di aPhoenix90 [user #22026] - pubblicato il 13 marzo 2011 ore 21:02
A volte la vita è proprio stronza. Me la immagino lì, sdraiata al sole, annoiata come una cornuta moglie di un boss, a scagliarsi contro la povera gente per puro feticismo personale. Sì, l'andazzo deve essere proprio questo. Perché è curioso scoprire che la "casualità" degli eventi, a livello statistico, penalizzi in modo significante le brave persone. E più sono brave, più se lo prendono in culo.
Ieri sera ho appreso della scomparsa del padre di un mio vecchio amico. Un vecchio amico, una di quelle persone che hai sempre visto intorno a te (perché vivono intorno a te) e pensi di arrivare a vederle per sempre, se solo non ci si mettesse il fottutissimo destino a deviarne i percorsi. Una di quelle persone che mi hanno contagiato musicalmente portandomi per la prima volta in una sala prove, a zappare le corde di una povera chitarra sulle note dei Green Day, ignaro del funzionamento di ogni cosa. Ma le prestazioni sembravano sempre perfette. Un vecchio amico a cui voglio bene, ma che la crescita e la casualità degli eventi, per qualche misteriosissimo motivo, ha allontanato progressivamente. Man mano che si cresce si prendono strade diverse, si conosce gente diversa, e pian piano ti accorgi che anche la tua vita adesso è diversa. Beh, questa persona non ha più un padre.
Solo quando non ci sentivamo più da un bel po' di tempo, mio padre scoprì di avere una passione in comune con suo padre (incontrandolo per caso e senza sapere bene chi fosse): il ciclismo. Sarebbe andato in pensione a gennaio e poi avrebbero avuto tutto il tempo di percorrere chilometri e chilometri insieme sulle strade più belle della Val di Susa. Piccoli grandi progetti di gente che ha lavorato una vita e vorrebbe finalmente vivere per quello per cui ha lavorato. Persona sanissima, atletica, sportiva... stroncato forse da un infarto mentre pedalava in sella alla sua fedelissima bicicletta.
Domani vedrò per la prima volta dopo tanto tempo questo mio amico, in un contesto che si commenta da solo. Non riesco a non pensare alle nostre infinite partite di calcio sotto il sole di luglio insieme a tutta l'allegra banda, i corridoi del Castellamonte, le schitarrate punkettose...
Mi sono ricordato di questo brano, che suonavamo spesso e che mi aveva insegnato lui. Sono andato totalmente a memoria e probabilmente il finale è frutto della mia fantasia, sta di fatto che ho trovato la backing track e ci ho suonato sopra. Dopo qualche prova, questa è quella che mi è venuta meglio. Anche se i momenti in cui abbiamo condiviso le nostre passioni non sono stati lunghi e duraturi, spero che il ricordo di quei brevi ma intensi momenti siano un valido input per recuperare un amico..... dato che da un po' di tempo pare ci sia una sorta di maledizione sulla Leva '90 di Bassedora. #@$%!
Che brutta giornata, e per una volta, la pioggia non c'entra un cazzo.