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Fender Chris Shiflett e Nate Mendel signature
Fender Chris Shiflett e Nate Mendel signature
di [user #17844] - pubblicato il

Un Precision maniacalmente riprodotto con le specifiche del 1971 e una Telecaster Deluxe '72 che è tutto fuorché un modello vintage. Chris Shiflett e Nate Mendel dei Foo Fighters ottengono i loro primi modelli signature in concomitanza con la pausa a tempo indefinito della band. Quando si dice il tempismo.
Non poteva arrivare con un tempismo peggiore la notizia della pausa dei Foo Fighters dall'attività live. Appena alcuni giorni prima della dichiarazione del frontman, Fender stava sfornando i primi esemplari di due nuovissimi modelli signature dedicati a Chris Shiflett e Nate Mendel, rispettivamente chitarrista e bassista dei Foo Fighters.

Chris e Nate sono due utenti storici di strumenti Fender, ma fino a questo momento nessun contratto di endorsement li legava al marchio.
Shiflett, nella sua ampia collezione di chitarre che conta produzioni dei marchi più disparati e addirittura degli strumenti da lui stesso assemblati, ha sempre prediletto le forme e le sonorità della Telecaster. È facile vederlo sul palco imbracciando una chitarra modello Deluxe, in genere di colori chiari e con gli immancabili humbucker a condire il tutto, che si tratti di strumenti in frassino, ontano, a cassa piena o anche vuota.

Mendel, invece, è da sempre un patito del Precision Bass. A differenza del suo collega chitarrista e benché anch'egli possegga diversi esemplari di P Bass, Nate è affezionato a un singolo basso dal quale non si separa quasi mai: un Fender P Bass originale del 1971 che lo accompagna fin dai suoi esordi e nella sua avventura con i Sunny Day Real Estate.
Rigorosamente suonato a plettro per un sound sporco al punto giusto e con tutti i segni degli anni che un basso ultra-quarantenne si merita, il suo Precision è diverso dai modelli di produzione moderna per una serie di aspetti, tutti rispettati con dovizia di particolari nella realizzazione della replica che prende il nome di Fender Nate Mendel P Bass.

Fender Chris Shiflett e Nate Mendel signature

È proprio dalla finitura che i liutai Fender sono partiti per restituire il look d'annata al basso: una finitura Candy Apple Red leggermente invecchiata si abbina a un battipenna nero a tre strati che appare opacizzato dal tempo e dall'usura. Chiaramente, per onorare la natura vintage dello strumento, nitrocellulosa come se piovesse.
La forma del body in frassino, sensibilmente diversa da quella dei Precision attuali, presenta un contouring speciale, come speciale è la forma del manico. Questo è in acero con tastiera in palissandro ed è sagomato intorno al profilo particolarmente sottile di tipo slim C del P Bass di Nate, il quale a riguardo dichiara "Il prodotto riflette esattamente quello che volevo, Fender è stata incredibile nella riproduzione dei dettagli, specialmente il profilo del manico. Sono davvero euforico. Una volta che metti le mani su un P Bass non puoi più cambiare".
Di tipo vintage anche il profilo della tastiera, con un radius di 7,25 pollici lungo i venti tasti medium jumbo posati lungo i 34 pollici di diapason che separano il capotasto in osso sintetico dal voluminoso ponte Leo Quan Badass II, posto sul bordo estremo del corpo.
Sulla paletta non potevano mancare le meccaniche aperte stile anni '70, come sul retro non poteva mancare la firma del bassista. Un secondo riferimento alla natura signature del modello è dato dalla presenza, nella confezione, di una placca di riserva per l'attacco manico-corpo oltre a quella standard a quattro viti: questa riporta un'incisione speciale che miscela il logo Fender con quello dei Foo Fighters.
A dar voce al tutto, un pickup split coil Seymour Duncan SPB-3 Quarter Pound.


Preferisce linee più moderne e un look decisamente più pulito, invece, Chris Shiflett, che punta su una scintillante colorazione Arctic White poggiata su un modello Telecaster '72 Deluxe ispirato a una delle chitarre della sua collezione. Ispirato, sì, ma non identico: la chitarra principale di Chris con i Foo Fighters è un assemblato da lui stesso messo insieme, ma che differisce dalla sua signature Fender per più di un particolare, a partire dal manico in palissandro al posto dell'acero usato sul suo assemblato.
Per Shiflett, la scelta della finitura è il poliestere, donando un aspetto aggressivo che di vintage ha ben poco, se non lo shape Telecaster e il caratteristico palettone anni '70, il preferito del chitarrista dei Foo Fighters.

Fender Chris Shiflett e Nate Mendel signature

Per la Fender Chris Shiflett Telecaster Deluxe, una coppia di humbucker CS 1 e 2 rispettivamente per ponte e manico garantiscono la potenza e la presenza di cui i Foo hanno bisogno in studio e sul palco, con suoni ben diversi da quelli dei Wide Range solitamente usati da Fender sulle Telecaster Deluxe e anche più aggressivi degli humbucker usati dal chitarrista sul suo assemblato.

Moderna sotto ogni aspetto, la chitarra monta un ponte fisso a sei sellette con corde passanti attraverso il corpo in ontano e vede il manico avvitato in quattro punti anziché i tre soliti dei modelli Deluxe stile anni '70. Anche il raggio di curvatura della tastiera è aggiornato alle necessità dei chitarristi moderni, misurando 12 pollici. I tasti, invece, sono ancora 21 e restano di misura medium jumbo.
Spiccano, sul top e sul candido battipenna perlato a quattro strati, le manopole nere stile amplificatore Fender, che permettono di regolare in maniera individuale volumi e toni di entrambi i pickup, mentre al selettore a tre posizione sulla spalla superiore è affidato il compito di attivarli e miscelarli nelle più tradizionali combinazioni fornite dalle chitarre a doppio humbucker.
Anche per il modello Chris Shiflett signature sono state scelte delle meccaniche di tipo vintage, e sul retro la paletta riporta la firma del chitarrista.


Il lancio degli strumenti è stato seguito da vicino dalla band attraverso i propri canali ufficiali, dove è stato promosso un servizio mail per tenere aggiornati i fan sull'evoluzione e sui dettagli dei modelli. Basta scrivere un'email agli indirizzi natemendelsignature@gmail.com e chrisshiflettsignature@gmail.com lasciando il proprio nome e indirizzo email per restare informati sui movimenti dei rispettivi strumenti.
L'unico cruccio riguardo il lancio dei primi due strumenti signature dei Foo Fighters by Fender, è che non sarà possibile vederli nelle mani dei legittimi proprietari per ancora un po' di tempo, a quanto pare. Nel frattempo, è giunto il turno per fan di imbracciarli e continuare laddove i Foo si sono fermati. Almeno per il momento.
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I Foo Fighters appendono gli strumenti al chiodo
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Mannaggia!Proprio ora dovevano mettersi in ...
di esseneto [user #12492]
commento del 11/10/2012 ore 09:17:03
Mannaggia!Proprio ora dovevano mettersi in pausa sti Foo Fighters........scherzi a parte io preferisco molto di più la tele assemblata dal suo roadie con pezzi Warmoth che Shiflett utilizza regolarmente da qualche anno.Il manico è in un pezzo unico di acero non ha il bullet truss rod(che personalmente non gradisco)e se non sbaglio monta pick up Seymour Duncan SH-4 e SH-1N.Comunque prima di ricevere la chitarra con il suo nome stampato Shiflett ha spesso utilizzato anche delle economiche Fender telecaster blacktop alla faccia delle chitarre "custom shop"!
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la sintassi!
di scrapgtr [user #12444]
commento del 11/10/2012 ore 11:42:35
Capisco che la sintassi non sia molto grunge, ma la frase "la potenza e la presenza che i Foo hanno bisogno in studio e sul palco" non è corretta. "Avere bisogno" è intransitivo, i Foo Fighters non "hanno bisogno LA potenza", ma "DELLA potenza" . Anche la frase: "Il lancio della chitarra e del basso è stato seguito da vicino dalla band attraverso i loro canali ufficiali, dove hanno promosso un servizio mail per tenere aggiornati i fan sull'evoluzione e sui dettagli dei modelli", oltre ad evocare irresistibilmente Cochi e Renato, presenta un errore di concordanza tra singolare e plurale e un nesso relativo quantomai ardito. Per quanto grande di tanto in tanto dorme anche Rozzo Aristocratico: non preoccuparti, lo dicevano anche di Omero quando recensiva le cetre Apollo signature...
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Re: la sintassi!
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 11/10/2012 ore 11:53:3
Hai ragione, un po' di errori di distrazione vengono sempre fuori...
Il primo, per esempio, è chiaramente un'indecisione tra "la presenza che i Foo necessitano" e "la presenza di cui i Foo hanno bisogno". M'è venuto fuori un po' dell'uno e un po' dell'altro così nessuno s'offende!
Vado mestamente a correggere :D
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Re: la sintassi!
di scrapgtr [user #12444]
commento del 11/10/2012 ore 16:00:07
Scusa il modo rozzo (e per nulla aristocratico) con cui ti ho redarguito. Tra l'altro apprezzo sempre i tuoi articoli e non mi era mai capitato di rilevare cose del genere. E' che probabilmente oggi mi sono alzato col piede sbagliato (o meglio, mi sono alzato con il piede giusto ma poi alla radio ho sentito un politico che spiegava le ragioni per cui non inttende dimettersi dopo che l'hanno beccato con le mani nella marmellata) e sono diventato intransigente con tutti.
Buon lavoro.
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HMMM
di stepuc78 [user #11233]
commento del 11/10/2012 ore 15:18:39
"...Non poteva arrivare con un tempismo peggiore la notizia della pausa ..."

...troppo tempismo.

..prima la notizia dei live dei Foo Fighters...poi un servizio su Dave Grohl...poi la foto in homepage dei Foo Fighters...poi gli strumenti Signature...

... non è che Accordo.it si sta trasformando in "Foofighters.it" ?

:):):):):)
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Re: HMMM
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 11/10/2012 ore 18:50:19
Ci hai beccati: Dave ha detto addio allo showbiz e si è dato all'editoria acquisendo Accordo.it :p
Scherzi a parte, questo articolo fa parte di una serie di appuntamenti con i Foo Fighters per uno speciale sulla band. Cercando il tag "coverstory" e il tag "the best of foo" puoi trovare tutto riguardo le ultime cover story di Accordo e questa qui in particolare.
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La tele...
di frengo95 [user #24124]
commento del 11/10/2012 ore 16:00:52
Una delle poche signature che di diverso dalla standard ha qualcosa di diverso oltre i pickup, ed e' anche molto carina ma se il mercato delle signature e' diretto ai fan...e' un po' pensata male.
Chi comprerebbe una signature che fondamentalmente e' di marca diversa dall' originale...e che e' pure diversa di legni e pickup?!??!
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bello, allora anche io posso ...
di Giosafat [user #30059]
commento del 11/10/2012 ore 22:30:35
bello, allora anche io posso ambire a farmi dedicare un modello signature
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Re: bello, allora anche io posso ...
di frengo95 [user #24124]
commento del 11/10/2012 ore 23:35:17
roba tipo una les paul con i single coil marchiata fender!
e con un manico diverso dall' original. (sta storia del manico non se ne scende)
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Re: bello, allora anche io posso ...
di Giosafat [user #30059]
commento del 12/10/2012 ore 06:37:1
non è che ho detto che non siano dei bei modelli, è solo che ormai fanno ste chitarre a cani e porci...
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Re: bello, allora anche io posso ...
di frengo95 [user #24124]
commento del 12/10/2012 ore 10:04:51
Se i fan comprano chitarre o assemblano strumenti per emulare quelle dei loro idoli...la Fender non lascia soldi a allparts. Il problema e' che li' del tuo idolo c' e' solo la firma.
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Re: bello, allora anche io posso ...
di Claes [user #29011]
commento del 18/10/2012 ore 23:00:29
...dei tuoi idoli, c'è solo la firma! Vero! Lester Polfuss è un' eccezione, avendo concepito una chitarra perfetta per le sue necessità. Fatevi le vostre modifiche / assemblaggi.
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