Accordo: L’Ibanez che non c’è

Imbattersi in una pre-serie fa sempre piacere, soprattutto quando tra le mani ci si trova uno strumento che unisce caratteristiche inusuali, quando insomma è qualcosa di nuovo. I prototipi affascinano, un po’ in tutti i settori. Basti pensare alle scintillanti concept car che ogni anno vengono presentate al Salone di Ginevra. Quella che Paolo ha estratto dalla custodia però non è certo un giocattolino da esposizione, che sotto al cofano nasconde un’immenso vuoto anziché un potente motore. Questa Ibanez è una chitarra vera, che ha già sulle spalle una ventina di live indiavolati, leggermente consumata dalle coccole di Paolo Pilo che, si sa, con le chitarre ha un rapporto abbastanza vivace.

Se nelle forme ricorda in tutto e per tutto una chitarra acustica, le corde di nylon lasciano un po’ sorpresi. Certo non è una novità assoluta, già Taylor con la sua 814 CE-N ha indagato in tempi recenti il mondo delle nylon string, e non da sola probabilmente. Forse con questa Ibanez, ancora senza sigla, l’ibridazione si è fatta ancora più complessa, ma cominciamo dalla scorza.

Liuteria super curata, come si addice a un prototipo prodotto in pochissimi esemplari. Top in cedro massello, fasce e fondo in mogano laminato, il tutto è impreziosito da un raffinato binding in acero chiaro. Palissandro e mogano per il manico con dot segnatasto sottili ed eleganti.

Ricercatissime e molto stabili le meccaniche dorate con chiavetta in ebano, che spiccano sul manico in mogano con tastiera in palissandro a 20 tasti come il ponte.

Si parlava di ibridazione tra chitarra classica e acustica, già abbastanza chiara nell’estetica ma decisamente più ovvia se diamo un occhio all’interno.

Il cedro è un legno caratterizzato da una robustezza minore rispetto a quella dell’abete e può risultare più caldo di quest’ultimo, che presenta timbriche più brillanti e un maggior volume. Dietro la tavola di questa chitarra, però, si nasconde il vero segreto dell'incrocio tra acustica e classica: l’incatenatura infatti è un’esatta via di mezzo tra l’X-bracing e l’incatenatura a raggiera tipica delle chitarre classiche. Questo permette alla tavola di avere tutta la resistenza a la rigidità necessarie senza perdere la morbidezza e la rotondità del suono delle corde in nylon.

Completa la dotazione l’amplificazione Fishman, nome che solitamente è sinonimo di qualità soprattutto nel campo delle chitarre acustiche.

Come suona questa chitarra è presto detto: bene! Quello che si ottiene però non è una via di mezzo tra una chitarra classica e una in nylon come si potrebbe pensare.

Le corde in nylon la fanno da padrone, monopolizzando letteralmente il suono. Probabilmente le dimensioni della cassa contribuiscono ad aumentare il volume globale dello strumento conferendogli una voce davvero potente in acustico. Amplificata, ovviamente il tutto cambia, ma il suono resta quello che ci si aspetterebbe da una normale chitarra classica: caldo, rotondo e delicato.

Dov'è quindi la vera novità? Bisognerebbe imbracciarla per capire al meglio. Le forme in generale, ma soprattutto le dimensioni del manico sono esattamente quelle di una chitarra acustica. Il mogano satinato, il capotasto da 43mm, il profilo a C molto rotondo danno l’impressione di imbracciare un’acustica tanto da dover montare corde hard tension per evitare bending involontari. Questa è una caratteristica da non sottovalutare, soprattutto se si pensa alle forme solite dei manici per chitarra classica, decisamente poco compatibili con l’impugnatura adottata solitamente su acustiche ed elettriche.

Sicuramente tra non molto potremo trovare questo interessante strumento a catalogo, prodotto, come il resto delle chitarre acustiche del colosso giapponese, in Indonesia. La qualità probabilmente sarà, soprattutto nelle finiture, leggermente inferiore per contenere i prezzi.

Uno strumento sfizioso, per chi vuole sperimentare sonorità diverse, più languide (cit. Metheny) ma senza dover cambiare il modo di suonare. Attendiamo fiduciosi e a breve sentirete come suona nello speciale Musica Napoletana di "Migliora i Tuoi Accompagnamenti".