VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Cinque LP-style che devi provare
Cinque LP-style che devi provare
di [user #116] - pubblicato il

Dall’entry level alla soglia dei mille euro: ecco cinque single-cut che hanno saputo reinterpretare i canoni Les Paul spaziando dal blues rock al metal. Tutte con un DNA comune eppure uniche a modo loro.
Spalla singola, forme tondeggianti a ricordare quelle di una chitarra acustica, ma con la compattezza di una solid body. I pickup sono quasi sempre due e il top è bombato, ma non necessariamente. Anche il manico, incollato per tradizione, può nascondere una tasca e qualche vite o addirittura svelare un montaggio neck thru. Eppure, nelle sue innumerevoli varianti, basta un’occhiata per riconoscere l’influenza della Les Paul e lasciarsi affascinare dal suo stile, una firma che conquista da oltre mezzo secolo e, oggi, vanta ferventi sostenitori dal jazz, al blues, al rock, al pop, al metal e oltre.

Parlare di chitarre in stile Les Paul vuol dire tirare in ballo precisi vincoli estetici e funzionali. Imbracciare una LP-style è prima di tutto una questione di feeling: il modo in cui si poggia contro la pancia, la posizione delle manopole, il gesto fulmineo di “una pennata un po’ più ampia” per cambiare posizione sul selettore e lanciarsi così in un assolo con un suono perfetto allo scopo, tutto contribuisce all’alchimia. E quando quel mix piace è difficile rinunciarvi. Molti brand lo sanno bene e ci hanno costruito intorno le proprie personalissime visioni. Quelle che seguono sono alcune tra le più interessanti del momento, diversificate tra loro, con un ventaglio di prezzi adatto a chi inizia fino a chi è in cerca di uno strumento con cui affrontare la professione di musicista. Tutte, con alla base la medesima, mitica single-cut.

Cinque LP-style che devi provare

PRS SE 245 Singlecut
Quello di Paul Reed Smith è uno dei casi più recenti di “lawsuit” legati alla Les Paul. La sua Singlecut (il modello si chiama proprio così) ha fatto innervosire non poco Gibson quando è stata mostrata al pubblico nel 2000. L’accusa era quella di aver prodotto un modello fin troppo simile alla Les Paul e la diatriba si è protratta per diversi anni ma, alla fine, PRS l’ha spuntata e ha oggi in catalogo una nutrita serie di chitarre a spalla singola dai chiari riferimenti, ma con notevoli cenni di originalità.
La SE 245 Singlecut ne dimostra senza dubbio i più evidenti, a partire dall’adozione di un diapason ancora più corto rispetto ai 24,75 pollici della Les Paul tradizionale. Proprio come le ammiraglie Custom 22 e 24 si distinguono per un diapason insolito di 25 pollici, la Singlecut 245 colpisce per il diapason corto di 24,5 pollici.
Il risultato è un timbro ancora più caldo, un’action più morbida e un suono pieno, ricco di sustain e consistente nell’attacco delle note grazie anche all’abbinamento con un ponte in stile wrap around. PRS non si tira certo indietro quando si tratta di innovare, e il ponte offre tutta l’affidabilità delle sellette regolabili individualmente.
L’inserimento nella serie SE - la Student Edition di casa PRS dedicata al mercato intermedio - permette di portarsi a casa una LP-style di indiscussa fattura, con caratteristiche costruttive moderne e un approccio classico nel complesso, ma con quel tocco esclusivo che rappresenta il proverbiale piede nella porta dell’universo PRS. E con gli inconfondibili uccelli intarsiati che siamo abituati a vedere sulle preziose Core americane.

Cinque LP-style che devi provare

Gretsch G2215-P90
Diamo a Cesare quel che è di Cesare: quando si coinvolge Gretsch, parlare di LP-style è ingiusto.
La sua Jet nasce quasi in contemporanea con la Les Paul. Figlia della stessa epoca, soggetta alle stesse mode, trova soluzioni simili anche negli anni successivi, quando si spoglia del top bombato per diventare Junior. I due brand viaggiano su binari paralleli, le fonti d’ispirazione si muovono in entrambi i sensi e una Gretsch Junior Jet Club G2215-P90 non è una copia né una reinterpretazione della LP in senso stretto: è piuttosto una sua corrispettiva in una sorta di universo alternativo.
Il ponte wrap around qui è profondamente retrò, con la pasta granitica del monoblocco a intonazione compensata di fabbrica ma senza sellette regolabili. Allo stesso modo l’equipaggiamento è minimale, con un solo tono e un volume più selettore a tre posizioni. Come da tradizione Gretsch, il volume è sulla spalla inferiore, rimarcando la volontà di guardare alla propria personale storia, senza imitare la concorrenza a tutti i costi.
Il manico avvitato conferisce brillantezza, e la coppia di pickup P90 al manico e Broad’Tron BT-2S al ponte regala un suono chiaro, reattivo, dal forte mordente e che sembra nato per il blues, il rock e il punk, ma profondamente a suo agio nell’indie più contemporaneo.
Il tutto, confezionato in uno strumento dal prezzo estremamente concorrenziale, in una fascia medio-bassa dove è davvero difficile trovare così tanto carattere in un solo legno.

Cinque LP-style che devi provare

Michael Kelly Patriot Instinct Duncan Scorched
L’universo delle Junior si può quasi sempre sintetizzare nell’aggettivo “spartano”. Lo stesso certo non si può dire quando l’occhio cade sul catalogo Michael Kelly.
La Patriot è la LP-style di casa, e la Instinct ne indica le derive più moderne per stile ed estetica, con top in acero marezzato e un prezioso intarsio a spezzare lo strumento per il lungo, in un tripudio di binding tutto intorno. Rispetto alla tradizione, l’interpretazione Michael Kelly si distingue per una spalla superiore appena allungata a modificare leggermente la vestibilità con la tracolla e per un tacco smussato, grazie al quale raggiungere con maggior disinvoltura i registri più acuti. Spicca inoltre l’adozione di un ponte fisso in stile Tune-o-matic con corde che finiscono dritte in sei boccole dentro il legno, anziché ancorarsi a un tailpiece. Tale soluzione è responsabile di un sustain e di una ricchezza sonora importanti, che la Patriot Instinct Duncan Scorched valorizza con due originali pickup P-Rails.
I modelli, prodotti da Seymour Duncan, permettono di commutare tra le sonorità di un humbucker, di un single coil e di un P90 generando una flessibilità timbrica impressionante, tanto che il modello viene presentato come “la chitarra dai 24 suoni”.

Cinque LP-style che devi provare

Sire Larry Carlton L7
Si torna decisamente in carreggiata con Sire, che associa uno stile più classico anche a un prezzo sensibilmente più accessibile, ma non si fa mancare accorgimenti costruttivi da non sottovalutare.
Sebbene la L7 progettata in collaborazione con Larry Carlton appaia come una single-cut tra le più ordinarie, è interessante notare come sul retro adotti un tacco simile a quello disegnato dalla Michael Kelly, per massimizzare il comfort senza però compromettere l’armonia estetica sul davanti.
Sire ha conquistato in fretta il pubblico, catalizzando l’attenzione di appassionati e professionisti con una piccola collezione di strumenti dal rapporto qualità/prezzo assai aggressivo, in particolare quando si viene a dettagli meno visibili ma cruciali, come il fine lavoro di smusso lungo i bordi della tastiera che riesce a rendere il suonato incredibilmente agevole per la tipologia di strumento e per il suo range di prezzo, che si attesta perfettamente nella fascia media del mercato.

Cinque LP-style che devi provare

ESP LTD EC-1000 Duncan
Riecco i Seymour Duncan, il tacco è ancora una volta smussato, ma la vocazione è puro heavy.
La single-cut ESP, battezzata Eclipse, è perfetta per chi ama le curve della LP ma pretende performance, comfort e approccio propri di un universo chitarristico decisamente lontano dalla scuola vintage. Lo fa con una realizzazione neck thru, cioè due parti laterali incollate a un’anima centrale del body che è tutt’uno col manico, a generare uno strumento dal timbro ricco, con un sustain importante e una definizione sonora adatta a chi vuole immergersi nel gain fino al collo.
Contro i 22 fret di tutti i modelli finora elencati, la ESP LTD EC-1000 conta 24 fret su un raggio anche più piatto, da 14 pollici.
Sul retro, oltre al profondo smusso della spalla mancante e al tacco reso ancora più sfuggente dall’assemblaggio neck thru, un contour accoglie il torace del musicista risultando in una solid body facile da imbracciare per lunghe sessioni anche da chi ha un fisico più minuto o, semplicemente, è abituato a strumenti che non hanno la proverbiale “ciccia” di una cassa Les Paul.
Ricca sul versante estetico e delle rifiniture nella sgargiante Amber Sunburst come nella più retrò Vintage Black, punta sul timbro classico del ponte fisso con stoptail e sulla voce senza tempo della coppia di pickup Seymour Duncan JB e ’59. Il prezzo sul cartellino si poggia giusto contro la soglia dei mille euro ma, c’è da giurarci, sarà amore al primo power chord.

Cinque LP-style che devi provare
chitarre elettriche esp ltd gretsch michael kelly prs sire guitars
Link utili
PRS SE 245 Singlecut su MusicalStore2005
Gretsch G2215-P90 su MusicalStore2005
Michael Kelly Patriot su MusicalStore2005
Sire L7 su MusicalStore2005
ESP LTD EC-1000 Amber Sunburst su MusicalStore2005
ESP LTD EC-1000 Vintage Black su MusicalStore2005
La Sire L7 raccontata su Accordo
Nascondi commenti     11
Loggati per commentare

di Sykk [user #21196]
commento del 01/06/2022 ore 12:00:33
quelle coi pickup "alternativi" mi intrigano, ma mi chiedo se la EC-1000 mi darebbe la stessa piacevole sensazione della vera ESP Eclipse: un'arma di precisione con un feeling al tatto che non ho trovato neanche nella PRS Tremonti.
Rispondi
di Cliath [user #196]
commento del 01/06/2022 ore 12:02:40
Qualcuno ha provato questi Seymour Duncan P-Rails?
Mantengono quello che promettono?
Rispondi
di THE_Luke [user #31235]
commento del 01/06/2022 ore 17:03:24
anni fa ad una fiera ho provato una tele bedini con sti p-rails.
mostruosa figta il cambiare tra humb, single e p90. prima o dopo un set di prails li monto su una delle mie!!
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 01/06/2022 ore 18:05:23
Provati no... però per come sono costruiti il suono P90 dovrebbe esserci in tutto, mentre per humbucker e single coil dovrebbe essere più approssimativo, ma non necessariamente brutto.
Io li vedrei bene al manico mentre al ponte dove uso praticamente sempre humbucker credo che andrai su altro.
Rispondi
di Logan72 [user #20857]
commento del 04/06/2022 ore 09:44:28
Ciao
Ho avuto per alcuni anni una Yamaha Pacifica 510v che montava per l'appunto questo pick-up al ponte ( e niente al manico). Oltre alla solita e rinomata costruzione Yamaha, pressoché perfetta, con quell'unico pick-up e il controllo di volume e tono si riuscivano a tirare fuori una inaspettata varietà di suoni. Detto ciò, da amante dei p90, il Seymour Duncan comunque non riesce a esprimere la stessa anima rozza e un pò cafona dei veri p90. Rimane tutto un pò più educatino. Nella simulazione di humbucker invece va decisamente meglio anche se risulta un pò troppo spinto (colpa del blade rail??). Naturalmente tutto ciò che ho appena detto si riferisce ad una chitarra stratoide, su una Les Paul style sicuramente avranno una risposta in qualche modo diversa
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 01/06/2022 ore 14:54:37
Le gretsch super economiche so che hanno carattere e timbro da vendere. Ma dice che il ponte non è un gran che. Non so se è vero.
Rispondi
di Metamorfosi [user #61559]
commento del 20/06/2022 ore 22:06:49
Confermo tutto, ho la chitarra in questione, ho sostituito il ponte, solo quello perché non riuscivo a regolarlo in nessun modo, per il resto ribadisco la bontà della chitarra, stupefacente per quella fascia di prezzo
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 01/06/2022 ore 21:33:52
non so che dire se non che non ce n'e' una che minimamente si avvicini ad una vera Les Paul per armonia di linee, la curvatura del top, l'equilibrio delle forme...mi sembrano tutte sgraziate rispetto all'originale di riferimento....quelle con il manico avvitato poi sono un'aberrazione dal proetto originale.
Chiaramente la mia opinione e' riferita al solo lato estetico, non nego che si possano trovare strumenti validissimi
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 02/06/2022 ore 07:28:2
Non è che le altre sono sgraziate, è che la forma Gibson ormai ce l'abbiamo stampata in testa e tutto il resto apparirà peggiore.
Ormai è così anche per me ma ricordo quando ne vidi una per la prima volta la trovai orribile... negli anni 80 vedevo in giro delle gran Ibanez.
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 02/06/2022 ore 21:49:07
c'e' del vero in quello che dici ma e' anche vero che in piu' di 40 anni che maneggio chitarre non ho mai visto una solid boby single cut che possa minimamente eguagliare la bellezza e l'armonia nelle forme e nei volumi di una Gibson Les Paul
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 03/06/2022 ore 08:40:03
Ho pensato la stessa cosa.
Belle e senz’altro ottime, ma ne devono mangiare ancora di maccheroni…
Rispondi
Altro da leggere
Perché la ASAT non è un semplice clone Telecaster
PRS mostra in video le S2 del 2024 con pickup Core americani
Chitarre appartenute ai grandi? Noel Gallagher ci sputa sopra, letteralmente
"La gente non capisce che le Strat fino al 1975 sono ottime": Malmsteen si schiera con CBS
La Gretsch Jim Dandy triplica e si amplifica
Elettronica USA e palette a libro per le Epiphone 2024 ispirate a Gibson Custom
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964