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Send return Marschall JCM 800 (2204)

di LeleOne1957 [user #33434] - pubblicato il 09 luglio 2012 ore 11:11
Negli anni 80 comperai il suddetto amplificatore dal suono per me stupendo e portato a casa mi accorsi di un problema che non avevo valutato. Fino ad allora suonavo con un G100 LEM a transistor “non aveva il gain per la distorsione” ed usavo un distorsore autocostruito della rivista Nuova Elettronica che imitava il suono valvolare con un doppio operazionale, ottimo ancora adesso per distorti da metal, li collegavo in questa sequenza : Chitarra, distorsore , eco a nastro lem . Va da se che se usavo la distorsione del Marschall la sequenza sarebbe stata : Chitarra, eco, Marschall con la sua distorsione incorporata nello stadio preamplificatore “na’ schifezza” preso da un attacco d’ira spensi tutto, e la notte mi portò consiglio…. forse insano perché non conoscevo la tecnologia valvolare e le tensioni presenti in certi condensatori elettrolitici ad ampli spento, comunque se sto qui a raccontarvelo vuol dire che è andata bene. Analizzando il circuito ho individuato lo stadio preamplificatore nel riquadro in verde, lo stadio equalizzatore evidenziato in rosso e la valvola accoppiatrice (sempre una ECC83) che adatta il segnale allo stadio di potenza, e da perfetto sprovveduto incurante delle varie impendenze e tensioni mi sono messo all’opera. Ho tolto uno dei due jack per le casse “tanto ne possiedo una sola” al suo posto ho posizionato un jack stereo di buona qualità inserito inizialmente tra il punto A e B ma non funzionava per le mie scarse conoscenze, stranamente il tutto funzionò nel punto C e D cioè tagliando il cavo che porta il segnale dal potenziometro del master-volume al condensatore da .022. e posizionando l’entrata dell’eco sul cavo che va al potenziometro e l’uscita a quello che va al condensatore. Per collegare l’eco ho costruito un cavo con un jack stereo dal quale fuoriescono 2 cavi schermati che finiscono con all’estremità due jack mono normalissimi ed ho risolto il mio problema. Il tutto sta tuttora funzionando anche con la sostituzione dell’eco a nastro in favore di un più moderno echo Marchall digitale. Scrivo questo perché ho letto che il send return andrebbe fatto con un circuito attivo (valvole o transistor) io all’epoca non lo sapevo, ma ho letto che molti non ne sono soddisfatti, io quando tolgo il jack dall’amplificatore il jack femmina ponticella in automatico D e C e non noto nessun cambiamento del suono ne abbassamento di volume ed è come se l’ampli non fosse stato modificato, tra l’altro non ho in alcun modo effettuato buchi sull’ampli quindi posso tornare allo stato originale quando voglio. Ora per finire, visto che ci sono accordiani molto più DOC di me che progettano pure amplificatori a valvole sapreste descrivermi se sono stato perlomeno incauto (siate buoni ero giovane) o se esiste un altro punto dove effettuare il send return passivo migliore di quello trovato da me, ringrazio chiunque dirà la sua su quanto esposto ed invito tutti a non imitarmi in questa impresa fatta da quasi sprovveduto totale munito di notevole fortuna.

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Ciao! imi è capitato di ...
di Bertutanta [user #36023]
commento del 16/11/2012 ore 18:28:12
Ciao! imi è capitato di leggere di gente che divide semplicemente il pre e lo stado finale mettendo gli effetti semplicemente "in mezzo". eppure non è una cosa fattibile, ci vuole un circuito attivo per una questione di impedenze! io nel mio jcm 800 2204 clonato devo finire questo vai al link
devo solo trovare il dpdt in modo di ripristinale il collegamento iniziale quando non uso il send return! il fatto che c'è una ecc82 è solo perchè satura moooolto meno :D spero di averti chiarito le idee :)
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Re: Ciao! imi è capitato di ...
di LeleOne1957 [user #33434]
commento del 16/11/2012 ore 22:38:22
Ciao! ti ringrazio per avermi risposto...... da luglio è il primo e unico commento. Dallo schema mi pare di capire che il circuito attivo è fatto dalla valvola 12AU7/ECC82 che essendo un doppio triodo adatta le impendenze di entrata e uscita utililizzando un'unica valvola. Cercando in internet un paio di mesi fa visto che nessuno mi rispondeva, ho trovato lo schema del (Marschall JCM_800_2203_reissue) vai al link che indica chiaramente come la Marschall ha adattato al vecchio 2203 "che in origine ne era sprovvisto" il Send Return. Il punto (W4 e W3) corrisponde perfettamente a dove io ho effettuato il mio Send Return, nel mio schema l'ho segnato con (C e D) e già questo l'avevo indovinato. Nella seconda pagina del Pdf si vede lo schema del Send Return attivo della Marschall che va collegato al punti (W4 e W3) sinceramente al circuito attivo non ci avevo proprio pensato (stiamo parlando di 30 anni fa) della sua esistenza ne sono venuto a sapere curiosando in rete, fatto sta che è da quell'epoca che l'ampli suona (ora solo a casa per la gioia dei vicini) senza ne rompersi, ne far rompere gli effetti che gli collego, il volume con l'effetto ha lo stesso volume di quando scollego il pedale tirando via il "Jack maschio stereo" dal quale fuoriescono due cavi intestati con due "Jack maschi mono" che vanno all'entrata e all'uscita del pedale che utilizzo, mentre il Jack femmina automaticamente chiude il punto (C e D) sull'ampli, ripristinandolo come in origine. Riassumendo il tutto, non riesco a capire il motivo di farlo attivo sto circuito, per giunta con un doppio integrato a stato solido con all'interno centinaia di transistor facendo diventare l'amplificatore un ibrido, se fossero sbagliate le impendenze il volume cambierebbe tra il passaggio con pedalino effetti e senza, invece va tutto ok. Per il dpdt puoi usare un doppio deviatore a levetta sono comunissimi, ciao.
Rispondi
Re: Ciao! imi è capitato di ...
di Kapa utente non più registrato
commento del 08/12/2014 ore 18:23:48
Gli utenti non trovano il tuo articolo perchè si scrive MARSHALL e non MARSCHALL
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