di paoloanessi [user #32554] - pubblicato il 16 agosto 2013 ore 07:30
Conosciuta anche come "modello Wes Montgomery", la J6 è stata per lungo tempo l'ammiraglia del catalogo semiacustico Washburn. Ora la jazzbox è fuori produzione e domina il mercato dell'usato con una liuteria capace di farla concorrere con i big della categoria.
Conosciuta anche come "modello Wes Montgomery", la J6 è stata per lungo tempo l'ammiraglia del catalogo semiacustico Washburn. Ora la jazzbox è fuori produzione e domina il mercato dell'usato con una liuteria capace di farla concorrere con i big della categoria.
Sono tante le occasioni in studio per cui mi finiscono tra le mani diverse chitarre semiacustiche, nello specifico classificabili in archtop, hollowbody e semi hollowbody, laminate, in massello, acustiche, con uno o più pickup. Stavolta ho avuto modo di mettere le mani su in modello non più in produzione da qualche hanno: la Washburn J6, ammiraglia indiscussa del marchio per diversi anni.
I venti tasti medium jumbo, incastonati su una tastiera in palissandro liscia e scorrevole, godono di un ottimo livello di intonazione che mostra qualche piccolo cedimento con accordi oltre il 15 tasto, ma che sicuramente un buon setup potrebbe sistemare. Due pickup humbucker con doppio tono e volume, più selettore a tre posizioni, chiudono la parte elettronica.
Lo strumento ricalca le orme della famosa L5 Gibson, con l'aggiunta di qualche centimetro in più nell'utilizzo delle rifiniture in abalone. Saranno i segnatasti sovrabbondanti, o forse il marchio a tutta paletta, ma alla vista sembra leggermente più sgargiante rispetto alla media delle Gibson. La Gibson L5 è lo Stradivari della chitarra jazz, assunto all'unanimità come punto di riferimento da imitare e cercare di raggiungere in quanto ricchezza timbrica, profondità di suono, dimensione e colori a disposizione. La Washburn J6 ci riesce in pieno. In aggiunta, la leggera differenza timbrica ne fa un pregio di carattere. Il suono è pieno, ricco di sfumature e ti mette subito a tuo agio con gli accordi e con i walking veloci e definiti. Si comporta egregiamente nei solo, con grande reattività e una ricca tavolozza timbrica. La J6 è sicuramente uno strumento che sposta il punto di vista verso la soggettività. Piace o non piace, ma resta innegabile che abbia un bel timbro tipicamente jazz.
Washburn, da diversi anni, produce ottimi strumenti tra le semiacustiche di fascia abbastanza economica. Sul mercato dell'usato, la chitarra si può trovare tra i 600 e i mille euro. Per un prezzo decisamente abbordabile, la J6 non ha nulla da invidiare ai marchi più blasonati e utilizzati nel panorama jazz.
Di seguito è possibile ascoltare le diverse take, per poter apprezzare al meglio il suono acustico, dell’ampli ripreso con un microfono, oppure con due panoramici a altezza orecchie, o la più classica DI.