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Restauro Marshall JCM 800 1987: l'elettronica
Restauro Marshall JCM 800 1987: l'elettronica
di [user #40183] - pubblicato il

Mai lasciarsi fregare da una diagnosi frettolosa. Un amplificatore d'epoca maltrattato dal tempo e da smanettoni poco rispettosi può essere una brutta gatta da pelare. In questi casi si passa all'artiglieria pesante, qualcuno che nel campo ne sa una più del diavolo. Così si conclude l'avventura per il restauro di un JCM 800 salvato dall'oblio.
Mai lasciarsi fregare da una diagnosi frettolosa. Un amplificatore d'epoca maltrattato dal tempo e da smanettoni poco rispettosi può essere una brutta gatta da pelare. In questi casi si passa all'artiglieria pesante, qualcuno che nel campo ne sa una più del diavolo. Così si conclude l'avventura per il restauro di un JCM 800 salvato dall'oblio.

Come già anticipato, l’amplificatore presentava alcune riparazioni grossolane e malfatte, e smontandolo mi sono accorto che anche i potenziometri erano stati sostituiti con dei mini pot ad alberino zigrinato di valore e tipologia completamente errata (anch’essi sicuramente responsabili del suono molto acido che emetteva l’apparecchio).
Per prima cosa, quindi, ho provveduto ad acquistare le componenti elettriche necessarie e, avvalendomi dell’aiuto di un amico che ha le necessarie competenze tecniche, abbiamo proceduto a sostituire i pezzi danneggiati e malamente riparati dal precedente proprietario. Così è stato sostituito il primo condensatore di filtro con un F&T, facendo sparire quello strano condensatore da radio anni ’50, gli zoccoli delle valvole tranciati sono stati sostituiti con degli zoccoli nuovi Belton, in micalex, con relativi copri valvola e, trovandoci in ballo, ho inserito anche i retainers per le valvole finali, che mancavano.
Anche i potenziometri sono stati sostituiti con un set completo fullsize ad alberino solido, e così tutti i problemi evidenti erano finalmente risolti. Ma l’amplificatore sarà tornato ai fasti di un tempo?
Purtroppo no. Una volta acceso il rumore continuava a essere molto alto, ed è stato allora che ho capito cosa andava fatto: era giunto il momento di fare un viaggetto, destinazione Formia.

Restauro Marshall JCM 800 1987: l'elettronica

The Gwynnett Solution
Concordato un appuntamento per il sabato seguente con Paolo, mi procuro anche gli altri due condensatori di filtro F&T 50+50 e un intero set di valvole JJ, sia finali sia di pre. Arriva il giorno della partenza e, una volta caricata la grossa testata in auto, provvedo anche a procurarmi il giusto tributo per quella che è diventata la mia divinità personale in fatto di amplificatori: nel dettaglio si è trattato di un paio di guantiere di finissima pasticceria napoletana, diligentemente caricate a babà e sfogliatelle.
Giunti da Paolo, e preso il rituale caffè, finalmente le sue mani si posano sul bestione: come sempre comincia a scrutare il paziente da ogni angolazione, effettua misurazioni e valuta le possibilità, coinvolgendomi in ragionamenti che vanno ben al di là delle mie scarse conoscenze di fisica, risalenti al liceo.
La mattinata passa senza responso, dopo un piacevolissimo pranzo in compagnia della sua famiglia torniamo giù e stavolta anch’io ho un paio di pazienti da esaminare. Nell’attesa, infatti, cerco di rendermi utile dando una sistemata a una Telecaster e una Stratocaster bisognose di cure e, fortunatamente, riesco a non deludere le aspettative di Lorenzo.
La sorte dell’amplificatore, invece, resta in sospeso: la giornata termina senza che quel maledetto rumore venga debellato. Dovrò tornare tra qualche tempo, ma ho fiducia: con Paolo la JCM è in buone mani.

Restauro Marshall JCM 800 1987: l'elettronica

La settimana successiva arriva una telefonata ferale: Paolo non è riuscito a isolare la causa del problema e le caratteristiche tecniche del modello 1987, del tutto diverso rispetto a un 2204, concorrono a rendere difficile la diagnosi. Comincio a pensare di aver chiesto troppo alla buona sorte, acquistando quel rudere in quel garage, e soprattutto di aver peccato di presunzione liquidando il problema della rumorosità come un semplice esaurimento dei condensatori di filtro, che erano sì scarichi, ma evidentemente non erano l’unico problema che inficiava il rendimento dell’amplificatore.
Poche ore dopo, mentre affondavo lentamente tra questi pensieri tutt’altro che felici, arriva un’altra telefonata: è Paolo che afferma perentoriamente di aver risolto il problema. Incredibilmente, senza alterare minimamente l’originalità del progetto e della componentistica del Marshall.
Pochi giorni dopo si torna a Formia, stavolta per riportare la JCM a casa, e Paolo mi gioca un piccolo scherzo: accende l’amplificatore e, non udendosi alcun suono, mi dice che deve essersi rotto di nuovo, perché non va più. Sconfortato, attacco la chitarra per averne la riprova ed ecco che sento per la prima volta la voce di questo amplificatore, e ne rimango assolutamente rapito. Ogni ingresso ha il suo carattere, il volume è incredibile e cresce sempre in maniera progressiva, il crunch oltre le ore nove comincia a farsi sentire ed è proprio quel suono lì, sentito in centinaia di dischi.
Ponticellati i due ingressi, poi, il gioco si fa duro: la pasta sonora è incredibile, e a seconda di quale dei due volumi si spinge di più è possibile ottenere un suono grosso e avvolgente o incisivo e aggressivo, questa JCM 800 model 1987 è senza dubbio rinata!
Paolo mi spiega che il rumore era dovuto a un pessimo cablaggio delle masse e dei filamenti, e che solo il sapiente ricablaggio di questi elementi del circuito aveva portato allo sbalorditivo abbattimento della rumorosità. Posso inoltre affermare per certo che è la JCM più silenziosa che abbia mai sentito, una soluzione eccellente e rispettosa di un amplificatore storico, che non ha richiesto modifiche invasive e che poteva essere tirata fuori solo dal magico cilindro di Gwinnett.

Restauro Marshall JCM 800 1987: l'elettronica

A casa la JCM mi gioca l’ultimo scherzetto: il fusibile da 500 mA salta e, dopo attimi di terrore, mi rendo conto che erano stati montati dei fusibili di tipo fast, assolutamente da non installare sugli amplificatori, in quanto progettati per saltare immediatamente al primo picco di corrente. Per gli amplificatori vengono invece usati dei fusibili ritardati (time delay), che per l’appunto saltano solo se il picco si protrae per un certo lasso di tempo. Una volta acquistate due serie di fusibili Marshall originali (anche quello da 2A era sbagliato) e sostituiti mains e HT, tutto è tornato a posto. Nel caso in cui voleste risparmiare sui fusibili originali Marshall dovrete sostituire il portafusibile, in quanto dei fusibili ritardati da 32 millimetri con un amperaggio così basso sono impossibili da trovare, e installare un portafusibile per i fusibili da 20 millimetri.
Il lavoro era concluso, finalmente.
Ci avete creduto? In verità ho fatto anche un ultimo piccolo lavoretto: ho sostituito nuovamente i potenziometri con degli Alpha, del tipo montato in origine su questo amplificatore, come suggeritomi da Gwynnett stesso. Funzionano come gli altri, ma cambiarli non è costato molto e hanno conferito alla testata un ulteriore tocco di originalità e qualità.

Restauro Marshall JCM 800 1987: l'elettronica

Adesso il lavoro è terminato, e l’amplificatore suona e si presenta benissimo. Avrei voluto registrare anche una prova del suono, ma purtroppo la mancanza di master rende i volumi proibitivi. Mi sto comunque attrezzando per poterlo registrare come si deve, spero così di poter rimediare a breve a questa mancanza.
Concludo questo articolo confessandovi di essere davvero contento di aver rischiato grosso, quel giorno di due mesi fa, acquistando questo grande classico bisognoso di cure. Dei ringraziamenti sinceri vanno a Paolo, che con il suo risolutivo intervento ha donato nuova vita al Marshall, a Gerry, per le numerose serate passate a ripristinare, pulire e ricondizionare un numero imprecisato di parti di questa bestiola, a Livio, che generosamente si è immolato per trasportare le decine di chili di cassa su per le scale insieme a me e, last but not least, a mio padre, che condividendo con me questa passione ha reso possibile tutto ciò.
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Che bella tutta nuova nuova!E' ...
di SteveZappa93 [user #38837]
commento del 14/01/2015 ore 09:14:12
Che bella tutta nuova nuova!E' uno dei Marshall più che ci siano al mondo!Complimenti Ancora!
Rispondi
Re: Che bella tutta nuova nuova!E' ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 14/01/2015 ore 09:47:29
Grazie, è stata dura ma ce l'abbiamo fatta! :-)
Rispondi
La foto di te con ...
di maccarons [user #20216]
commento del 14/01/2015 ore 09:31:35
La foto di te con Paolo dice tutto. Commovente!!!
Quell'uomo è "Poesia" e tu sei un mastino che non molla la preda.
Bravi!
Rispondi
Re: La foto di te con ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 14/01/2015 ore 09:51:39
Di foto del restauro ce ne sono molte di più, dalla macchina piena di dolci che imbocca la strada di Formia con la JCM sotto le coperte fino al repertorio dei vari dettagli restaurati, ma per ovvi motivi non potevo allegarle tutte...Restano comunque al sicuro nel mio PC, conservate in memoria tra le missioni compiute!

Quella con Paolo mi è piaciuta subito perchè l'ha scattata papà mentre stavamo lavorando alla bestia: non è studiata, ha semplicemente "colto l'attimo".

Ciao!
Rispondi
COMPLIMENTI
di Mizioman [user #20717]
commento del 14/01/2015 ore 10:16:41
Bravissimi, per la pazienza e la competenza!
Rispondi
Re: COMPLIMENTI
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 14/01/2015 ore 10:41:36
Grazie! A dirla tutta è stato anche divertente, a parte qualche imprecazione nei momenti più difficili :-D
Rispondi
Ti rinnovo i complimenti espressi ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 14/01/2015 ore 10:47:50
Ti rinnovo i complimenti espressi negli altri diari. Ora che l'opera di pubblicazione è compiuta però la domanda nasce spontanea: senza master con tutta quella potenza come fai a raggiungere il famoso Marshall-sound? Attenuatore, pedalini o te ne sbatti e abbatti i muri di casa, garage, sala prove e locali? :)))))))))))))))))))

P.s: mi fai venir voglia di convertire il mio in testata e prendere la cassa svasata, troppo bello lo stack più rock che c'è!
Rispondi
Re: Ti rinnovo i complimenti espressi ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 14/01/2015 ore 11:32:23
Ehm, vorrei dire che sono una persona perbene e che ho comprato un attenuatore, ma quegli aggeggi hanno il pessimo difetto di modificare il timbro degli apparecchi...Fortunatamente ho una stanza insonorizzata a prova di deflagrazione atomica, l'unico problema sono le mie orecchie, perchè oltre un certo livello è davvero sconsigliabile suonare, fa male. Ad ogni modo ho montato valvole selezionate piuttosto cattivelle (le JJ sono famose per il brown sound Marshall alla Van Halen) e così non ho bisogno di tirarlo troppo per iniziare a sentirlo crunchare, specie con gli humbucker. ll problema è che questo animale suona anche con volume a zero, impossibile tenerlo a freno! :-D


Concordo con il PS: gli stack Marshall sono i più rock sulla terra.
Rispondi
Complimenti, credo che ne sia ...
di MM [user #34535]
commento del 14/01/2015 ore 11:20:31
Complimenti, credo che ne sia valsa davvero la pena.
Rispondi
Re: Complimenti, credo che ne sia ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 14/01/2015 ore 11:34:46
Assolutamente! E' venuto benissimo, e sono sincero quando dico che è la migliore JCM che abbia mai sentito, opinione condivisa anche da chiunque l'abbia provato. Appena il neo-Direttore mi concede un paio d'ore facciamo anche una video prova a quattro mani ;-)
Rispondi
Re: Complimenti, credo che ne sia ...
di MM [user #34535]
commento del 14/01/2015 ore 12:27:5
Sarebbe interessante.
Io mi sono appena fatto cablare completamente un ampli, seguendo lo schema di un JCM800 2204 50W.
Me lo ha fatto un amico, esperto di elettronica (per lavoro) e di amplificazione valvolare (per passione).
Poi io l'ho vestito con un bel mobiletto fatto da me. Ne è venuta fuori una testata da paura, dal look diverso dal Marshall ma dal suono veramente british, una distorsione immensa.
Appena avrò un po' di tempo posterò qualcosa.
Rispondi
Re: Complimenti, credo che ne sia ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 14/01/2015 ore 12:55:10
La JCM è la distorsione del rock, del resto non si contano i pedali che cercano (invano) di riprodurne il suono!

L'autocostruzione è un'ottima strada, anche se è fondamentale avere le necessarie attrezzature e competenze, o un amico esperto come nel nostro caso :-)
Rispondi
Re: Complimenti, credo che ne sia ...
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 14/01/2015 ore 15:45:21
E la cosa bella, e che secondo me chi non ha avuto la possibilità di provarne uno per molto tempo non può capire, è che non è assolutamente nè un ampli da metal e nè con un solo suono, bisogna conoscerlo e sapere come settarlo per tirarne fuori tutte le potenzialità. I potenziometri non hanno un corsa lineare e, soprattutto quelli dei toni, non intervengono in maniera nettamente incisiva come su altri ampli, ma, anche senza pedali, gestendo molto dalla chitarra, è in grado di regalare una serie infinita di colori. Tra l'altro della mia versione due canali io adoro e di brutto anche il suono pulito. Con una chitarra con humbucker dall'output non eccessivamene spinto va tranquillamente dal blues all'hard rock anni '80 senza nessun problema. Con i songlecoil invece si avverte un po' di più il bisogno di un od, almeno secondo i miei gusti. Sono curioso di sentire il tuo, che invece, almeno sulla carta, dovrebbe essere più plexoso, quindi in teoria un peloino più scuro del mio, almeno da quel che ho potuto capire.
Rispondi
Re: Complimenti, credo che ne sia ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 14/01/2015 ore 16:29:22
Infatti, la sua essenzialità non gli ha impedito - storicamente - di essere usato da chitarristi di generi anche molto distanti tra loro, come scrivevo nella prima delle tre puntate di questo restauro. I non-master, in quanto antesignani di tutta la serie, hanno ancora un forte legame col mondo Plexi (JMP in particolar modo), mentre il "graffio" è già quello caratteristico dei Lead JCM.
Rispondi
Clap! Clap! Clap! Clap! Clap! ...
di Oliver [user #910]
commento del 14/01/2015 ore 14:10:45
Clap! Clap! Clap! Clap! Clap! Clap! Clap! Clap! Clap! Clap!

Attendo con religiosa curiosità di sentire la sua "vocina".
Rispondi
Re: Clap! Clap! Clap! Clap! Clap! ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 14/01/2015 ore 14:36:07
Appena Pietro avrà un attimo di disponibilità ci lanceremo all'attacco! (e di attacco ce n'è tanto, posso assicurare!)
Rispondi
Bravissimo Pierluigi, ottimo reportage. Sicuramente ...
di dale [user #2255]
commento del 14/01/2015 ore 16:31:18
Bravissimo Pierluigi, ottimo reportage.
Sicuramente tutta la storia sarà un valore "aggiunto" alla bontà dell 'ampli, e ti legherà a lui con questo bel ricordo.
Complimenti per il coraggio, io non mi sarei imbarcato in una tale impresa perchè ho zero dimestichezza con l'elettronica e i lavori manuali.
La parte più bella, più dell'aver trovato questo ampli in quelle pietose condizioni è stato l'incontro con Gwinnett e l'accoglienza, queste sono cose veramente rare, perchè si va sempre più di fretta senza badare all'aspetto umano della persona.
Grazie per aver condiviso con noi questa bella storia, e adesso.........rock on!!!!!!!

:-))
Rispondi
Re: Bravissimo Pierluigi, ottimo reportage. Sicuramente ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 14/01/2015 ore 18:00:57
Ciao Dale, sono contento che l'epilogo ti sia piaciuto, visto che hai seguito passo passo tutta la storia sin da principio!

E' stato un viaggio bellissimo, che mi ha portato da un garage infestato dalle zanzare fino alla prima accensione a restauro completato, costellato di bellissime persone che mi hanno aiutato a rendere il tutto possibile. Ripristinare il funzionamento e l'estetica mantenendo tutte le caratteristiche originali è un lavoro che richiede tempo, soldi e molta ricerca e documentazione, ma al termine di un lavoro del genere guardi il tuo amplificatore e pensi che non sfigurerebbe affatto in un bel museo del rock! :-)

Piccola nota: Marshall ha praticamente ogni tipo di ricambio possibile in commercio, e quello che non c'è di nuovo si trova facilmente su Ebay, per questo è un amplificatore su cui è relativamente facile lavorare, anche se ovviamente scegliere la strada dei pezzi originali comporta un costo in più, sicuramente giustificato però dal valore aggiunto che utilizzare solo componenti originali ha sullo strumento finito.

Rispondi
...quel suono lì...
di FrankieBear [user #29169]
commento del 14/01/2015 ore 22:21:05
wow, che dire, complimenti per l'idea, per il coraggio e, non da ultimo (almeno per me, in qualità di lettore) per il racconto!

oltre alle doverose congratulazioni c'è una frase...cito "ed è proprio quel suono lì" che mi ha fatto venire la pelle d'oca.
suono da poco più di una decina d'anni, non posso certo dire di avere una conoscenza piena della storia della strumentazione rock, ma qualcosa conosco.
credo che abbiamo tutti in testa l'idea del nostro suono, quasi una sensazione epidermica, o almeno così è per me, ovvero quel suono, quella combinazione tra chitarra e amplificatore che è esattamente dove deve stare e ti lascia libero di suonare senza pensare ad altro.
l'abbiamo, forse dai dischi che ci hanno accompagnato, fatto sognare - e studiare!- negli anni, forse perchè è quella che agli inizi ci ha rapito (credo che il suono del rockman modificato del mio maestro sarà per sempre il mio "unicorno"), o per mille altri motivi.
leggendo il suo racconto ho avuto l'impressione che lei l'abbia trovato...il resto della lettura era davvero interessante, controllavo spesso il sito perchè ero curioso di sapere come fosse finita la vicenda, ma questa frase, secondo me, è la parte più bella! buon divertimento!

F
Rispondi
Re: ...quel suono lì...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 14/01/2015 ore 23:21:07
Grazie del bel commento, che coglie uno degli aspetti più importanti di questo restauro: la ricerca del proprio suono! Però non darmi del lei, qui su Accordo si è tra amici, e tra amici ci si dà del tu! ;-)
Rispondi
Re: ...quel suono lì...
di FrankieBear [user #29169]
commento del 15/01/2015 ore 00:04:25
ehehe hai ragione!
vista la pagina FB, bei pezzi, bel sound!
saluti!
Rispondi
Re: ...quel suono lì...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 15/01/2015 ore 00:17:46
Grazie anche a nome degli altri! Un salutone!
Rispondi
PierLuigi mi ha chiesto di ...
di gwynnett [user #9523]
commento del 15/01/2015 ore 09:27:32
PierLuigi mi ha chiesto di intervenire ed io lo faccio, nonostante pare che sia stato già detto tutto sul restauro di quel magnifico vintage il cui suono rimane lo specchio di un momento musicale tanto eclatante per il mondo intero

pur nella sua eccellenza di suono l'elettronica dell'ampli in questione può definirsi assolutamente elementare:
un cablaggio ibrido che vede le componenti collocate su un grande piastra di circuito stampato dalla quale partono i cavi per collegare valvole e potenziometri,
una alimentazione a diodi filtrata da grossi elettrolitici ed una impedenza che porta il marchio Drake, come gli altri due magnetici, quello di alimentazione e quello di uscita, e risiede proprio in questo marchio la assoluta originalità del suono, qualità irripetibile usando trasformatori che non siano quelli, a prescindere dal fatto che il suono prodotto possa sembrarci migliore o peggiore

piccoli interventi dunque per quanto riguarda l'elettronica: sostituzione di parti puramente meccaniche come alcuni zoccoli e qualche saldatura da rinvigorire

il grosso problema rimaneva il rumore generato che cresceva incrementando il volume
un rumore sordo, continuo, pressante ed assolutamente inascoltabile che vanificava la bellezza e l'unicità del suono prodotto da una elettronica verificata nei più reconditi dettagli come i valori in corrente e tensione in ogni singolo stadio e la verifica strumentale effettuata sull'andamento del segnale e sulle modificazione operate da soluzioni elettroniche assolutamente geniali

un caffe' che anche se opportunamente zuccherato portava l'amaro sapore della sconfitta mi ha fornito l'illuminazione, un caffè gustato in compagnia di una signora della mia età, una conoscenza di sempre, che sfoggiava una magnifica pettinatura frutto di quello che il gentil sesso chiama "messa in piega" e che consiste nel dare ai capelli un "verso coerente", una pratica abbastanza sconosciuta a noi maschietti ed a me in particolare, che non avrei poprio nulla da arricciare o da ravviare come documenta l'impietosa foto dell'articolo

ora, con fare più critico e convinto, osservavo non più l'elettronica dell'ampli ma l'andamento dei cavi al suo interno e, in particolare, quello dei filamenti, che non rispecchiavano il verso compito e coerente dei capelli della mia conoscente ma, al contrario, presentavono inviluppi confusi e riccioli stinti, abbastanza sgradevoli anche soltanto alla vista

non posso credere che sia stata quella la sistemazione originaria di quei cavi che allora, come adesso, avrebbero generato quell'insopportabile rumore, ma sono convinto che qualcuno ne abbia modificato l'andamento, forse lo stesso qualcuno che sostituendo qualcosa ha effettuato saldature precarie e grossolane inficiando il buon funzionamento dell'ampli

così ho dovuto vestirmi anche da parrucchiere per dare le giuste volute ai numerosi cavi all'interno dello chassis e dopo un po' tutti i riccioli erano perfettamente a posto tanto da sembrare pettinati e laccati a dovere, proprio come quelli di una bella donna che li indossa e li sfoggia tra la gente con fare fiero e sicuro

e questa è la conclusione della bella se pur travagliata storia del Marshall di PierLuigi Maisto, un superbo vintage estratto da una cantina umida e maleodorante e riportato ai vecchi splendori dai vezzi graziosi di una donna del tutto inconsapevole dell'opera svolta, un essere leggero e sinuoso che riesce simultaneamente a cucinare, governare casa e parlare al telefono e che rimane inattiva e vulnerabile soltanto nel breve lasso di tempo che intercorre tra la stesura dello smalto sulle unghie e la conseguente asciugatura
Rispondi
Re: PierLuigi mi ha chiesto di ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 15/01/2015 ore 10:35:55
Ora sì che non c'è più nulla da aggiungere! Grazie del prezioso contributo.

Rispondi
Re: PierLuigi mi ha chiesto di ...
di dale [user #2255]
commento del 15/01/2015 ore 17:09:11
Sei un artista, e un poeta.

Rispondi
Re: PierLuigi mi ha chiesto di ...
di sebastian [user #3527]
commento del 17/01/2015 ore 15:40:55
Infatti per la mia esperienza in merito di Marshall,nel 95% dei casi gli elettrolitici originali non hanno mai nulla,o almeno non sono loro a causare rumori di fondo particolari (salvo alcune jcm800 tra il 2000 e il 2005 che montano condensatori che internamente si "aprono" ).
I rumori sono quasi sempre problemi di layout,di filamenti o di valvole rotte oppure sane ma poco immuni ai filamenti in AC . In molti casi quando c'è il selettore di tensione,a 240volt piuttosto che a 220, il rumore di valvole di pre poco immuni ai filamenti in AC si riduce molto
Rispondi
il Caffè
di smilzo [user #428]
commento del 15/01/2015 ore 16:18:44
* un caffe' che anche se opportunamente zuccherato portava l'amaro sapore della sconfitta *

il caffè è sempre Il fulcro di ogni buon intervento... :)
Rispondi
Bellissimo racconto, super la conclusione. ...
di MM [user #34535]
commento del 15/01/2015 ore 23:02:56
Bellissimo racconto, super la conclusione.
Rispondi
Fantastico! Complimenti. Adesso usalo come ...
di Starburst [user #25261]
commento del 16/01/2015 ore 19:48:48
Fantastico! Complimenti. Adesso usalo come si deve mi raccomando ;-)
Rispondi
Re: Fantastico! Complimenti. Adesso usalo come ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 16/01/2015 ore 22:19:58
Of course, ho già nel mirino la demolizione delle pareti di un locale ad inizio mese prossimo :-D
Rispondi
A proposito di caffè...
di strato78 [user #17091]
commento del 17/01/2015 ore 12:43:49
Ho fatto due conti e, per esperienza e conoscenza direttta, posso affermare che se ad ogni idea geniale di Paolo corrisponde l'assunzione di un caffè al bar vicino al suo antro da alchimista, probabilmente il propietario del bar è già milionario... ;)
Complimenti per l'acquisto, per aver osato, per esserti affidato ad un uomo che le valvole non è che le conosce, le ama.
Rispondi
Re: A proposito di caffè...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 17/01/2015 ore 12:59:16
Grazie Cristian! Io ci ho messo la sconsideratezza dei giovani, acquistando un ampli che sembrava recuperato dal Titanic, e Paolo ci ha messo tutta la sua arte nel riportarlo a nuova vita senza alterarlo minimamente nel suono e nelle caratteristiche. Un altro successo per il nostro Gwin!
Rispondi
condensatori Marshall combo JCM 800
di ignazio70 [user #29296]
commento del 20/03/2015 ore 23:30:27
ciao a tutti !, potete dirmi sul combo JCM 800 , i valori esatti dei condensatori elettrolitici ? . Grazie !
Rispondi
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