Ci sono a volte delle sorprese, acusticamente parlando, che non vogliamo proprio ascoltare.

Ho sempre pensato che chitarre con fondo e fasce in laminato dovessero, per loro natura, entrare in possesso di principianti che provavano a dilettarsi, figuriamoci una chitarra completamente in laminato, top incluso.

L'anno scorso, in un noto sito internet ho trovato una Cort acustica, credo ricondizionata, veniva dalla Polonia. Il legno era spacciato vergognosamente per bubinga, ma era un laminato in quilted ash (frassino marezzato) usato per top back and side.

Non ho saputo resistere, perché esteticamente era veramente magnifica. Ben conscio della delusione acustica che avrei poi provato nel suonarla e vinto da raptus impulsivo compulsivo, me la portai a casa per la modica cifra di 250 euro, gig bag compresa e con spese di spedizione incluse.

Ho pensato di darla alla mia bimba che comincia a strimpellare adesso ed è una amante degli oggetti che gratificano particolarmente la vista, così magari la invoglio a suonare.

Premetto che di chitarre di un certo prestigio ho la casa ormai satura: Loeden, Yairi,  Taylor, Collings per fare qualche nome.

Alla prova dell'udito, quando mi è arrivata, dopo un rapido settaggio e un cambio corde mi sono dovuto ricredere, al punto che ho cominciato a dubitare che fosse proprio tutta in laminato, e sono impazzito per risalire al modello, trovato in un sito Coreano. La chitarra appartiene alla serie Limited 2007, modello MR710F QA, ed è rigorosamente in laminato.

Morale della storia: ho dovuto ricredermi, a volte non sempre l'abito fa il monaco, e forse pagare cifre esorbitanti, magari solo perché viene usata una essenza molto ricercata non è detto che poi faccia la differenza. Probabilmente la mano che costruisce o la macchina che assembla, se sapientemente manovrata, possono fare entrambe dei piccoli  miracoli.

Meditate gente, meditate.