di bobchill [user #6868] - pubblicato il 13 luglio 2019 ore 11:00
Carattere, fascino vintage e sound inimitabile fanno sì che gli echo a nastro siano ancora oggi un graal sonoro. Scopriamone tradizione e pregi in video.
Sofisticati plugin e complessi pedali con circuito ibrido analogico/digitale sembrerebbero dichiarare definitivamente conclusa l’epoca dei vecchi eco a nastro.
Forte è la tentazione di liquidarli come apparecchi capricciosi, macchinosi, ingombranti, pesanti e impegnativi, in buona sostanza inadeguati ai nostri tempi, relegati al passato e superati. Eppure la quotazione di mercato degli apparecchi vintage originali è tutt’altro che in ribasso.
Di fatto le vecchie unità eco sono ancora apprezzate da tanti musicisti e ricercate da molti producer, che le utilizzano come outboard effect per donare carattere e calore all’hard disk recording.
Sono passati più di 65 anni dai primi esperimenti in studio del geniale chitarrista Les Paul negli Stati Uniti e del musicista avant-garde Karlheinz Stockhausen, in Europa.
Poco dopo sono arrivate le produzioni dei gloriosi Sun Studios di Sam Phillips a Memphis, caratterizzate da quell’inimitabile alone di delay corto e ravvicinato, noto col nome di “slap-back echo” e destinato a segnare un’intera epoca. Una successiva evoluzione portò l’effetto eco a registrazione magnetica fuori dalle mura degli studi, nacquero così celebri apparecchi portatili come il Wem Copicat, il Maestro Echoplex, il Meazzi Echomatic, il Binson Echorec e il Roland Space Echo.
Sorprendentemente, innumerevoli prodotti della tecnologia digitale contemporanea tentano di replicare i classici suoni di questi storici apparecchi, ma nessuno di loro centra veramente a pieno l'obiettivo, nonostante ciò che le case costruttrici si affannano a dichiarare.
Abbiamo deciso di approfondire la nostra conoscenza sui tape delay con due brevi filmati dedicati all’argomento. In particolare, ci siamo chiesti come mai i vecchi eco a nastro riscuotano ancora tanto interesse e abbiamo trovato risposta in quattro specifici fattori di importanza cardine.