di redazione [user #116] - pubblicato il 17 giugno 2020 ore 07:30
La super-Strat neck-thru introdotta nel primo catalogo di inediti ESP torna con Floyd Rose, boost attivo EMG e pickup Seymour Duncan.
Il 2020 segna i 45 anni di attività per ESP. Dapprima incentrata sulla replica e rivisitazione di modelli storici, nel 1987 l’azienda ha vissuto un anno di svolta con l’introduzione del primo catalogo interamente composto da progetti originali.
La M-1 è la più aggressiva super-Strat del gruppo, con una costruzione neck-thru, un solo pickup al ponte e un Floyd Rose per fornire ai chitarristi di allora tutte le armi necessarie a cavalcare la rivoluzione tecnica che investiva il mondo della chitarra tra gli anni ’80 e ’90.
Con lo scoccare del 45esimo anno di età, il brand nipponico dedica ora un tributo all’annata che ha gettato le basi per farne un’istituzione in ambito metal.
La riedizione M-1 Custom ’87 proposta a marchio LTD riprende tutte le caratteristiche peculiari dell’edizione originale, con l’affidabilità delle tecniche costruttive moderne e l’accessibilità di una produzione orientale.
Bruce Kulick la racconta e la fa ascoltare a suon di hard rock e heavy metal in un video ufficiale.
La struttura neck-thru della M-1 Custom ’87 si basa su un body in ontano e un manico in tre parti di acero. L’assemblaggio garantisce una trasmissione delle vibrazioni consistente con timbri profondi e ricchi di sustain, consentendo al contempo la creazione di un tacco minimo per il manico, così da agevolare l’accesso ai fret più alti. Contribuisce alla suonabilità anche la forma del body, con due spalle dai tagli profondi e con un contour su quella inferiore. Il top risulta leggermente smussato anche in corrispondenza dell’avambraccio, per un profilo più confortevole.
La tastiera è in ebano Macassar, con 24 fret disposti lungo un diapason da 25,5 pollici per un raggio da 13,7 pollici. Lungo il bordo superiore, a ridosso del binding bianco, dei piccoli segnatasti rettangolari guidano l’occhio del musicista, mentre al 12esimo tasto un intarsio con scritta “1987” rivela la natura commemorativa dello strumento.
Vera macchina da distorsione per riffing e solismo violento, la M-1 Custom ’87 si affida a un solo pickup Seymour Duncan TB-6 in prossimità del ponte.
Un volume con meccanismo push-pull permette lo split delle bobine e la presenza di uno switch per accedere al boost con circuito attivo EMG PA-2 rende possibile richiamare una dose extra di volume, saturazione e compressione per uscire al meglio nei passaggi solisti.
Immancabile nella dotazione tecnica, il ponte Floyd Rose 1000 mostra un fissaggio top mount, cioè avvitato sulla superficie del top come accadeva nel 1987 anziché in un vano ribassato nel legno come accade su strumenti di concezione più moderna.
Sul sito ESP, la LTD M-1 Custom ’87 può essere vista a questo link. In Italia, sarà disponibile con la distribuzione di Mogar Music.