Quando si parla di acquisti o addirittura in casi estremi d’investimenti, si sa, l’emotività, nel nostro gergo “Gas", bisogna lasciarla da parte. Non è facile, ne tantomeno semplice ma è possibile. Non dovremmo cedere alle lusinghe di chi ci pone su di un piatto d’argento una firma di spessore, un prodotto esaltandone le prestazioni, le caratteristiche o le funzioni, quando poi all’applicazione del credo empirico ci accorgiamo che tutto sommato non è poi così tanto differente da un meno blasonato articolo, ma!.. la casta è casta e va si rispettata diceva il grande Totò'. In pratica bisognerebbe, in ogni occasione, ottimizzare le nostre scelte (mai acqua calda risultò più scoperta). Lo so, siete curiosi di sapere per quale motivo affermo ciò, semplice, per via del fatto che i blog atti alla compra vendita dell’usato sono stracolmi perennemente di annunci, non solo, quando si acquista qualcosa ti si viene reiteratamente consigliato di tenere sempre in considerazione nonché di valutare l’eventuale rivendita del presunto acquisto, assurdo!, ma come!.. ancora lo deve acquistare e goderne e già dovrei pensare a rivenderlo, scusate ma è un paradosso. Diciamocelo, di strumenti, prodotti, articoli ed affini ne sussistono e ne vengono sfornati a iosa (vedi es. pedali e multi effetti). Stesso discorso vale per il settore dedicato all’amplificazione e riproduzione del suono delle nostre amate compagne a sei o più corde.
Ora,... per come la penso io:
- fermo restando che di articoli cosiddetti di fabbrica validi, ve ne sono sul mercato, eccome, ed anche svariati e costosi.
- Tralasciando per un attimo la famosa regola del rapporto qualità prezzo, sacrosanta per carità, ma restrittiva.
- Considerando che la pubblicità si paga, ed caro prezzo.
- Ignorando per un attimo la veemente e perentoria azione di persuasione esercitata dal marketing, tra l’altro ognuno deve poter fare il proprio lavoro.
Quanti, dico quanti di voi nell’atto di esaudire una propria esigenza si sono rivolti un quesito, presupposto ad una eventuale scelta! < E’ auspicabile, o meglio dire, conviene un prodotto di buona, però, FABBRICA o ARTIGIANALE? >
Vi rammento ciò di cui sono fermamente convinto, ma naturalmente sono punti di vista, in ogni caso, comunque, “ la qualità se deve pagà! “, realtà triste ma vera.
Per quanto mi riguarda, stavolta e aggiungo con coraggio, sprezzante dei pericoli dei qualunquismi e scetticismi vari ho scelto l’artigianale, e l’ho fatto in più di un caso che man mano renderò noti a voi cari amici. Come si suole dire: ”sono andato a remare controcorrente”.
Una scelta che sicuramente spesso non ti fa certo risparmiare risorse ma che a mio modesto avviso ti da la certezza di un prodotto pienamente soddisfacente e perché no, la consapevolezza di far lavorare i nostri bravi artigiani. (quelli bravi però!).
Voi invece, come la pensate?