di gabriele bianco [user #16140] - pubblicato il 25 maggio 2013 ore 07:30
La parola "gratis" ormai si sente pronunciare sempre meno, ma quando la si sente, soprattutto se associata a un software, ci si immagina un prodotto scadente sotto tutti i fronti. L'open-source e Linux più in generale, ci hanno però dato una preziosa lezione negli anni che si può riassumere in una frase: Non è così!
La parola "gratis" ormai si sente pronunciare sempre meno, ma quando la si sente, soprattutto se associata a un software, ci si immagina un prodotto scadente sotto tutti i fronti. L'open-source e Linux più in generale, ci hanno però dato una preziosa lezione negli anni che si può riassumere in una frase: Non è così!
I software music oriented sono sbucati da ogni angolo così come le lumache quando piove. Alcuni utili giusto per avvicinarsi alla musica e realizzare piccole registrazioni amatoriali, altri delle vere e proprie DAW capaci di tener testa ai grandi nomi del settore. Tra questi Linux MultiMedia Studio, chiamato amichevolmente LMMS. Possiamo definirlo come la contropare gratuita di FL Studio, o meglio, negli anni passati lo è stato, ma ultimamente Image Line ha deciso di mirare alle alte vette consolidando la sua posizione dominatrice. In ogni caso LMMS rimane un ottimo software loop based. Vale la pena almeno provarlo.
Risulta un'ottima alternativa per chi - visti i tempi - non ha la possibilità di entrare in possesso di FL Studio. Non spaventi la parola Linux all'interno del nome del programma. E' nato per Linux, ma si è evoluto sino a diventare quasi cross-platform (sino a qualche anno addietro, era disponibile anche per Mac OS X, ora non più), quindi utilizzabile anche su Microsoft Windows.
Anche l'interfaccia - per impostazione - ricorda FL Studio. Grafica piuttosto essenziale e ordinata, grazie anche al fatto che si viene accolti all'avvio del programma solo dagli elementi indispensabili. Con una semplice esplorazione dell'interfaccia con il mouse, ci si renderà conto delle tante funzionalità disponibili.
L'area di lavoro è suddivisa in tre macro elementi: Beat+Bassline editor, Song editor e Mixer Fx. Il primo elemento (Beat+Bassline editor) è il fulcro dell'applicazione, è il vero e proprio elemento attraverso il quale costruire un numero infinito (non c'è realmente un limite) di pattern da richiamare successivamente nel Song editor. Per la creazione dei pattern si può sfruttare il classico piano roll per creare una struttura melodica, con gestione di panning e volume delle note utilizzate giusto per dare un pelo di dinamica e in caso non si disponga di una tastiera MIDI. Molto utile, in caso non si disponga di un computer potente, la funzione freeze con la quale sgravare la CPU del carico di elaborazione dei suoni utilizzati. La funzione crea un render della traccia producendo un file audio che verrà quindi suonato live. E' inoltre gestibile il routing dei segnali MIDI. Utile per decidere da dove devono provenire i messaggi MIDI (in caso si scelga di utilizzare più di un controller MIDI) e dove devono essere inviati.
Ciascuno dei pattern creati, può essere utilizzato nel Song editor come un tassello per creare una song (appunto), questo naturalmente in funzione dell'abilità e della creatività dell'utilizzatore. Per dare un tocco di classe al proprio lavoro, ci si sposta nel Mixer editor on ben 64 slot suddivisi in quattro rack. Ogni slot dispone di un'area all'interno della quale definire la catena di effetti desiderata scegliendo tra la veramente lunga lista di effetti LADSPA messi a disposizione - anche questi - in forma gratuita. Non mancano i classici fader per la gestione del volume di ogni traccia.
Altra bella notizia per l'utente Windows, il programma supporta la tecnologia VST (Virtual Studio Technology), purtroppo l'utenza Linux dovrà affidarsi al supporto LADSPA (Linux Audio Developers Simple Plugin Architecture) o al caro e vecchio Wine il cui compito è quello di consentire l'utilizzo di applicazioni Windows based, all'interno dell'ambiente Linux. Tornando all'utenza Windows, l'utilizzo dei plug-in è possibile grazie a un VST host denominato VeSTige. E' sufficiente trascinarlo sulla traccia nella quale lo si intende utilizzare e frugare nel proprio computer sino ad arrivare al file *.dll relativo al plug-in che si intende utilizzare. Da sottolineare la presenza di un VST di Guitar Amp Modeling gratuito compreso nell'installazione denominato British Valve Custom.
Il programma consente l'importazione di file di tipo midi, mid, rmi e flp (FL Studio) e l'esportazione di file di tipo wav e ogg. La risoluzione audio massima disponibile è di 192 KHz - 320Kbit/s - 32bit float.