di redazione [user #116] - pubblicato il 06 settembre 2016 ore 15:00
Hartke miniaturizza il suo suono classico in uno chassis da tre chili con potenza da vendere grazie all'unione di un preamplificatore valvolare in classe A e di un finale a stato solido in classe D. Il TX600 promette versatilità assoluta grazie a un'equalizzazione dettagliata e un compressore integrato.
Sempre più bassisti stanno imparando ad apprezzare i vantaggi dell'amplificazione in classe D. Leggera e performante, la tecnologia a stato solido di ultima generazione viene abbracciata anche dai colossi del mercato. Hartke è tra i maggiori riferimenti del suo campo, e di suo ci mette tutto il carattere di un preamplificatore valvolare in classe A unito a 600 watt di potenza e una gran versatilità in soli tre chilogrammi di peso.
Dettagliato nei controlli ma ridotto per ingombro, lo Hartke TX600 si presenta come una piccola testata zeppa di funzioni e connessioni, con un solo maniglione su un lato per il trasporto e potenza sufficiente ad affrontare senza complicazioni le comuni situazioni in cui bassisti di qualunque estrazione stilistica possano ritrovarsi.
La testata ha un ingresso per bassi attivi e uno per bassi passivi, ognuno collegato a un preamplificatore dedicato a base di 12AX7 e silenziabili grazie allo switch Mute, se si intende accordare il basso senza abbassare il volume dell'amplificatore o si ha bisogno di cambiare strumento durante un set.
Se i 600 watt di potenza non dovessero essere sufficienti alla venue, il piccolo Hartke ha anche un'uscita bilanciata XLR per collegarsi in diretta in un mixer o nella scheda audio, oppure per fornire al fonico il segnale puro e definito tipico della DI Box in contemporanea con quello più caldo e armonico raccolto da un microfono posto davanti al cono.
Con un'attenzione particolare verso i bassisti appassionati d'effettistica, le connessioni comprendono anche due jack per send e return. Completano il pannello posteriore due uscite per gli altoparlanti da 4 e 8 ohm e uno switch per isolare la massa quando si usa la DI integrata.
Il TX600 promette di potersi trovare a proprio agio su qualunque palco, ma saprà soddisfare anche le necessità dei bassisti da camera grazie alle ultime due prese jack da 3,5 millimetri sul davanti: posizionata accanto all'ingresso Aux per una fonte audio esterna, l'uscita cuffie è ideale per studiare nel silenzio assoluto o per ascoltarsi mentre si registra.
I controlli, completi nella loro semplicità, comprendono un compressore con un'unica manopola per regolare l'intensità dell'effetto, senza bisogno di preoccuparsi d'altro. Non c'è bisogno che il musicista perda tempo con regolazioni di attacco e rilascio o con il dosaggio dei livelli in base alla compressione usata: l'unico controllo relativo ai volumi, oltre al Master, è il Gain. Questo è utile anche per spingere come si preferisce il preamplificatore.
Uno dei punti di forza dell'amplificatore Hartke è segnalato nell'efficace equalizzatore a tre bande con in più un controllo per regolare le frequenze interessate dai medi, per modellare a piacimento la "pancia" del suono nelle medio-basse o l'attacco delle note sulle medio-alte, così da privilegiare lo slap o arrotondare il suono a seconda delle preferenze.
Consigliata a chi ama un tot di brillantezza in più con cui bucare meglio il mix o per spingere i momenti di maggior enfasi, la testata è provvista anche di uno switch Brite che apre maggiormente il suono sulle frequenze più alte e trae il meglio dalle tecniche percussive o dall'uso del plettro.
La TX600 è una delle novità più attese nel catalogo Hartke. È stata presentata per la prima volta allo scorso Namm, ma solo di recente è stata ufficialmente introdotta sul mercato e il suo arrivo nei negozi italiani avviene proprio mentre leggete queste righe, grazie alla distribuzione a cura di Mogar Music.