di Zoso1974 [user #42646] - pubblicato il 21 novembre 2015 ore 12:12
Traendo ispirazione da un articolo di qualche giorno fa sulla homepage (http://www.accordo.it/article/viewPub/85019), volevo fare una riflessione sulla vita da cani della stragrande maggioranza delle band la fuori... non parlo di quei pochi fortunati che possono disporre di palchi veri, service e fonici... parlo del restante 99%, che si deve barcamenare tra gestori di locali, impianti inesistenti e pubblico portato da casa.
Partendo dal presupposto che suonare live è divertente, e che, almeno io credo sia così, avere un obiettivo quando si suona, ossia l'esibizione, dia un senso a tutto gli sforzi fatti, bisogna amettere che la realtà è quasi sempre piuttosto avvilente.
Compensi irrisori (quando ci sono!), locali totalmente inadatti alla musica live, pubblico inesistente e schiena spaccata dal trasposto di amplificatori, casse, mixer, spie, etc...
Comunque non voglio ripetere quello scritto nell'articolo citato all'inizio, volevo piuttosto soffermarmi sul perchè...
Essenzialmente le cause credo siano due.
1) Non esiste più il pubblico. Mi spiego meglio... Sino ai primi anni 90 era normale uscire e andare in un locale dove facevano musica live. Era un attrazione che funzionava. Oggi non funziona più. I locali che fanno suonare sono tendenzialmente evitati come la peste. Gli unici gruppi che "tirano" sono le "party band" e le "cover band" di un gruppo specifico. Le prime fanno le veci di un dj che mette musica revival ed i secondi sono il "vorrei ma non posso" di molti fan di artisti famosi. Se sei fuori da queste categorie devi sapere che il tuo pubblico si limiterà quasi sempre agli amici che riesci a portare.
2) I gestori dei locali. La grande maggioranza ragiona così: "Vi faccio suonare (vi sto facendo un favore), non voglio rotture di scatole e non voglio investire un solo euro per rendere lo spettacolo piacevole per chicchesia. L'unica cosa che mi interessa è che portiate qualche stronzo in più del solito così vendo un po' di birre extra, grazie..."
Il che si traduci in posti con palchi inventanti dal nulla, un suono che perlopiù è un fracasso fastidioso e nessun impianto luci o audio.
Ovviamente il punto 1 e 2 generano un loop infernale.
Più i locali fanno schifo più la gente li evita e più la gente li evita e più i locali vanno al risparmio.
Esiste un modo per difendersi da questo? Un modo per invertire la tendenza? Mah... non lo so.
Alla fine bisognerebbe saper dire no a tutti quei locali che non meritano il nostro sbattimento, ma è difficile.
Col mio gruppo cerchiamo di fare almeno una serata al mese per pagarci (almeno in parte) l'affitto della sala prove, quindi le date "servono". Ma più date fai, e meno gente riesci a portare... c'è la volta che il locale è pieno e la volta che (è capitato) suoni davanti a 2 persone di numero.
Avrei da scrivere altre 200 righe sull'argomento... ma mi fermo qui.
Insomma,concludendo... sono tempi duri...