In alcune recenti lezioni abbiamo lavorato per imparare ad arricchire la scala pentatonica con note prese in prestito dalla scala minore naturale.
Ragionando in Am la pentatonica è formata dalle note di A, C, D, E, G e la scala minore da A, B, C, D, E, F, G. Le due note estranee che differenziano le due scale e che in due lezioni separate abbiamo visto come aggiungere al fraseggio pentatonico sono rispettivamente il F e il B.
Affrontando la cosa con un approccio più legato alla teoria diciamo che gli intervalli della scala minore
sono T, 2, b3, 4, 5, b6, b7.
La pentatonica è formata da T, b3, 4, 5, b7.
Quindi le due note che differenziano le due scale sono 2 e b6.
Raccomando di ripassare le combinazioni di queste due note con la scala pentatonica: ; .
Oggi ragioneremo in maniera radicalmente diversa. Anziché integrare 2 e b6 alla pentatonica cercheremo di lavorare alla creazione di fraseggi che sommino pentatonica e scala minore, mantenendo però i due eventi distinti
Dal momento che la pentatonica è interamente contenuta nella scala minore, alternare le due scale senza confonderle, non sarà immediato: ma il vantaggio nel tenere pentatonica e scala minore distinte, sarà una notevole apertura nella sonorità e modernità del fraseggio, unita a interessanti combinazioni di diteggiature che senz’altro stimoleranno fruttuose sperimentazioni tecniche. Lavoriamo per tanto per gestire le due scale in maniera che si susseguano senza intersecarsi mai. Ci concederemo la licenza di colorare la pentatonica con la nota blues, usandolo come colore di passaggio.
Generalmente quando si unisce la pentatonica o scala blues a una scala diatonica la combinazione più frequente è con la scala dorica per il consolidato sapore rock blues.
Nella combinazione con la scala minore il suono è invece più morbido e spendibile in contesti armonici anche più ricercati ed esotici.
Per rinfrescare le orecchie sulle due sonorita ecco due frasi, costruite sullo stesso box pentatonico e con lo stesso disegno ritmico.
La prima combina la scala blues con il modo dorico. Abbiamo affrontato questa integrazione in questa .
FRASE 1)
La seconda con quello eolio.
FRASE 2)
Prima di avventurarci in fraseggi e licks veri e proprio sarà importante visualizzare correttamente in prossimità di ogni box pentatonico una relativa posizione di scala minore.
Suoneremo pertanto ogni box pentatonico in maniera ascendente e arrivati sulla nota più alta risaliremo con la scala di Am naturale utilizzando il box di posizione più immediata.
Box N° 1)
Box N° 3)
Box N° 4)
Box N° 5)
Nella prossima lezione affronteremo la creazione di alcuni accordi creati con le note della scala pentatonica e perfetti per sperimentare con le combinazioni di queste scale.
Come sempre vi lascio la backing track per esercitarvi e provare tutte le posizioni.
Buon lavoro.