di redazione [user #116] - pubblicato il 07 aprile 2014 ore 16:00
Bruce Bouillet ci insegna la ricetta per un cocktail esplosivo. Prendere elementi di fraseggio pentatonico blues vicini allo stile di Clapton, Hendrix e Page e pronunciarli con l’inflessione più moderna e aggressiva di chitarristi come Van Halen e Gary Moore.
I due esempi proposti in questa lezione sono costruiti sulla pentatonica di Em arricchita dalla nota blues: E, G, A, Bb, B, D. Il Bb, evidenziato in neretto, è la nota blues, la quinta diminuita.
Prima di partire, isoliamo i due box sui quali Bouillet svilupperà i suoi fraseggi. Eccoli scritti uno a fianco all’altro.
Il primo fraseggio fonde tra loro i due box, articolandoli in una sequenza strutturata su pattern di sei note. La difficoltà principale è data dal fatto che il numero delle note per corda varia su ogni pattern, muovendosi tra tre, due e una nota per corda, rendendo meno immediato il carattere meccanico dell’esecuzione. Per questo, non abbiamo fornito alcuna indicazione particolare per la pennata lasciando a ciascuno la possibilità di utilizzare quella più congeniale. La raccomandazione è invece quella di marcare in maniera decisa la pulsazione ritmica della frase marcando morte gli accenti sull’uno di ogni sestina.
Il secondo lick isola un frammento del primo esercizio e lo presenta come una frase da suonare in loop. In questo caso, visto il carattere marcatamente meccanico dell’esecuzione abbiamo proposto in maniera chiara le pennate utilizzate da Bruce, che sono un’attenta combinazione di pennata alternata e legato.
Anche in questo esempio, preoccupiamoci di marcare con forza gli accenti e di scandire la pronuncia ritmica in sestine di sedicesimi.
Bruce Bouillet è arrivato alla notorietà negli anni ottanta suonando con Paul Gilbert nei Racer X, band di shred neo classico, ed è stato uno dei primi chitarristi di quella scena a contaminare pesantemente quel tipo di chitarrismo con elementi blues. Resta memorabile l’assolo di Bouillet suonato nel disco dal vivo dei RacerX “Live Extreme Volume I”; Bouillet dopo un apertura di assolo in cui zittiva la platea a suon di schegge neoclassiche tra plettrate e arpeggi in sweep, esplodeva in un inatteso e gustosissimo blues in cui combinava shredding e tradizione blues in una maniera, per allora, assolutamente unica ed entusiasmante. Questo assolo sarà a breve oggetto di una lezione direttamente con Bruce. Tenete d’occhio queste pagine.