrica, ma con l'acustica non ho più visto nessuno come lui. Perchè Ivan era grande con entrambi gli strumenti, forse un pelino di più con l'acustica, visto che con l'elettrica tra distorsori e balle varie è più facile barcamenarsi. Quello che per me è rimasto indelebilmente stampato nella memoria di quel concerto, è la versione che lui fece di "Monna Lisa" e "Pigro" voce chitarra e basta, ma che chitarra! In quel pezzo c'era tutto il repertorio possibile e immaginabile della tecnica chitarristica, ritmica perfetta, praticamente un batterista chitarrista, e pull-off, hammer, muting e chi più ne ha più ne metta, c'era tutto e tutto maledettamente perfetto.
Ma chi era Ivan Graziani?
Risposta: Un grande, nel suo ambito il più grande, ma oggi di lui non si ricorda più nessuno.