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Eko Mia Nylon, curve con stile
Eko Mia Nylon, curve con stile
di [user #16167] - pubblicato il

Anche la Eko Mia Nylon non è una vera novità, ma come il resto della serie ha subito alcune modifiche volte a renderla ancora più stilosa e performante. L’abbiamo messe nelle sapienti mani di Paolo Antoniazzi per un test approfondito. Una chitarra insolita, ma che può diventare solita all’occorrenza.
Anche la Eko Mia Nylon non è una vera novità, ma come il resto della serie ha subito alcune modifiche volte a renderla ancora più stilosa e performante. L’abbiamo messe nelle sapienti mani di Paolo Antoniazzi per un test approfondito. Una chitarra insolita, ma che può diventare solita all’occorrenza.

Liquidiamo in fretta il capitolo legni perché anche la Nylon rispetta i canoni scelti per tutti gli altri modelli della serie Mia 2014. Una tavola in cedro massello è ancorata a fasce e fondo in palissandro. Mogano e ancora una volta rosewood per manico e tastiera. Una sottile lamina di palissandro copre a sua volta la paletta, un apprezzabile vezzo estetico. Le forme rispetto al vecchio modello sono leggermente cambiate. Gli spigoli sono ora più arrotondati e con una diversa forma di ponte e paletta, ora più intonati. L’ibridazione tra acustica, classica e gipsy si fa ancora più promiscua. La scelta di dare la stessa curvatura sia alla spalla mancante che al ponte e al cutaway della paletta è un’originalità che può essere considerata eleganza. Meno arte moderna quindi nelle forme che risultano anche più aggraziate. Anche qui si nota la mancanza del sistema fast-lock per il manico con giunzione al 14esimo tasto. Al dodicesimo troviamo intarsiata la “M” logo della serie progettata a Porto Recanati, univo tratto estetico di modernità in una chitarra che, anche grazie alla rosetta ovale, è spiccatamente vintage.

Sulla fascia superiore troviamo infine il sistema di amplificazione, anche questo identico a quello montato sulle altre acustiche Mia: un Fishman, nello specifico un sistema Presys che al Namm 2014 avevamo visto marchiato Eko, ma che sui primi modelli mandatici in prova ancora mantiene il suo nome originale. Questo sistema, lo ricordiamo, è una combo piezo/microfono a condensatore, con controllo di blend per miscelare i due sistemi di amplificazione. Alti medi bassi, volume, phase e tuner. Questi i controlli a disposizione oltre appunto al blend. 
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Imbracciare la Mia Nylon non è difficile. Le forme sono confortevoli, anche se a vista non si direbbe. La cassa è sufficientemente sottile. La cosa che ci ha lasciato perplessi è lo shape del manico. Con l’intento di realizzare una chitarra acustica con corde di nylon che potesse accogliere comodamente chi arriva dall’elettrica, un manico così generoso sembra andare in controtendenza. Largo e piatto, con le corde ben distanziate. Molto più simile a quello di una chitarra classica tradizionale. Abbiamo avuto sulle prime qualche difficoltà a muoverci, visto che per poter raggiungere tutta la superficie della tastiera bisogna tenere il pollice a circa la metà del retro del manico. Una posizione magari molto cara agli shredder meno ai chitarristi rock blues. Presa la giusta confidenza con il manicone tutto è poi in discesa. Abbiamo però sotto le dita delle corde in nylon. Il suono che dobbiamo aspettarci è quindi rotondo, morbido, non sferragliante e brillante come quello di una Dreadnought. La cassa ha dimensioni sufficienti per garantire un buon volume, ma, complice probabilmente la poca profondità, i bassi non sono così potenti. Una chitarra con un po’ d’animo gipsy però non si fa di questi problemi, pronta a essere strapazzata a suon di plettrate. Questo unplugged, ma quando inseriamo il jack la situazione un po’ cambia. Purtroppo non vira in meglio. Il suono flat è inscatolato. Bisogna scavare un po’ i medi e limitare l’uso del piezo che con le corde in nylon non s’accompagna proprio alla grande. Utilizzando il microfono invece si riottiene tutta la morbidezza e la rotondità delle corde in nylon che credevamo perduta. 


In definitiva la Mia Nylon è un po’ la pecora nera del gruppo. Quella più ardita, sia nelle forme che nelle caratteristiche tecniche. Un ibrido tutto sommato ben riuscito, ma che presenta soprattutto dal punto di vista dell’amplificazione margini di miglioramento. Siamo sicuri però che l’aspetto vagamente gipsy potrà stregare molte persone in cerca di una chitarra con le corde in nylon che però non ricordi subito una Alhambra 5P ma che abbia una spiccata personalità. 
chitarre acustiche eko mia nylon
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E se c'è da criticare (in negativo).....si critica!!
di solsimi [user #28564]
commento del 12/08/2014 ore 10:05:04
Logicamente, e come ho sempre fatto, non posso giudicare un ascolto da un video sul tubo...ed un audio che esce dagli spernacchianti micro altoparlanti del notebook. E poi, fino a che non tocco con mano e...orecchie......
Quello che invece mi preme sottolineare è che contrariamente a quanto letto in commenti a precedenti prove del succitato marchio italico, ecco dimostrato che non ci sono "favoritismi" per presunti inserzionisti pubblicitari, o per il fantastico virtuoso e stimatissimo didatta (che ammiro da sempre) mente e firmatario di codesta serie cordofona, nessuna "genuflessione" redazionale. Bravi. Merito alla vostra passione, che "accompagna" la nostra.
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L'ho appena acsoltata in HD ...
di Peterpanico utente non più registrato
commento del 12/08/2014 ore 12:05:14
L'ho appena acsoltata in HD attraverso la scheda audio esterna ed i monitor KRK,ed il suono è "bruttino",sia plugged che unplugged.
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Pessimo audio
di gigswiss [user #35314]
commento del 12/08/2014 ore 12:35:37
Avevo già sentito la chitarra su youtube suonata da Varini e mi era piaciuta molto. Avevo in mente di andare a provarla. Certo trovare una eko da provare nei negozi lombardi è difficile se non impossibile. Quindi avevo ripiegato su una Stagg acustica a cui ho messo le corde in nylon. Dopo aver sentito questo test di Paolo sono ancor più soddisfatto della mia scelta.
A questo punto però, data la differenza abissale delle due clip sono andato a cercare altri test di questa chitarra. Ho trovato poco ma anche quando non è Varini che suona il risultato sonoro è sempre migliore (e di molto) di quello che riesce a ottenere Paolo.
Mi resta la curiosità e la voglia di provarla.
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==Questo unplugged, ma quando inseriamo ...
di yasodanandana [user #699]
commento del 12/08/2014 ore 12:42:20
==Questo unplugged, ma quando inseriamo il jack la situazione un po’ cambia. Purtroppo non vira in meglio. Il suono flat è inscatolato==

per come la vedo io, nemmeno con la chitarra di Dio si puo' suonare senza toccare l'equalizzatore ..
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Re: ==Questo unplugged, ma quando inseriamo ...
di giuseppe40 [user #18743]
commento del 12/08/2014 ore 13:16:02
yaso ha ragione....questa chitarra a mio giudizio suona molto meglio di quello che emerge dal video. Ovvio, non è una ramirez, ma no ha la pretesa di esserlo. Amplificata ed equalizzata con giudizio e gusto rende bene...
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E' un ripiego o una furbata?
di cester [user #5187]
commento del 12/08/2014 ore 13:54:20
Avendo due acustiche, vorrei copiare l'idea di gigswiss e mettere corde di naylon in una delle acustiche.
Vorrei saperne di più.
PS. Le metterei su Seagull MJ.
Buone suonate a tutti.
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Re: E' un ripiego o una furbata?
di gigswiss [user #35314]
commento del 12/08/2014 ore 23:13:47
Il problema delle corde di nylon sull'acustica è che non si trovano (almeno io non le ho trovate) con l'anellino del fermo adatto al ponte dell'acustica. Io ho annodato le corde più sottili a delle rondelline e per quelle più grosse è bastato un nodino; la tenuta non è però delle migliori.
Da un mesetto però utilizzo delle corde fantastiche (Thomastik KR116 Classic S) che pur essendo in metallo danno quasi la stessa sensazione delle nylon. Morbide e piacevoli per fingerstyle.
La potenza sonora probabilmente ne risente; ma non è quella che cerco.
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corde in nylon con ball-end
di djangolives [user #4893]
commento del 19/08/2014 ore 22:18:31
io uso da anni per le varie headless che ho avuto (Aria, Traveler, ecc.) le Martin Silverplated Ball End High Tension
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Ragazzi ma con 370,00 euro ...
di qualunquemente1967 [user #39296]
commento del 12/08/2014 ore 14:37:04
Ragazzi ma con 370,00 euro cosa possiamo pretendere di piu' ? Per il costo che ha questa chitarra suona benissimo ! Io mi chiedo come hanno fatto a contenere cosi tanto i costi ? No perche' 370,00 euro e' il costo al pubblico quindi e' costata molto meno a chi l' ha prodotta e ci guadagna pure il rivenditore ! E ci lamentiamo del suono un po inscatolato ?! Credo che Eko abbia fatto un operazione eccezzionale mettendo a disposizione una gamma di strumenti a prezzi bassissimi per tutte quelle persone che non si possono permettere strumenti di gamma superiore ! Da ragazzino avessi avuto io strumenti cosi ! Ciao
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Re: Ragazzi ma con 370,00 euro ...
di Braize [user #609]
commento del 12/08/2014 ore 15:43:00
Pienamente d'accordo, mi sembra un ottimo prodotto dato il prezzo. Con un'aggiustatina all'equalizzazione e un po' di riverbero non sfigurerebbe affatto.
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Re: Ragazzi ma con 370,00 euro ...
di gigswiss [user #35314]
commento del 12/08/2014 ore 23:07:15
Concordo e propongo all'autore dell'articolo di riprovare a registrare la voce di questa chitarra.
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Re: Ragazzi ma con 370,00 euro ...
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 13/08/2014 ore 10:03:02
Per mantenere uno standard tutti i test di acustica vengono registrati allo stesso modo.

Utilizziamo uno Zoom H4 in configurazione xy 90° senza aggiunta ne di compressori ne di riverberi. Ogni chitarra (come ogni ampli e ogni strumento) può essere indagata per trovare il modo migliore di registrarla ma per realizzare dei test bisogna cercare in qualche modo di standardizzare le registrazioni, così sulle acustiche come sulle elettriche.

In questa maniera è possibile confrontare tra loro diversi video sapendo che la base di partenza è la medesima.
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suono scarso
di aldo71 [user #39649]
commento del 15/08/2014 ore 03:05:04
ma ha un suono spettrale non mi piace suona molto meglio la yamaha c 40 senza offesa per nessuno
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azz....
di luciomark utente non più registrato
commento del 17/08/2014 ore 07:57:37
azz...370 euro....ma scherziamo?!?!?
Con questo prezzo, tra i 300 e i 400 euro, ma anche con 250, beh, si trovano 100.000 chitarre migliori e soprattutto sooobrie e prive di leziose licenze personali il cui gusto lascia il tempo che trova!
Queste chitarre varinesche e fontanottiane possono anche smettere di produrle, secondo me; i modelli che la Eko ha sul suo catalogo da anni bastano ed avanzano e sono piu' che degne, senza che si gonfi (il catalogo) ed ingolfi con ulteriori modelli.
Queste rimostranze le ho inoltrate spesso anche a Max stesso, sotto il nick di brucelucio, anche sul suo forum personale, o in privato, ma a quanto pare sono rimasto inascoltato o snobato nelle risposte, quando ci sono state...
Ribadisco il mio punto di vista: se volete dare via queste chitarre (Evo, Mia, prima serie, seconda e chi piu' ne ha piu' ne metta). beh, datele tutte a 100 euro cadauna. A prezzi superiori c' e' troppa concorrenza a loro sfavore.
Nel mo scantinato conservo una decina di chitarre economiche che non uso piu', o uso solo per manometterle o per smaneggiarle e rimaneggiarle e, beh, il mio pezzo varinesco l' ho sistemato in fondo, sotto a tutti gli altri, nel recesso piu' irraggiungibile dello scantinato, tanto so che e' quello che meno riprendero' in mano.
Naturalmente dopo averlo privato del sistema di amplificazione (che ho montato sulla mia Eko Ranger 12 corde, new edition).-
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di Cito [user #38267]
commento del 12/09/2015 ore 05:42:18
Bisogna credere nei progetti e Varini con Fontanot stanno facendo davvero grandi cose. Questa è una chitarra da palco,da il meglio di se amplificata,poi anche una Martin da 4000 euro se amplificata male sembrerà uno scolapasta. Oggi è tutto a catena di montaggio,basti pensare a cosa stanno facendo gibson e Fender a suon di migliaia di euro,le Marin entro level sono di plastica e chi più ne ha più ne metta. Questa è una chitarra ben fatta e ben progettata,e'chiaro che tutto è migliorabile ma ovviamente ne crescerebbe anche il prezzo è allora staremmo qui a dire che costa troppo ecc ecc... Io mi sento di ringraziare Varini e fontanot per quello che stanno realizzando è che realizzeranno in futuro.
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