di redazione [user #116] - pubblicato il 08 maggio 2019 ore 12:00
Brutta storia quando stai per realizzare il sogno di suonare con un tuo idolo ma questo non ne vuole sapere di avere, proprio te, alla batteria. E' quello che è successo - o stava per succedere - a Kenny Aronoff che, chiamato a suonare su "Blaze Of Glory" di Jon Bon Jovi, scopriva che alle chitarre ci sarebbe stato uno dei suoi eroi Jeff Beck. Che però, voleva un altro batterista...
"Quando ricevetti la chiamata di Jon Bon Jovi per suonare nel suo prossimo disco ero incredibilmente felice. E le cose andavano di bene in meglio perché, inizialmente, Jon mi aveva chiesto la disponibilità per suonare un paio di pezzi ma poi, con il passare delle settimane questi erano diventati quattro e, qualche tempo dopo ancora, mi venne chiesto di suonare tutte le batterie dl disco. L’album sarebbe stato “Blaze Of Glory” e a produrlo ci sarebbe stato Danny Kortchmar, uno straordinario produttore – e prima ancora session man – che aveva lavorato con James Taylor, Crosby & Nash, Neil Young, Billy Joel…per me era una situazione grandiosa! Il disco, che sarebbe stato anche la colonna sonora del film "Young Guns II", era tra l'altro il primo album registrato da Bon Jovi come solista. Passano un paio di settimane ancora e John Bon Jovi mi richiama dicendomi: “Ho due notizie, una buona e una cattiva”.
Parti dalla buona e io letteralmente saltai sulla sedia; John mi diceva che a suonare le chitarre nel disco ci sarebbe stato Jeff Beck, assolutamente uno dei suoi idoli! (Ancora oggi Kenny mette Jeff Beck assieme a Sting sul podio dei musicisti con cui sognerebbe d formare una band! NDR). Ma quando arrivò la cattiva notizia fu un colpo basso.
“Purtroppo Jeff Beck vuole suonare solo con il suo batterista, Terry Bozzio. Mi spiace, ma Jeff non gradisce altri batteristi” Dannazione: Terry Bozzio è un batterista straordinario, non potevo dire nulla. Ma ero letteralmente a pezzi. Ricordo di aver camminato sconsolato per ore, avanti e indietro per la stanza, imprecando! Così quando poco tempo dopo mi arrivò la chiamata del produttore Danny Kortchmar, che mi chiede se mi fossi organizzato per far portare tutta la mia strumentazione e batteria in studio, per iniziare le registrazioni la mattina del giovedì successivo, mi parve una beffa: “Danny, ma non hai parlato con Jon? Io non suonerò nel disco perché Jeff Beck non mi vuole!”. Danny sbotto è rispose: “Ma cosa dici? Tu suonerai sul disco, scherzi? Jeff Becknon suonerà con noi, non è un session man: arriverà a giochi fatti e inciderà in una serata di lavoro, un paio di assolo. Tutto qui. Sarà un ospite. Le batterie di questo disco le registrerai tu.” Ancora mi sfrego le mani per come è andata a finire!"