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Aspettando SHG 2012: 5.9 Una chitarra per l'Emilia
Aspettando SHG 2012: 5.9 Una chitarra per l'Emilia
di [user #116] - pubblicato il

Il terremoto che ha scosso l'Emilia lo scorso maggio fa ancora sentire le sue conseguenze e fare la propria parte è un dovere morale, per questo Accordo ha riservato uno spazio a Fabio Castellini, che ha realizzato delle chitarre uniche nel loro genere. Le sue Castel 5.9 saranno in vendita a SHG e tutto il ricavato sarà devoluto in beneficenza.
Il terremoto che ha scosso l'Emilia lo scorso maggio fa ancora sentire le sue conseguenze. I lavori di ricostruzione sono ancora in corso e c'è tanto da fare. Contribuire con i mezzi che si hanno a disposizione è un dovere morale, per questo Accordo ha riservato uno spazio a Second Hand Guitars al liutaio Fabio Castellini, di Castel Guitars.
Fabio ha lanciato l'iniziativa 5.9 Una Chitarra Per l'Emilia. Ha realizzato delle chitarre uniche nel loro genere e le venderà a SHG devolvendo il ricavato in beneficenza, in favore dell'associazione onlus Tutti Insieme A Rovereto E Sant'Antonio. Le sue Castel 5.9 saranno presenti l'11 novembre 2012 al Forum di Assago per il ventennale di SHG, pronte per essere provate e ordinate dai visitatori.
Fabio, che ha subito in prima persona le conseguenze del terremoto, ci parla della situazione attuale nel suo paese e delle chitarre che esporrà a Second Hand.

Direi di entrare subito nel vivo: in cosa consiste l'iniziativa che promuovi al Second Hand Guitars e qual è il suo scopo?
L'iniziativa che porterò al Second Hand Guitars è la vendita di chitarre costruite con il legname raccolto dalle case distrutte dal terremoto del 20 e 29 maggio scorso, per dare la possibilità alle persone di capire cos'è stato veramente questa tragedia, ma anche la voglia di non abbattersi e la grande voglia di risollevarsi che ha tutto il popolo emiliano, ma l'iniziativa non si ferma qui, il ricavato dalla vendita, naturalmente tolte le spese dei componenti, verrà devoluto all'associazione onlus Tutti Insieme A Rovereto E Sant'Antonio, costituitasi dalla volontà di noi cittadini per collaborare alla ricostruzione del nostro paese. Ora in particolare, l'associazione si sta attivando per un centro polivalente che ospiterà gli uffici del comune, gli ambulatori dei medici di base e le sedi delle associazioni che ne sono rimaste senza, e presto grazie ai contatti presi verrà costruita una nuova palestra. Vi lascio anche l'indirizzo web per poter consultare tutte le iniziative e i progetti dell'associazione.
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Sappiamo che vivi molto da vicino le vicende dei terremotati dell'Emilia. Puoi raccontarci come si vive, dall'interno, un'esperienza del genere?
Io vivo, come dicevo prima, a Rovereto sulla Secchia, nella bassa modenese, il secondo centro più colpito dalla furia devastante del 29 maggio scorso, dopo Cavezzo. Vivere quell'esperienza direttamente ti cambia la vita, ti accorgi che tutte le sicurezze che avevi pochi secondi prima diventano come castelli di ghiaccio al sole. Tutto trema, un gran boato ti assorda e cerchi di scappare, ma nessun luogo è sicuro, case, fabbriche e persino le strade diventano tuoi nemici.
Io quel mattino mi preparavo a uscire per lavoro. Ero nel mio laboratorio, a un tratto eccolo, assordante. Per fortuna il portone grande era aperto e, mentre fuggivo fuori, il mio furgone che era parcheggiato nel cortile rimbalzava come una palla da basket. Poi cominci a pensare ai tuoi cari, a tua figlia ancora a dormire in mansarda, e a tuo figlio che è tornato a scuola proprio quel giorno, in quella scuola che i tecnici avevano già parzialmente reso inagibile dopo la scossa del 20 maggio.
Per fortuna io e la mia famiglia non abbiamo avuto grandi danni, ma di certo è una cosa che ti segna dentro. Una volta assicuratomi che la mia famiglia fosse al sicuro, sono andato in paese per rendermi utile, ti viene d'istinto, non pensi più solo a te stesso e vai. In centro la gente si era riversata nelle strade e nella piazza, poi le altre scosse, un continuo tremare. Alle 10:30 il boato rimbombava tra le mura e sembrava quasi che un drago o un mostro si dimenasse sotto i nostri piedi. Credevamo tutti che forse il peggio lo avessimo passato, ma non è stato così. Alle 13 altre tre scosse superiori al quinto grado della scala Richter, l'epicentro vicinissimo, a S.Antonio, circa a 2 km da casa mia, e quello che aveva resistito alla scossa delle 9 ora era distrutto. Lo sgomento, la paura e la disperazione la si respirava come se fosse un odore nauseate e insopportabile, non scorderò e non scorderemo mai quei momenti terribili.

Come va il processo di ripresa? Cosa vedi nel futuro degli Emilia?
Ora dicono che l'emergenza è finita. Sì, è vero, molte persone però vivono fuori casa, in casette mobili, in container, chi ospiti di parenti e altri in strutture alberghiere e ospedaliere. Intorno a questo evento c'è stata tanta solidarietà, è bello vedere che questo Paese non è così menefreghista come si dice. Ci sono persone stupende che hanno rinunciato a tanto per dare qualche cosa a noi.
Nel mio piccolo paese ancora oggi si continuano ad abbattere edifici pubblici e abitazioni, qualcuno ha cominciato a sistemare la propria casa, ma quello che manca è un centro. Ora i negozi sono in casette di legno sulla strada, dislocate qua e là. Il centro è ancora interdetto al traffico e alle persone perché ancora troppo rischioso, tanti edifici sono da abbattere, gli edifici pubblici non ci sono più.
È proprio di sabato scorso la demolizione della palestra. Le scuole sono completamente da abbattere e quelle provvisorie non sono ancora pronte, i bimbi studiano in tensostrutture e in alcuni negozi di recente costruzione e anti-sismici, il municipio non è agibile e nessuno sa ancora se verrà abbattuto, il centro medico ora è dentro a un prefabbricato e ospita i medici di base.
Il futuro? Credo che la ricostruzione sarà molto lunga e di certo difficile, tutto il paese dovrà essere re inventato. L'identità di Rovereto, come tutti i paesi colpiti dal sisma, cambierà e non sarà un processo semplice, ma la gente ha una gran voglia di fare, c'è fermento, non c'è la voglia di aspettare, siamo già in cammino, un cammino lungo e difficile, ma non ci lasceremo abbattere o annientare da questo dramma, lo dobbiamo a noi e ai nostri figli. Siamo nati qui e da qui ripartiremo.

Puoi stuzzicarci un po' l'appetito con qualche dettaglio sulle chitarre che esporrai in fiera? Venendo dalla falegnameria, immagino che particolare attenzione sia prestata all'estetica e ai particolari.
Delle chitarre vi posso dire che sono in olmo naturale, hanno l'aria un poco vintage, non sono stati stuccati i fori dei tarli e dei chiodi nei quali nel passato forse erano appesi salami. Sul fianco portano un'incisione: la data del terremoto e l'iniziativa che prende il nome di 5.9 Una Chitarra Per l'Emilia.
Di finite e funzionanti ce ne sarà una che potrà essere provata, le altre verranno finite nel momento in cui verranno vendute, per non disperdere risorse da devolvere all'associazione.
Spero veramente che saranno apprezzate, l'impegno c'è tutto, va da sé che io sono un falegname e il mio fare è quello, di certo il lato estetico è importante ma anche le cose che ho appreso in questi anni della liuteria sono importanti, diciamo che sono da scoprire.

Come potranno riconoscerti in fiera i visitatori che intenderanno approfondire la faccenda?
In fiera mi presenterò in modo molto sobrio, disposto al dialogo con chiunque.
Si potrà provare una 5.9, con me ne porterò quattro. Il mio scopo sarebbe quello di realizzarne una decina, non è importante l'apparenza, ma lo scopo. Di certo avrò la bandiera del associazione e qualche distintivo di chi come voi di Accordo mi sta dando una mano affinché questo mio progetto possa funzionare.
Vi aspetto tutti al SHG allo stand C 18 e grazie ancora.
interviste second hand guitars 35
Link utili
Tutti Insieme A Rovereto E Sant'Antonio
Second Hand Guitars
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Il progetto è bellissimo, le ...
di MM [user #34535]
commento del 07/11/2012 ore 08:32:36
Il progetto è bellissimo, le chitarre pure, spero trovino dei proprietari che le valorizzino.
Grazie della testimonianza, uno dei racconti più intensi che abbia mai letto, di quelli che ti fanno capire, anche se non c'eri, (io l'ho sentito, ma non così) cosa significa essere NIENTE.
Rispondi
Re: Il progetto è bellissimo, le ...
di castelguitars [user #35650]
commento del 07/11/2012 ore 09:18:10
grazie veramente mm, mi accorgo sempre più che la gente è molto partecipe al nostro problema, l'intento è proprio di donare qualche cosa di veramente prezioso, un pezzo di emilia, un pezzo del mio paese, grazie ancora
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Re: Il progetto è bellissimo, le ...
di MM [user #34535]
commento del 07/11/2012 ore 09:30:28
Sono nato e vivo a cavallo tra l'Emilia e la Romagna, conosco benissimo la tenacia, la capacità di non mollare mai e ripartire, degli abitanti di queste terre.
La gente non vi abbandonerà mai, su questo potete stare tranquilli, io stesso ho toccato con mano molte delle innumerevoli iniziative solidali, spuntate come fiori in un campo, per aiutarvi.
Mi auguro davvero che anche questa possa trovare terreno fertile.
Un caro saluto, e un augurio per una ricostruzione intelligente e illuminata.
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Re: Il progetto è bellissimo - compratele tutte
di Claes [user #29011]
commento del 11/11/2012 ore 17:11:34
Anni addietro ho composto un pezzo per raccogliere fondi in Danimarca per i terremotati nel Pakistan. Ovviamente, non c'ero... ma era come ci fossi stato. Comprate queste chitarre e suonatele come se ve ne dipendesse la vita.
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bell'idea
di mehari [user #25169]
commento del 07/11/2012 ore 11:22:46
purtroppo anch'io costruisco chitarre...altrimenti avrei accarezzato l'idea di acquistarne una....però potrebbero interessarmi un paio di pezzi di olmo per due body....chi sa mai....
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ciao! anch'io abito a ...
di dawa [user #28122]
commento del 08/11/2012 ore 13:08:48
ciao!
anch'io abito a Rovereto!
davvero bellisima questa cosa!!! l'articolo poi mi ha fatto tornare i brividi!!
puoi dirmi chi sei? vorrei poter vedere le tue creature ma non sò se riuscirò ad essere a Milano,
magari passo a fare un giro in laboratorio :); grazie!!
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Re: ciao! anch'io abito a ...
di castelguitars [user #35650]
commento del 08/11/2012 ore 14:46:57
ciao io abito tra S.Antonio, in via xxv aprile al 107, mi farebbe veramente piacere, puoi chiamarmi al numero del laboratorio, 059674181, un saluto e a presto :-)
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capito!! sarà fatto, grazie ...
di dawa [user #28122]
commento del 08/11/2012 ore 18:42:06
capito!!
sarà fatto, grazie mille!!
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