Un viaggio da musicista on the road è fatto di alti e bassi. Davide Taloni, il nostro Vespautore, si è addentrato nel cuore dell'Europa attraversando Repubblica Ceca e Polonia in sella alla sua Vespa e con la fedele acustica Soundsation in spalla.
Dove eravamo rimasti? Ah, sì: ero a Praga.La mia permanenza nella Repubblica Ceca si è ridotta a un live tardo-pomeridiano sulla sponda del fiume, fuori dal caotico centro città. Un pubblico simpatico e attento, ma qualcosa ancora non mi tornava. Non so come spiegarlo, non mi sentivo a posto insomma, mancava ancora la vera atmosfera da Viaggio Ribelle.
Le "Good Vibrations" sarebbero arrivate il giorno dopo, con le montagne e la Polonia. Non sono un cantautore urbano, non posso mentire a me stesso, per dare quel "qualcosa in più" ho bisogno dell'elemento natura attorno.
Improvviso un live sulla strada per Jelenia Gora, comincio ad avere delle buone sensazioni e la gente apprezza. La sera mi concedo per la prima volta, dopo giorni di tenda, un bel letto comodo.
In una terra selvatica, dove parlare inglese è utopia, il cameriere se ne esce con un "miiinchia itaaaliano sei?".
Mario, 12 anni a Palermo con varie mansioni, mi fa una radiografia della Polonia. Non potevo chiedere di più.
Poi via per Wroclaw, centro caotico e in fermento. Provo a suonare in un parco, ma la gente che si avvicina, più che interessarsi alla musica, mi chiede se ho qualche moneta. Smonto tutto, mi sento fuori luogo. Con le pive nel sacco parto verso Cracovia. Qui, finalmente il mio tour entra nel vivo.
La città mi dà ottime sensazioni, è grande ma a misura d'uomo, c'è un buon clima tra la gente.
Un concerto memorabile con ottima risposta del pubblico interrotto dopo un'ora per pioggia. Un altro, il giorno dopo, interrotto dopo qualche canzone dalla polizia. Il giorno prima mi dicono "no problema", il secondo "zona tutelata", ma io ormai sono entrato nel clima giusto. Il giorno dopo l'amico Piotr, del Vespa Café di Cracovia, mi accompagna sulle montagne del sud. Lì ci rimarrò due giorni, in un mood fiabesco, fatto di aria fresca e silenzio. Trovo una bellissima camera (30 zloti al giorno-6euro circa!). Appena tocco il letto, dormo per 14 ore filate e il giorno dopo riesco pure a chiudere il testo di una canzone, in ballo da troppi anni.
Non vorrei andarmene, non è mai bello lasciare i posti dove sei stato bene. Il giorno dopo carico la Vespa e, con un po' di malinconia, parto verso la Slovacchia. Ancora non lo sapevo, ma il meglio doveva ancora venire.