Le chitarre di Jimi dal 1966 al 1970
Jimi usò praticamente sempre chitarre per destri semplicemente perché per mancini ne venivano costruite pochissime. Risistemare le corde era per lui una necessità. In questo modo i controlli di tono e volume venivano a trovarsi sulla parte alta della cassa e dunque facili da regolre suonando. C’erano però delle difficoltà. Innanzitutto occorreva girare il perno di avvolgimento, cosa che creava dei problemi con la corda di Mi basso. Questa, infatti, a causa della posizione delle meccaniche, tendeva a scappare dal perno. Una soluzione efficace era quella di avvolgere la corda nell’altro senso attorno alla paletta. Esistono innumerevoli fotografie che testimoniano come Jimi abbia usato questo accorgimento nel corso di tutta la sua carriera.
In generale le chitarre di Jimi non venivano modificate in alcun modo, anche se Roger Mayer sostiene di aver talvolta risistemato la parte elettrica per shuntare i controlli di tono. Roger inoltre profilava i tasti per eliminare ogni ronzio e si assicurava che il manico fosse unito perfettamente alla cassa onde migliorare la durata del suono.
Roger: “
A volte durante la coloritura in fabbrica poteva verificarsi un accumulo di vernice in quella zona e se le due parti non combaciavano perfettamente questo nuoceva alla durata del suono…”.
Va detto che l’operazione veniva compiuta soprattutto con le chitarre usate in studio e che, quando non c’era nessun addetto disponibile, era lo stesso Jimi a occuparsene. Le chitarre usate durante i lunghi tours erano normali modeli di serie, sovente acquistati tra un trasferimento e l’altro.
Jimi:“Uso una Fender Stratocaster. Sembra che tutti vadano pazzi per le Telcaster di sette anni fa, le Gibson di dodici anni fa e le Les Paul del 1875. Adesso va di moda la roba vecchia, ma sono tutte stronzate. Le chitarre di oggi funzionano altrettanto bene. Vai dal negoziante e quello ti dice: ‘Ecco una chitarra che Chuck Berry si è portato al gabinetto e dato che non aveva carta igienica meglio stare attenti al parapenna…’. Per le cose che suono io la Stratocaster è la chitarra tutto considerato migliore; ti dà degli alti brillanti e dei bassi profondi. Ho provato la Telecaster e ha due suoni soltanto, quello buono e quello cattivo e una variazione di tono molto scadente. Le Guild sono parecchio delicate ma, come suono, le considero fra le migliori. Ho provato una delle nuove Fender ma non sono letteralmente riuscito a suonarla per cui continuerò con le mie Fender. Amo moltissimo il mio vecchio amplificatore Marshall a valvole. Quando funziona come si deve, non c’è nulla al mondo che lo possa eguagliare, assolutamente nulla. Somiglia a due frigoriferi agganciati insieme..”.
[fonte : "Jimi Hendrix, Un foschia rosso porpora"]
Ecco l'elenco dettagliato delle chitarre di Jimi e dei relativi attuali proprietari