Mastro Valvola Linear Boost e la storia della botte piccola
di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 03 luglio 2014 ore 16:00
Il Linear Boost di Mastro Valvola è uno di quei pedali che come i Chihuahua, se ti dimentichi dove lo hai messo, rischi di aspirarlo con l’aspirapolvere! Dimensioni compatte, ma volume da vendere. Un altro piccolo pezzo di Made in Italy che si aggiunge alla nostra collezione. Lo abbiamo provato con Michele Quaini ed ecco come si è comportato.
Il Linear Boost di Mastro Valvola è uno di quei pedali che come i Chihuahua, se ti dimentichi dove lo hai messo, rischi di aspirarlo con l’aspirapolvere! Dimensioni compatte, ma volume da vendere. Un altro piccolo pezzo di Made in Italy che si aggiunge alla nostra collezione. Lo abbiamo provato con Michele Quaini ed ecco come si è comportato.
Quella del Linear Boost sarà una recensione brevissima. D’altronde, come si può immaginare dando un’occhiata a questo microbo, la semplicità regna sovrana. Una manopola e uno switch true bypass. Tutto quello che serve a un boost per essere efficace. Il Linear Boost oltre ad aggiungere preziosi dB al nostro sound però funziona anche come buffer. Ovviamente essendo true bypass per essere utilizzato come buffer va lasciato con gain a zero, perdendo in parte la sua funzione di boost, visto che per alzare il volume per un solo o per saturare l’ampli sarà necessario chinarsi e ruotare la manopola del guadagno. Certo però che se si compra un boost per piazzarlo in catena come buffer mantenendo il gain a zero, forse la GAS ci ha fatto andare in corto circuito qualche sinapsi.
Abbiamo visto cosa c’è dentro, vediamo quello che questo pedale è da fuori. Le dimensioni sono davvero ridotte, parliamo di 10cm di lunghezza. Una manna par chi vuole inserire un nuovo pedale in board, ma ha conservato libero solo lo spazio tra il jack d’ingresso del phaser e lo spinotto d’alimentazione del fuzz. Complessivamente la fattura, nonostante il peso da scricciolo, è buona. Il Linear Boost dà l’impressione di essere robusto e danno la stessa impressione anche i jack per i collegamenti.
Ora che la panoramica è completa, bisogna aprire le orecchie. Prima però bisogna stabilire cosa ci si aspetta da un boost chiamato Linear. A seconda di dove lo si inserisce in catena ci aspetteremo che saturi con violenza le valvole del nostro amplificatore se lo piazziamo prima dell’input. Vorremo invece un aumento del volume se lo metteremo in send-return. Così vorremmo che si comportasse anche con overdrive e distorsori. Il Linear Boost fa proprio questo, nulla più nulla meno. Con la possibilità di avere un incremento di 23dB dichiarato, si ha pacca a sufficienza per saturare anche l’amplificatore più restio al crunch.
La quantità di volume è sufficiente anche a far emergere un nostro assolo dal mix arrivando, in caso di necessità, anche a strappare al pubblico gli abiti di dosso, sempre che i coni reggano. Esagerazioni a parte, se da un boost l’aumento di decibel è una cosa che per forza ci si deve aspettare, l’altra ottima qualità dimostrata dal Linear Boost è la perfetta trasparenza. Permette di aumentare il nostro volume senza variare minimamente il timbro del nostro strumento. Una volta scelta l’eq che più ci aggrada, è fastidioso accendere un boost che magari senza poter intervenire aumenta considerevolmente le basse o le alte snaturando il suono e magari dandoci si più botta, ma meno presenza.
Nel video abbiamo testato il pedale prima in diretta nell'amplificatore e successivamente in un overdrive per mettere in evidenza il comportamento lineare del boost made by Mastro Valvola. Nei primi due frammenti il gain era a ore 12, nel terzo invece a ore nove.
In definitiva il Linear Boost è un oggettino che volentieri può trovare posto nei setup anche più minimali. Certo non è l’unico sul mercato a stare sotto i 10cm di lato. Un po’ di patriottismo però non guasta, e il fatto di poter mettere nel rig un boost boutique completamente italiano siamo certi alletterà molte persone. Il prezzo è in linea con la produzione boutique e si attesta sui 110 euro.