E' sicuramente la pecora nera degli strumentisti, questo l'incipit che affermati ricercatori americani utilizzano per le conclusioni di una clamorosa ricerca svolta da una nota università statunitense.
Ma diamo un'occhiata ai fatti analizzati. Costantemente alla ricerca del suo suono, il chitarrista è l'unico che può contare su una moltitudine di strumenti e su un'incalcolabile combinazione di chitarra/ampli/effetti per variare la propria espressività tonale. Ma il povero chitarrista, spinto da non si sa quale disfunzione cerebrale e/o uditiva, il suono che cerca non lo trova. MAI.
A rendere socialmente rilevante il fenomeno, poi, è la propensione all'acquisto, vendita e riacquisto delle attrezzature dedicate, che di fatto ha messo sul lastrico molte famiglie; e la subdola possibilità che "i fornitori" di accessori poi paventano al malcapitato, cioè la possibilità di esplorare nuovi territori sonori cambiando una resistenza dell'ampli, il numero di spire dei magneti o il modo di avvolgere le corde sulle meccaniche, fanno degli utilizzatori di chitarra dei sogetti socialmente vulnerabili e, in qualche modo, pericolosi.
La ricerca ha quindi concluso che sebbene sia impossibile fermare tale epidemia vietando la vendita e l'uso delle sei corde, sarebbe almeno auspicabile la sorveglianza psichica dei soggetti a rischio, nonchè l'assegnazione di una forma di pensione d'invalidità permanente.
Ma la parte più importante della ricerca è quella che serve a mettere in allarme chiunque abbia a che fare con tali soggetti: i comportamenti, chiaramente devianti, potrebbero essere scambiati per stranezze, mentre è estremamente importante riconoscere subito la patologia.
Vediamo dunque alcune delle caratteristiche che gli scenziati hanno riscontrato:
- Nonostante sia un musicista (o almeno creda di esserlo) è spesso inspiegabilmente circondato da cacciaviti, saldatori, valvole e altri attrezzi poco pertinenti
- Utilizza scuse puerili per giustificare l'acquisto di un nuovo dispositivo sostanzialmente identico a quello/i già posseduto/i (Tipo: non sopportavo più le 6L6, ho dovuto, capisci dovuto, prendere il Marshall). Anche nel cuore della notte.
- Pur avendo solo due arti superiori possiede almeno 3 chitarre. Che ovviamente considera il minimo indispensabile, mancando una Archtop, un'Acustica e, nei casi peggiori anche una Silent.
- Perde intere giornate di fronte al computer scambiando messaggi con altri contagiati. Parole che devono allarmare sono "Botta", "Valvole", "Gas", "Assolo"
Ma il segnale che ormai il segno è stato passato, e che deve far riflettere i congiunti riguardo alla possibilità di rivolgersi al sistema sanitario, è quello che, in seguito ad un attacco acuto di G.A.S. il soggetto si ritrovi a casa con il sorriso inebetito e lo sguardo vacante fra l'MXR Dyna Comp appena acquistato tenuto nella mano destra e l'MXR Dyna Comp acquistato il mese prima già collegato in pedaliera....
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Ovviamente non è (ancora) vero eh?
PS: scusate avevo bisogno di sfogarmi con un po' di leggerezza