Domenica passata a far "traslochi". No, non ho trasportato mobili, ma canzoni. Eppure il risultato è uguale. Indolenzimento fisico e mentale con notevole ingrossamento di castagne. Nel gruppo abbiamo una cantante nuova, bravissima, ma bisogna pagar dazio con pezzi nuovi da imparare e pezzi vecchi da risistemare. E fosse solo la prima volta!
Tempo fà avevamo un cantante uomo con voce alla Sting sempre in solaio. E allora vai con repertorio tirato e tonalità belle squillanti. Poi è arrivata una cantante donna, ma con una estensione più limitata e timbro soft. E allora via a sostituire i pezzi inadatti e tirar giù gli altri di un paio di toni. Poi è stata la volta di un cantante uomo col vocione alla Mario Biondi (suo fratello) e via con nuovi pezzi e a tirar giù i vecchi di un altro paio di toni. Ora una cantante donna, ancora altri brani e di nuovo a tirar su i vecchi di una quarta almeno. Senza contare le prove in cui "questo è ancora un po' basso, magari se lo tiriamo su di un altro tono lo prendo meglio...". Fra canzoni nuove e pezzi vecchi ormai suonati in almeno tre tonalità diverse sto andando in confusione. Per di più la mia memoria comincia a dare segni di una ram limitata (sapete mica dove vendono le estensioni?)
Lo so che nei pianoforti digitali c'è un bel tastino con scritto "transpose", ma a parte il fatto che sarebbe una resa delle armi senza onore, se trasporti più di un tono usando gli accordi nelle stesse posizioni ti escono trilli da carillon o fanghiglie scure inascoltabili, quindi i voicings vanno cambiati comunque. E allora tanto vale, il piano si trasporta "a mano".
Bell'esercizio e sano studio, diranno i soliti. Però 'sto via vai di cantanti che due maroni, ormai mi sembra di lavorare in una ditta di trasporti! Certo che suonare ti deve piacere. E a noi "ci piace".