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Peerless Retromatic
Peerless Retromatic
di [user #116] - pubblicato il

Peerless rimpicciolisce le sue hollow body per una linea di single cut che riportano alla mente la regina delle chitarre elettriche. Le forme di una solid body che ha fatto la storia della musica, riportate nello stile a cassa vuota delle thinline, non sono un'esclusiva californiana e ora strizzano l'occhio a Nashville.
Sebbene, quando si pensa a una chitarra thinline, la mente viaggi subito in direzione della single cut di casa Fender, anche la sua diretta avversaria può vantare delle interessanti interpretazioni basate sulla filosofia della buca a effe.
Peerless, non certo l'ultima arrivata in fatto di semihollow, dal suo canto propone una linea intera di chitarre chiaramente ispirate al colosso di Nashville. Le linee, certo, sono facilmente accostabili a molte delle più tradizionali single cut che maggiormente si ispirano alle vecchie archtop, Gretsch comprese, ma la Les Paul è senz'altro il primo modello a cui si pensa quando si parla di cassa piccola, sottile (rispetto a una hollow body), di Tune-o-matic con stoptail e di pickup cromati.
Le Peerless Retromatic hanno tutto questo e aggiungono la leggerezza di un body cavo con buca a effe singola e un ampio battipenna che dona un tocco retrò al complesso.

Le opzioni offerte dalla serie comprendono elettroniche per tutti i gusti. Sono previsti modelli con due humbucker o con una configurazione mista di humbucker al ponte e un P90 al manico.
Un punto fermo è costituito dalla presenza di soli due potenziometri che regolano volume e tono master, accanto al settore a tre vie per viaggiare tra i pickup. Un'interessante aggiunta, non presente in tutti i modelli, è costituita invece dallo switch rotativo Varitone a sei posizioni in grado di aggiungere notevoli sfumature al timbro base dello strumento.
I pickup, tutti cromati e alloggiati in dei pickup ring della stessa finitura - in tinta con il resto dell'hardware, manopole comprese - sono di stampo vintage con una marcia in più data da un output leggermente più spinto della media, così da prestarsi particolarmente bene anche all'utilizzo in ambienti rock e più moderni.

Peerless Retromatic

Nel rispetto della miglior tradizione hollow body, la Retromatic è realizzata in acero laminato e possiede un blocco di legno massello al centro, che in questo caso è in mogano. Il diapason totale misura 24,74 pollici.
Incollato alla cassa, il manico è in acero e monta una tastiera in palissandro i cui ultimi tasti, dei 22 totali, vengono tagliati asimmetricamente dalla parte delle corde più basse. Tale scelta, considerato il tipo di strumento vecchio stile e la scomodità insita nel raggiungere gli ultimi fret dal lato dei bassi a causa di un cutaway non molto accentuato, può essere considerata semplicemente estetica. D'altro canto, viene da sé che il modello non si addice particolarmente a chi ama correre in alto, fino all'ultimo semitono disponibile.
Sebbene la Retromatic non sia disegnata per i corridori e i chitarristi più moderni, un intelligente contour sul retro del corpo la rende comoda da imbracciare per chiunque.

Sul top, accoppiato a un tradizionale stoptail in metallo, il ponte è un tune-o-matic con sellette roller, pensato per predisporre le chitarre a montare sistemi vibrato stile Bigsby senza sostituire l'hardware fornito di serie.
Il binding intorno al top, i contorni del battipenna ricalcati a contrasto nel lato interno e la vasta gamma di finiture disponibili, tutte dal sapore vintage dal Candy Apple al Silver e Gold, rendono la serie Retromatic una thinline d'altri tempi che promette di non deludere gli appassionati del genere e i fan della qualità Peerless. In attesa di poter vedere le nuove semihollow a cassa sottile nei negozi, faremo il possibile per mettere le mani sui primi esemplari e fornire prove complete dei modelli costituenti la linea Retromatic.
La fascia di prezzo in cui si posizionano le Retromatic è compresa tra gli 899 e i 1199 dollari.
chitarre semiacustiche peerless
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