La tecnica chitarristica ha fatto passi da gigante in questi anni. Dopo tanti anni di chitarra suonata più col cuore che con la testa, se riguardo i grandi del passato mi scopro a pensare che avessero suonato così oggi, forse non se li sarebbe filati nessuno. Oggi guardi suonare Paul Gilbert e Derek Trucks - come anche i nostri Rojatti o Castellano - e ti accorgi che la scienza è entrata a far parte del chitarrismo.
La prima reazione è un po' di frustrazione, mannaggia, già valevo poco vent'anni fa, oggi valgo zero, non ci arriverò mai. Poi comincio a cercare qualcosa da studiare, che sia alla mia altezza. E così mi imbatto in questo signore. Non fa nulla di straordinario, nulla di difficile. Ma è capace di mettere lì dei quadretti in cui c'è tanta qualità. La sua tecnica è basica, ma precisa. La sua voce non raggiunge registri estremi, ma è intonata e carica di feeling.
A suonare si diverte facendo cose belle e possibili. Ecco. Mi spiace per Paul Gilbert e Derek Trucks, ma da oggi il mio nuovo guitar hero è LarryL.
E ha pure delle chitarre da urlo, che non guasta mai. Ha anche una pagina su Facebook.