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Pentatoniche: come uscire dalle gabbie
Pentatoniche: come uscire dalle gabbie
di [user #116] - pubblicato il

Nel fraseggio blues, molti chitarristi paiono letteralmente ingabbiati nei box. Abbiamo chiesto a Matt Schoefield, blues man tra i più interessanti in circolazione, di aiutarci a uscire da questa restrizione. Ecco l'esercizio che ci ha suggerito. Aria fresca per il nostro playing!
Nel fraseggio blues, molti chitarristi paiono letteralmente ingabbiati nei box.
Abbiamo chiesto a Matt Schoefield, blues man tra i più interessanti in circolazione, di aiutarci a uscire da questa restrizione. Ecco l'esercizio che ci ha suggerito. Aria fresca per il nostro playing!

"Cerco di non essere così tanto vincolato a box e posizioni. Preferisco non affidarmi troppo a strumenti di visualizzazione della musica sulla chitarra: cerco di sentirla, usando prima di tutto le orecchie. E’ diverso. Cerco di suonare mettendo in musica le cose che sento nella mia testa, prima che scale e diagrammi che trovo lungo il manico. Questo è il mio approccio e il mio obbiettivo. Ciò non toglie che sia importantissimo conoscere a menadito tutto il manico della chitarra. 
Vi suggerisco una buona maniera per acquisire una grande dimestichezza con le scale pentatoniche attraverso tutta la tastiera e svincolarsi quindi dall’utilizzare solo qualche box. L’idea è trasportare una stessa frase attraverso tutta la tastiera. 
Bisogna trovare un piccolo fraseggio che ci sembra accattivante e provare a trasferirlo in ogni porzione possibile di manico."

Partiamo da un lick molto semplice. Siamo in Am pentatonico (A, C, D, E, G) arricchito dalla nota blues, la 5b, il Eb. La frase enfatizza in maniera decisa questa nota e si apre proprio con un’acciaccatura in slide che parte dalla blue note.

Pentatoniche: come uscire dalle gabbie

Pentatoniche: come uscire dalle gabbie

Ora trasportiamo, identica la stessa frase su due differenti porzioni del manico.
Nel primo caso, manterremo la stessa ottava. Nel secondo esempio, la frase sarà trasportata un’ottava sotto.

Pentatoniche: come uscire dalle gabbie

Quindi, la stessa frase è riproposta in maniera ancora più elaborata in questi due esempi che mettono in gioco anche corde a vuoto, glissati e bending.

Pentatoniche: come uscire dalle gabbie

Per i meno esperti, proponiamo un semplice studio che contribuirà a visualizzare la scala pentatonica attraverso il manico. Ecco la nostra scala sviluppata in un set ridotto di cinque note (esattamente quelle che la compongono) sviluppata su ben otto differenti posizioni sulla tastiera.

Pentatoniche: come uscire dalle gabbie

Lavorate con le vostri frasi preferite. Lick che da anni sono trademark del vostro fraseggio e che suonate sempre uguali e sempre sulle stesse diteggiature. Prendendo spunto da questa lezione, provate a spostarle in ogni possibile porzione di manico. Resterete stupiti dalla freschezza che acquisteranno e da come questo lavoro vi spronerà a scoprire nove possibilità esecutive, diteggiature e sonorità.

lezioni matt schofield
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Mi pare che si eserita.................
di distorto [user #28299]
commento del 24/02/2014 ore 13:46:33
................................. comunque ottimi consigli.
Rispondi
Mi caschi a cecio a Redazio'.....!!!
di Chiodo utente non più registrato
commento del 24/02/2014 ore 14:45:
Non e' che niente niente mi state ad aiuta'!!!! :)
Grazie....!!!!
Rispondi
Ottimo suggerimento! Grazie davvero, specialmente ...
di kirschak [user #32705]
commento del 24/02/2014 ore 15:28:35
Ottimo suggerimento!
Grazie davvero, specialmente per avermi fatto scoprire questo chitarrista che, nella mia ignoranza, non conoscevo. Me lo sto sentendo su youtube a manetta da un paio di settimane. Davvero un grande!
Consiglio a tutti di sentire il tiro di black cat bone dal vivo...notevole!!
Rispondi
Matt chitarrista interessante ci piace ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 24/02/2014 ore 15:43:07
Matt chitarrista interessante ci piace ! Ciao
Rispondi
Che bel suono! ...
di MiRock [user #14375]
commento del 24/02/2014 ore 15:44:28
Che bel suono!
Rispondi
Interessante
di geronimetto [user #37297]
commento del 24/02/2014 ore 16:12:00
Interessante esercizio. Ma questo qui non era quello che diceva che non studiava le scale?
Rispondi
è davvero bravo, l'ho ascoltato ...
di Zososam [user #29992]
commento del 24/02/2014 ore 16:15:31
è davvero bravo, l'ho ascoltato dal vivo tempo fa, bel sound davvero!
Rispondi
lo insegno da cinque anni ...
di Kata_ts [user #2290]
commento del 24/02/2014 ore 19:45:24
lo insegno da cinque anni ;))) ai miei allievi. Imparare i box come 'pattern a sè stanti', Sembra una cosa "illogica" invece .... ti libera la mente e ti fà far un salto di qualità nel playing notevole !

;)
WiWa!
Rispondi
Matt Schofiel attualmente è il ...
di butthead1981 [user #38093]
commento del 24/02/2014 ore 19:49:0
Matt Schofiel attualmente è il numero uno...
Rispondi
Ma tu guarda
di pisantoro [user #13310]
commento del 25/02/2014 ore 13:52:2
Prima di leggere l'articolo mi sono detto: "Vuoi vedere che dice che non gli piace essere vincolato a posizioni sulla tastiera ma ciò non significa che non la si debba conoscere a menadito?"
Questo è ciò che dicono TUTTI i grandi chitarristi, nessuno escluso. La differenza la fa il fatto che tu sei un fenomeno e io no.
Bisognerebbe bandire i 'consigli della nonna':
-spalmate la pentatonica su una corda
-non restate vincolati agli schemi (ma contemporaneamente studiate le posizioni)
-per sviluppare una buona tecnica suonate piano e aumentate gradualmente la frequenza
-suonate con la pulita per essere certi della qualità del vostro tocco

Togliendo questa serie di preziosi suggerimenti voglio vedere quale grande chitarrisca riesce davvero a dare consigli utili.
Rispondi
Re: Ma tu guarda
di bluestringer utente non più registrato
commento del 26/02/2014 ore 09:04:1
Un grande chitarrista molto difficilmente è un grande didatta.
Rispondi
Esercizio per i live
di fmele [user #25317]
commento del 25/02/2014 ore 15:44:23
Ottimo esercizio ... per quando ti si rompe una corda live :)
Rispondi
mmmah....
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 28/02/2014 ore 21:47:26
So già che questo commento susciterà malumori... ma è la mia opinione, bella o brutta che sia e non mi faccio scrupoli a esternarla, con garbo e cortesia, come sempre.
Francamente non capisco perché ciclicamente, quasi settimanalmente, arrivino articoli su questo chitarrista, quasi che fosse un nuovo "guru" del blues.
A me la sua musica non trasmette nulla, è uno che dichiaratamente dice di non studiare, scale in particolare, poi però propone dei licks...
Un genio incompreso che non ha avuto bisogno di studiare, nato già "saputo"... mah, sarà.
Ah, già, ma ha fatto tanta gavetta "prendendo in mano la chitarra tutti i giorni"... chissà come sarà bravo come chirurgo il macellaio del mio quartiere, che ha i coltelli in mano tutti i giorni... magari gli chiedo consiglio su come si opera un'appendicite...


Ok, abbiamo visto il personaggio, una specie di smanettone della Stratocaster, tecnicamente bravo, che ha seguito un percorso non standard.

Complimenti. Applausi. Bravo.
(ho visto adesso il filmato: sul "bravo" sono stato di manica larga!!!).
Sull'espressività e capacità di trasmettere qualcosa con la musica sorvolo.

Però ora basta. Ce lo siamo sciroppato abbastanza.

Questo è il meglio che il blues nel 2014 ha da proporre?
Se è così siamo francamente mal messi.... o forse io sono rimasto a Gary Moore, scusate se è di un'altra levatura come musicista.
Ma non credo: guardiamo all'orizzonte, ci sono anche altri artisti (o dovrei scrivere cinicamente: "ci sono anche degli artisti").

Chiedo quindi una moratoria: per piacere Redazione, da adesso almeno due mesi senza articoli su Schofield.

Perché invece non un bell'articolo su Luca Colombo, che a Sanremo ha mostrato ancora una volta, di essere un musicista con un talento straordinario?

Psyk.
Rispondi
Re: mmmah....
di voodooman [user #8538]
commento del 05/03/2014 ore 17:28:35
Concordo su tutto. E aggiungo che, parlando di chitarristi blues su cui recentemente sono usciti diversi articoli su Accordo, preferisco Buddy Whittington. Personalmente non lo conoscevo e mi sta entusiasmando. Sarebbe interessante leggere in un articolo di teoria/tecnica simile a questo quali spunti ci offrirebbe Buddy.
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Re: mmmah....
di Pendragone [user #39906]
commento del 29/11/2014 ore 17:35:0
"A me la sua musica non trasmette nulla, è uno che dichiaratamente dice di non studiare, scale in particolare, poi però propone dei licks..." è la tua opinione e fin qui benissimo, ognuno ha le sue, ma..."Chiedo quindi una moratoria: per piacere Redazione, da adesso almeno due mesi senza articoli su Schofield." qui non solo non sono d'accordo anzi chiedo e spero che la redazione lo pubblichi almeno una volta al mese !
Per me è un grande interprete, con un linguaggio RICONOSCIBILE che recupera i classici (come deve fare ogni bluesman degno di questo nome) Albert, Freddie etc e specialmente Mr. Iceman con una magica punta di jazz pur non essendo un clone di Ford o di Carlton.
Francamente consiglio l'ascolto di Lay Down live vai al link il live è di 5 anni fà per me quello è il Blues, il resto sono...... ;-)

Pendra
Rispondi
Re: mmmah....
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 30/11/2014 ore 10:04:46
Caro Pendra, lo scrivo simpaticamente, quindi con un sorriso.
Ho scritto quel commento a febbraio, tu hai risposto a fine novembre...
E' passato un po' di tempo e il mio desiderio ormai si è realizzato.

Abbiamo opinioni diverse io e te su questo strumentista, nessun problema, non a tutti piacciono le stesse cose per fortuna.
A me piace anche Bonamassa, tecnicamente sopraffino, però trovo che G. Moore (e anche Peter Green) trasmetta più emozione di Bonamassa.
Insomma non è solo la tecnica a fare la differenza. Di Schoefield non sento questo, non ricevo emozione.

MA, ripeto, forse è solo questione di gusti...
A me non piace Laura Pausini e amo Carmen Consoli, detesto Ramazzotti e adoro Battiato...

Sul "linguaggio riconoscibile" potrei dirti che anche Antonio Razzi ha un linguaggio riconoscibile, però lascia delle perplessità sulle cose che dice...

Ma sto scherzando.

Buona musica.

Psyk.
Rispondi
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