di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 23 agosto 2016 ore 07:30
Oggi parliamo di un elemento che può risultare fondamentale per la vita di uno strumento, la custodia. Godin ha dedicato grandi studi anche a questo arrivando a proporre il TRIC case, una custodia realizzata per proteggere bassi e chitarre non solo dagli urti ma anche dai cambiamenti climatici.
Una buona custodia è un accessorio fondamentale quando si passa molto tempo in giro a suonare. È il posto dove uno strumento deve essere protetto dagli urti, soprattutto quando è caricato in una macchina o in un furgone tra amplificatori, flightcase e casse di birra.
Godin è un liutaio meticoloso che dedica una cura maniacale a ogni aspetto della costruzione dei suoi strumenti. Con il TRIC case ha deciso di occuparsene anche dopo che questi hanno lasciato la fabbrica. Quella giunta in redazione assieme a una Multiac ACS è una custodia rigida che sorprende subito per le dimensioni che, rispetto alla chitarra contenuta, sono davvero enormi. Queste però restano identiche anche quando all’interno della TRIC case non c’è una sottile semiacustica ma una dreadnought. Quello che cambia è lo scasso interno, ricoperto in folta pelliccia sintetica, che calza come un guanto e fa si che lo strumenta non si possa spostare nemmeno di un millimetro al suo interno.
L’esterno è realizzato in nylon resistente ai graffi con maniglia laterale e la doppia tracolla per il trasporto. La scelta per l’interno è invece ricaduta sullo stesso polipropilene espanso utilizzato per i paraurti automobilistici e per i caschi. Come scritto sul sito ufficiale “The high impact resistant material trusted to save the human head is now available for your acoustic guitar”. Questa scelta offre tre vantaggi. Il primo è sicuramente la resistenza agli urti. Lo abbiamo provato e, in effetti, la custodia sembra proprio assorbire gli urti rimbalzando quasi evitando che si trasmettano allo strumento al suo interno. Il secondo vantaggio di questo materiale è il peso davvero contenuto. Come per i caschi che non devono spezzare il collo ai ciclisti, anche la custodia se evita di spezzare la schiena al musicista non è male. La TRIC case pesa come una gig bag morbida. Senza strumento all’interno sembra di trasportare un sacchetto pieno d’aria. Il terzo pro del polipropilene è la funzione termoregolatrice. Come un bel maglioncino di lana il case di Godin riesce a mantenere la temperatura il più costante possibile al suo interno grazie al buon isolamento termico che abbiamo messo alla prova lasciando sotto al sole una mezz’oretta la nostra ACS all’interno del case. In effetti dopo i 30 minuti lo strumento era ancora perfettamente accordato e, mentre il tessuto nero era rovente, il cedro del top era solo lievemente più caldo di quando lo avevamo lasciato.
Alla protezione dagli sbalzi di temperatura si aggiunge quella alle intemperie offerta dal nylon completamente impermeabile. Insomma ci si può prendere un acquazzone senza troppi patemi d’animo. Un altro accessorio che non è certo una novità, ma che fa sempre piacere, è il catarifrangente posto sopra la zona contenente la paletta, così che anche di notte si possa essere visibili nel caso si stia raggiungendo la sala prove a piedi.
Insomma, nonostante le dimensioni all’apparenza eccessive il TRIC case si è dimostrato una custodia sicura e resistente. Ha un prezzo tutto sommato contenuto che si aggira intorno al centinaio di euro, in linea con altri prodotti presenti sul mercato. Se si acquista una Godin, una La Patrie una Seagull o una Simon & Patrick, può rappresentare un ottimo completamento.