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Gibson, Fender e l'angolo della paletta
Gibson, Fender e l'angolo della paletta "sbagliato"
di [user #49287] - pubblicato il

Paletta piatta o inclinata all'indietro? Il mondo si divide tra detrattori e sostenitori dell'una o l'altra linea di pensiero ma, se esistono ancora entrambe le tipologie, un motivo ci sarà.
Mentre mi trovavo nel negozio di strumenti musicali a scegliere la mia prossima chitarra, sentivo il rivenditore spiegare a un cliente, con dovizia di particolari, come la paletta delle Gibson fosse "difettosa", in quanto - a suo dire - nasceva con una progettazione sbagliata.
Invece la paletta Fender sarebbe "perfetta", sempre a detta del rivenditore, perché piatta e in linea, cioè senza il tipico angolo che costringe le corde a piegarsi fra il capotasto e le meccaniche.
Da cliente non mi sono intromesso e me ne sono andato promettendomi di cercare sul web.

Sul web ho ritovato spesso la stessa affermazione ma ho subito capito che siamo pieni di luoghi comuni, infatti in molti sostengono la tesi di quel rivenditore, senza però documentarsi o riflettere che le chitarre classiche e acustiche hanno tutte la paletta piegata.
Chitarre ritenute perfette e oggetto di desiderio come Martin, Takamine, Ibanez, Fender (acustica), D'angelico,  Gretsch, etc. hanno la paletta piegata!
E allora?

Gibson, Fender e l'angolo della paletta "sbagliato"

L'angolo di 14° delle palette fu progettato per garantire la tenuta delle corde e fu il risultato di perfezionamenti successivi ed è langolo ideale e "perfetto" per tutte le chitarre.
Quando il 13 gennaio del 1950 Leo Fender depositò il brevetto per una ʺCombination bridge and pickup assembly for string instruments”, l'obiettivo fu quello di costruire uno strumento di facile fabbricazione e di facile riparabilità.
Per cui inventò il manico avvitato e la paletta dritta, ma questo nulla toglie alla meraviglia costruttiva di Gibson e tanti altri produttori.

In conclusione, se c'è un SOL che non tiene l'accordatura, allora è solo un problema di aggiustamento del capotasto, e questo vale per tutte le chitarre e non per un errore di progettazione, altrimenti di chitarre con la paletta inclinata non se ne costruirebbero più.
chitarre acustiche chitarre elettriche fender gibson gli articoli dei lettori
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di ventum [user #15791]
commento del 26/12/2023 ore 12:18:10
Il problema credo sia la doppia piega, sia all'indietro sia di fianco verso l'esterno del manico, perché la posizione delle meccaniche in linea porta il sol fuori asse. Forse sulle chitarre acustiche il sol avvolto mitiga il problema, sulle les paul serve una buona conformazione del capotasto che accompagni la corda in questo cambio di direzione senza impuntamenti che provocano scordature. L'errore è che non tutte hanno un capotasto così uscite da fabbrica.
Rispondi
di Aleinaccordo [user #41248]
commento del 26/12/2023 ore 15:28:04
Possibile che nella factory Gibson non abbiano provveduto a ottimizzare questo aspetto? Dopotutto se così fosse basterebbe porre soltanto un minimo di lavorazione in più al capotasto
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 26/12/2023 ore 16:07:36
Non è un problema Gibson ma di tutti i produttori: paletta piegata o piatta. Nella gallery ci sono tante palette di produttori diversi. Tutto sta nella lavorazione del capotasto
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 26/12/2023 ore 15:52:22
Considera anche l'inclinazione sul piano parallelo alla tastiera, sono attriti importanti nelle palette tipo Gibson.
Da questo punto di vista la paletta migliore ce l'ha Music Man / Sterling.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 26/12/2023 ore 16:05:20
Errore gravissimo che non ha impedito alle Gibson di essere tra le chitarre più usate, desiderate, valutate della storia. Quindi forse tutta questa tragedia non è.
Quello che è più dimostrabile è che mentre la paletta angolata Gibson interrompe le venature del legno ed è prona a rottura come tutti sanno, le palette fender che hanno continuità delle fibre per tutta la lunghezza sono molto resistenti: le palette fender rotte sono prossime allo zero.
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 26/12/2023 ore 16:08:15
Mi hai preceduto!!!😂🤣
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 26/12/2023 ore 16:14:08
Riguardo alla rottura sono d'accordo. Ma dipende dall'eliminazione della voluta. Quando c'era la voluta le palette non si rompevano. Però questo non c'entra con il tema in esame. Il fatto vero, che nessuno considera, è il bending.
Chi compra una solidbody con la paletta piegata (vedi la gallery delle marche -fender inclusa-) la usa per il bending spinto, cosa che avviene meno sulla acustica. Ma anche una strato se si fa bending fa scordare il sol...
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 26/12/2023 ore 16:45:59
Si rompevano anche con la voluta, è insito nel fatto che le fibre del legno del manico sono stratificate a quelle della paletta e non continue. sul bending, non so la tua esperienza, dipende da un numero di fattori tra cui meccaniche, ponte, capotasto..
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 26/12/2023 ore 16:07:13
Dal punto di vista della linearità delle corde tra capotasto e meccanica anche il disegno PRS fa il suo lavoro.
C'è un altro difetto intrinseco nel disegno Gibson, a mio parere più importante del disallineamento delle corde in senso laterale... Si può optare per una lavorazione sagomata dei solchi del capotasto, fino ad aggiungere degli alberini che riallineano le corde senza interventi distruttivi sulla paletta ( vedi voodoo tune e simili).
Il problema a cui mi riferisco è il taglio in diagonale delle fibre del legno della paletta che ne interrompe la solidità strutturale e ne rende più facile la rottura in caso di caduta ( colpo + trazione delle corde).
In questo senso il disegno Fender la rende più robusta..
Altre opzioni diventano il manico in laminato o lo scarf joint, che però è odiato , senza motivo reale, da molti...
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 26/12/2023 ore 16:18:22
Le chitarre acustiche hanno questo problema (vedi gallery Takamine o Martin) ?
Certamente! Ma il bending sulla acustica di solito è meno spinto ...ovviamente nella media dei casi, s'intende.
Un bending importante richiede un buon capotasto oppure un nut-block tipo quello delle Ibanez e che spesso fa da compagno al Floyd-Rose.
Il problema è il capotasto, non la paletta. Infatti il difetto esiste anche sulle Tele e Strato, a patto che il capotasto non sia ben lavorato
Rispondi
di redfive [user #41826]
commento del 26/12/2023 ore 18:25:40
Difatti sono d' accordissimo con te sul problema dell' intonazione e tenuta sull' accordatura...se poi la tua chitarra ha anche il ponte mobile, che sulle acustiche non hai, introduci un altro nemico in più a certi design.
La resistenza meccanica è un' altro problema, indipendente dall' intonazione, ma deriva dal fatto che ricavando una paletta all' indietro da un monoblocco interrompi le fibre del legno su tutta la lunghezza della paletta, Indipendente dalla disposizione delle chiavette, che può anche essere 6 in linea.
Da quel punto di vista la paletta piatta è più robusta
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 26/12/2023 ore 16:09:51
Nella gallery ci sono tante palette di produttori diversi, tutte piegate (anche Fender) e non sono con i piroli avvolti. Il problema è per tutti, Stratocaster in testa quando si usa la leva e dipende (quando si verifica) da capotasto
Rispondi
di WATERLINE [user #51250]
commento del 26/12/2023 ore 20:58:29
Da estimatore Gibson ammetto che ci sono pro e contro relativamente all'inclinazione della paletta ma i pro sono di molto maggiori per ottenere quel suono ricco di sustain pieno e corposo. Le mie Gibson per inciso, tranne una, non hanno problemi per la tenuta della corda sol. Poi e' arrivato un liutaio che ha scoperto l'uovo di Colombo e che ha fatto tutto a meya' fra i due brand ottenendo una chitarra ugualmente mitica, Paul Reed Smith 😂
Rispondi
di DAME54 [user #53104]
commento del 27/12/2023 ore 04:23:34
Personalmente ho minimizzato tale problema da quando, soprattutto per i live, utilizzo la mia Traditional del 2015.
Basta un click sul G-force, e in pochissimi secondi torna l'accordatura, senza sbattimenti di sorta.
Rispondi
di eko22 [user #15375]
commento del 27/12/2023 ore 07:17:37
Tutte osservazioni corrette ma con l'inclinazione in stile Gibson si ha la giusta pressione delle corde sul capotasto, sulla fender spesso si deve compensare con gli abbassacorde inoltre la lunghezza eccessiva della corda dei cantini fra capotasto e meccaniche crea fastidiose vibrazioni che si ripercuotono sul suono creando un effetto sitar.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 27/12/2023 ore 08:15:45
In ogni caso... complimenti al rivenditore.
Un vero esperto, non c'è che dire.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 27/12/2023 ore 12:24:43
Ahahah! Purtroppo cercano di vendere a tutti costi senza rispetto verso i meno esperti e i principianti...
Rispondi
di Axilot [user #52908]
commento del 27/12/2023 ore 08:29:53
Se la paletta della Gibson fosse stata un flop totale questo marchio non avrebbe fatto la storia della musica moderna, rimanendo praticamente inalterata fino ad ora.
Ci sarebbe da dire al venditore che il ponte mobile a 6 viti inventato da Leo Fender è un errore di progettazione (è come pensare che in un tavolo a 6 gambe nessuna balli) ma come il famoso calabrone, il ponte non lo sa e funziona lo stesso.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 27/12/2023 ore 08:59:
Secondo me, non è un errore di progettazione, è una soluzione di 70 anni fa, ma ancora perfettamente attuabile, lo dice il fatto che PRS la adotta.
È chiaro che con due pivot sei strasicuro che entrambi toccano, ma se tutto è ben fatto anche 6 viti toccano.
Il rivenditore, se non vuole fare un’ennesima figura di … è meglio che non lo dica.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 27/12/2023 ore 10:48:28
Sono super-d'accordo. Inoltre la paletta PRS è "copiata" dalla Snakehead di Gibson ma che era però poco apprezzata esteticamente, per cui non fu più prodotta
vai al link BAB&biw=1318&bih=599&dpr=1#imgrc=XV9utVp1dlMezM
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 27/12/2023 ore 08:53:19
Tanti rivenditori con cui ho avuto modo di trattare, non sapevano quello che dicevano, questo rientra nella categoria. Ne ho trovati altri invece esperti.
La soluzione migliore è quella adottata da PRS: paletta inclinata e meccaniche in asse con le corde.
Questo è il mio parere, ma non solo mio.
Di fatto, la soluzione Gibson funziona, come funziona la soluzione Fender, io nelle mie Strato uso solo un abbassacorde, sui primi due cantini, il Sol lo lascio libero, è la corda meno inclinata sul capotasto ma non ha alcun problema di sonorità o sustain, e se faccio bending estremi o uso un po’ la leva, non si scorda.
Re, La e Mi basso non hanno alcun problema, la loro inclinazione è perfetta.
La Gibson ha il problema della rottura facile della paletta per i motivi che avete già espresso, poi la forte inclinazione laterale del Sol e del Re, fa sì che il Sol tenda scordarsi, ma è più un problema di capotasto, ovvio.
Per evitare rotture facili, la paletta dovrebbe essere incollata, come fa Laurus sui suoi bassi.
Quindi, alla fine…. di cosa stiamo parlando?
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 27/12/2023 ore 10:49:48
La famosa (e rara) paletta Snakehead di Gibson a cui si ispira PRS

vai al link BAB&biw=1318&bih=599&dpr=1#imgrc=XV9utVp1dlMezM
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 27/12/2023 ore 10:22:52
Non sono neanche lontanamente un esperto ma ho sempre saputo che si tratta di un problema di angolazione della paletta, che in Gibson sarebbe superiore all'inclinazione della paletta delle colleghe che non hanno la piatta. Se così fosse, la tesi alla base dell'articolo sarebbe sbagliata per principio, perché è vero che tutte le menzionate hanno palette inclinate ma con un'inclinazione inferiore a quella delle Gibson. Se così fosse, allora il negoziante non avrebbe avuto nessun torto a dire quello che ha detto, a meno che non volesse sostenere che tutte le palette inclinate sono difettose rispetto alla paletta piatta (in questi caso avrebbe avuto torto). Invece, limitandosi al confronto Fender-Gibson parrebbe avere ragione.
P.s. lo dico da possessore di Fender e Gibson CS che non si scordano mai ma che comunque necessitano di una spesa maggiore del costruttore in materiali che garantiscano un'ottima tenuta dell'accordatura (nonostante la forte inclinazione della paletta) rispetto invece alla semplicità della Fender, dove anche le più economiche mantengono sempre un'accordatura elevata dopo un setup decente.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 27/12/2023 ore 11:19:45
E' vero, sono d'accordissimo, anch'io possiedo sia Fender che Gibson da una vita e ho constatato che il capotasto Gibson CS non crea problemi mentre talvolta hanno problemi quelli delle serie più economiche, sebbene il liutaio lo sistemi in pochi secondi.

Moltissime palette sono piegate fra i 9 e i 14 gradi dove sembrerebbe che l'inclinazione ottimale sia di 14. Gibson la fa a 17° rendendo le cose più difficili dal punto di vista della fragilità e della lavorazione di un buon capotasto. In passato molti capotasti avevano le slot orientate a ventaglio, in modo da aprirsi verso destra e sinistra restando orientate verso la meccanica. Per esempio avevo una Gibson SG fatta in questo modo e il tutto funzionava magnificamente.
Purtroppo i negozianti tendono a dire tante cose allo scopo di vendere ciò che hanno in negozio.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 27/12/2023 ore 11:31:57
Ok, ma in questo caso il negoziante non parrebbe aver detto una totale castroneria. In fondo ci ha preso, anche se parzialmente.
Aggiungo che secondo me (lo dico da non tecnico) oltre al capotasto c'è una questione di ponte (e il ponte delle Gibson non è proprio un sistema banalissimo, per cui materiale economico può fare grandi danni) e di meccaniche, laddove Gibson non può far ricorso alle autobloccanti altrimenti la tribù dei gibsoniani si ribella, mentre ad esempio PRS sì. E anche qui vale lo stesso discorso: se non puoi usare autobloccanti, il costruttore dovrà spendere di più per garantire buone meccaniche, quindi chi compra Gibson più economiche va incontro a problemi tutto sommato prevedibili.
Ad ogni modo, mi stupisco non poco del fatto che chi ha scritto l'articolo per Accordo non conosca la questione delle diverse angolazioni delle palette.
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 27/12/2023 ore 12:21:03
Ciao. SI le conosco e le ho citate più volte nei commenti parlando delle diverse angolazioni. Come già detto Gibson fa le palette a 17° ma esistono in casa Gibson palette meno inclinate, palette con le corde in linea, palette con le corde leggerissimamente divaricate: vedi ad esempio Firebird e Flying-V.
Si è anche parlato della lavorazione del capotasto e delle slot orientate verso le meccaniche.
Inoltre esistono le autobloccanti di serie per le Les Paul, SG, Explorer e Firebird.
Gibson ha anche inventato e ispirato la paletta PRS, all'epoca denominata "snakehead", decisamente bruttina ma efficacissima (vedi foto).
vai al link DBAB&biw=1318&bih=599&dpr=1#imgrc=XV9utVp1dlMezM
Rispondi
di AlexEP [user #35862]
commento del 27/12/2023 ore 11:24:2
Mi pareva che Gibson usasse i 17 gradi di inclinazione, contrariamente ad Epiphone che usa i 14 gradi
Rispondi
di Teknomaster [user #49287]
commento del 27/12/2023 ore 12:13:05
Si, infatti sono proprio 17° per Gibson, come citato nei post
Rispondi
di AlexEP [user #35862]
commento del 27/12/2023 ore 14:11:48
Ah ok. Mi pareva di aver letto 14 gradi
Rispondi
di DiPaolo [user #48659]
commento del 27/12/2023 ore 15:23:20
Salve a tutti, amando tutti i due marchi e non parteggiando per l'uno o per l'altro, vorrei far notare che il piano superiore della paletta Strato e Tele, si abbassano, rispetto al piano superiore della tastiera, di circa 13 mm, quando lo spessore totale del manico è di 18/19 mm., ne risulta che le fibre passanti (comuni a manico e paletta), abbiano uno spessore di soli 5/6 mm. Inferiormente, la paletta, si abbassa di 6/7 mm. rispetto al manico, presentando una specie di voluta, ecco, è a questa lavorazione che lascia una voluta/rinforzo che, secondo me, si deve la maggior robustezza statistica dei manici Fender. Tra l'altro, la voluta c'è su altre mie chitarre come la AR300, e, anche da un punto di vista utilizzativo, la trovo estremamente confortevole nelle posizioni a capotasto e non capisco perchè Gibson, che pure l'ha utilizzata sulle prime Goldtop mini H.B. del '70 con manico in acero, non la proponga più. Buon anno a tutti, Paul.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 27/12/2023 ore 17:06:17
Non la propone più perchè appena prova a reintrodurla c'è un branco di talebani che "quella di una volta non ce l'aveva!!!!". Bah.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 27/12/2023 ore 18:43:59
Tenete anche presente che l’acero, meccanicamente parlando, è un super legno.
È molto più resiliente e tenace del mogano.
Rispondi
di Spotty [user #29357]
commento del 28/12/2023 ore 08:49:18
Beh la funzione dell'inclinazione, nella tradizione è evidente, come tutti gli strumenti a corda, serve per avere la giusta pressione sull'ossicino al manico, tanto è vero che la Fender non essendo inclinata ha dovuto inventarsi gli abbassacorde. Leo, non essendo liutaio, ha trovato soluzioni meccaniche innovative, evitando altresì interruzione e susseguente incollaggio della paletta. Sul fatto che si faccia sempre il meglio, è tutto da dimostrare, altrimenti ci sarebbe la voluta dietro, e il capotasto metallico che magari accompagni la corda anche sul piano verticale. Non a caso aziende venute più tardi hanno apportato queste modifiche.La Gibson, purtroppo non ha potuto, perché molti aficionados considerano questo strumento una specie di totem.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 29/12/2023 ore 08:29:17
Non ho capito la questione che sarebbe meglio il capotasto metallico… perché?
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 12/01/2024 ore 08:36:34
Perchè in fondo i tasti (che sono ovviamente metallici) non sono altro che piccoli capotasti posizionati lungo il manico. L'unica differenza reale del nut è la sua funzione -aggiuntiva- di trattenere le corde nella posizione giusta. La logica suggerirebbe di realizzarlo dello stesso materiale dei tasti, così oltretutto le corde a vuoto suonerebbero allo stesso modo di quelle "frettate". Molti costruttori, soprattutto negli anni '60 (lo fa ancora qualcuno, ma è raro), usavano lo "zero fret". In pratica, il capotasto era composto da due parti: una, in plastica o in osso, con il solo scopo di allineare correttamente le corde e l'altra, per determinarne l'altezza, era un semplice tasto (magari solo un pochino più alto di tutti gli altri ( vai al link ).
Penso che il capotasto "tradizionale" sia utilizzato semplicemente perchè è molto più facile da realizzare.
In tempi recenti Gibson ha riproposto lo zero-fret, nella serie del centenario (2015): capo tutto in metallo -originariamente ottone, poi sostituito con tungsteno a causa della facile usura- addirittura regolabile in altezza agendo su due brugole. Secondo me una genialata (ce l'ho e garantisco che funziona alla perfezione), ma ovviamente i talebani lo hanno stroncato ( vai al link ). Oggettivamente non era bellissimo e Graphtech ha anche prodotto un ricambio che lo fa assomigliare a un capo "normale", mantenendo però la possibilità di regolarlo in altezza. Un ibrido, insomma.

Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 12/01/2024 ore 08:43:35
Guarda, ognuno è libero di metterci (e di pensarla come vuole); per me, i materiali migliori per un capotasto, rimangono: il tradizionale osso, oppure il più moderno TUSQ.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 12/01/2024 ore 09:50:17
Anche le mie chitarre sono tutte così, l'unica eccezione è la Gibson 2015.
In realtà non si avverte alcuna differenza. Devo dire però che la possibilità di regolare l'altezza del capotasto in totale autonomia, in meno di un minuto, senza strumenti dedicati (basta la chiave e brugola in dotazione) e senza rischiare di fare danni -leggi: solco troppo profondo...- è veramente una grande comodità.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 12/01/2024 ore 10:26:19
Sai, sono convinto che sia molto comodo e che non sia avvertano differenze.
Però, per come la vedo io, è una questione di estetica e artistica.
Realizzare uno strumento è un'arte, e quest'arte comprende anche la realizzazione di un capotasto, "semplice" e importante componente.
In una Les Paul, quel capotasto metallico appena l'ho visto mi ha fatto un po' rabbrividire, preferisco il classico, che se ben fatto, sarà quello per sempre. Poi se a uno piace il metallico...
Poi capisco benissimo Jeff Beck che, per il suo unico modo di suonare, nella sua Strato ci aveva messo quello metallico con rullini di appoggio delle corde.
Dimenticavo un dettaglio.... un capotasto tradizionale, riuscirai sempre a costruirtelo, quello metallico se smettono di farlo, in caso di sostituzione diventa più complicato.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 12/01/2024 ore 11:05:27
Tutto vero.
Esteticamente non c'è gara, quello tradizionale è più bello (soprattutto perchè ci siamo abituati a vederlo da sempre così) ed è coerente con la filosofia "vintage" di strumenti che sono stati pensati e realizzati più di 70 anni fa. Già le versioni in Tusq nero mi danno fastidio :)
Quanto alla necessità di sostituzione... un capotasto in tungsteno è per sempre.
Se riesci a rovinarne uno (prima che si disintegri tutto il resto della chitarra) finisci nei Guinnes :))
Rispondi
di gerlop [user #44005]
commento del 28/12/2023 ore 10:32:46
Avute sia Fender che Gibson su spinta insistente del gruppo nel quale suonavo anni fa. Vendute dopo 2 mesi! A parte l'estetica che non mi piace, c'ho trovato parecchi difetti in ambedue e non riuscivo ad averci un feeling...
Rispondi
di lvtdark [user #7699]
commento del 10/01/2024 ore 13:24:21
Sia con Fender che con Gibson non ho mai avuto problemi di scordature. In realtà con nessuna delle mie chitarre, anche con meccaniche pessime, a patto che si lubrifichi il capotasto. Fender suggerisce il burro di cacao e io ne applico un po' ad ogni cambio corde. Funziona alla grande sia su acustiche che elettriche.
Per quanto riguarda la rottura tra paletta e manico mi è successo con una Gibson Studio parecchi anni fa. Di certo mogano e acero hanno diversi comportamenti meccanici e il cambio di inclinazione rispetto alle fibre non aiuta. Inoltre in quella zona c'è lo scasso per il truss rod che di certo indebolisce molto la struttura. E' interessante la la forma a "diamante" che utilizza Martin. Inizialmente era stata introdotta come struttura ad incastro per manico e paletta in pezzi separati ma ora è rimasta proprio per rinforzare quella zona (oltre che per mantenere il look delle pre-war).
Rispondi
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