di redazione [user #116] - pubblicato il 14 ottobre 2012 ore 11:00
Shape asimmetrico ispirato alla SG, scala lunga e due humbucker splittabili che offrono una versatilità eccellente. Gibson sintetizza la sua serie EB in un unico, ultimo modello con l'incisività del frassino e la brillantezza dell'alnico V.
Sebbene l'azienda di Nashville non sia mai stata particolarmente famosa per la sua produzione di strumenti a quattro corde, la sua serie EB conta numerosi estimatori. Con l'EB Bass, Gibson sintetizza tutta la sua esperienza in fatto di bassi elettrici in un unico, versatile modello.
Dalle forme a violino - o per meglio dire in stile contrabbasso - dell'EB1 a quelle simil SG dell'EB3 e di altre varianti ancora, passando per le buche a effe dell'EB2, gli Electric Bass Gibson hanno sperimentato una notevole varietà di configurazioni negli anni, cambiando materiali e passando da scale corte a scale lunghe ritrovandosi spesso tra le mani di illustri musicisti della scena rock dagli anni '60 in poi. Nel 2012, Gibson ha deciso di fare il punto della situazione e donare alla serie EB un nuovo modello. Questa volta non ci sono altre sigle o numeri identificativi: il basso si chiama semplicemente EB Bass, e mira a racchiudere i migliori aspetti dei precedenti strumenti della serie.
L'EB Bass è studiato per comportarsi al top in un ampio raggio di situazioni, trovandosi a proprio agio in caldi accompagnamenti jazz quanto in incisivi groove funk o aggressive linee rock. Il cuore della sua versatilità è nella dotazione elettronica: due pickup humbucker in alnico V disegnati da Jim De Cola promettono presenza, profondità e definizione. La possibilità di splittarli duplica le opportunità timbriche del basso, che aumentano esponenzialmente grazie ai due potenziometri per regolarne indipendentemente i volumi, dosando piacimento l'impatto di ciascun trasduttore, che sia esso in configurazione full humbucker o single coil. La manopola dei toni è unica, universale per entrambi i pickup. Il pickup al manico è fissato sul grosso battipenna tartarugato, mentre quello al ponte è avvitato direttamente nel body in frassino del basso. La scelta di tale essenza è dovuta alla particolare risposta del legno il quale, se in una chitarra elettrica dona una voce squillante, in un basso è in grado di offrire un tono definito e intellegibile.
Le ricche venature del frassino sono lasciate a vista nelle due finiture Fireburst e Natural, mentre le colorazioni Cream ed Ebony coprono per intero il body. Tutte le colorazioni sono satinate, a base di nitrocellulosa e lasciano il retro del manico natural per una maggior scorrevolezza. Questo, incollato al corpo, è in acero e possiede un profilo di tipo Rounded, pensato per risultare particolarmente confortevole mentre riempie a dovere la mano del bassista. La tastiera in palissandro è dotata di venti fret intervallati da dot acrilici e possiede un raggio di curvatura di 12 pollici. Il capotasto, come per tutta la produzione Gibson, è in corian e regolato via Plek. Voluminoso e stabile, il ponte usato dal Gibson EB Bass è un Babicz con sellette regolabili e piastra rialzata sul retro. Delle meccaniche Grover Bass contribuiscono alla tenuta d'accordatura del nuovo EB e sono disposte, due per lato, su una paletta nera arricchita solamente dal logo Gibson e dal classico coperchio del trussrod a campana.
Con un prezzo di listino di 1999 dollari negli USA, l'EB Bass sembra avere tutte le carte in regola per far parlare di sé in futuro, puntando anche su un'estetica di prim'ordine e uno shape del corpo asimmetrico che, sebbene a detta dei costruttori sia ispirato alla SG, fa l'occhiolino alla concorrenza stuzzicando i anche palati dei bassisti più distanti dagli standard Gibson.