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L'elettronica della Stratocaster
L'elettronica della Stratocaster
di [user #36241] - pubblicato il

Ciò che si cela sotto il battipenna è uno dei motivi per cui la Stratocaster è continuamente oggetto di customizzazioni e variazioni sul tema. I pickup, i collegamenti e i componenti elettronici che costituiscono il cablaggio interno meritano un approfondimento.
Ciò che si cela sotto il battipenna è uno dei motivi per cui la Stratocaster è continuamente oggetto di customizzazioni e variazioni sul tema. I pickup, i collegamenti e i componenti elettronici che costituiscono il cablaggio interno meritano un approfondimento.

Solo sull’argomento "pickup" ci sarebbe da scrivere un libro a parte. Ovviamente non è ciò che faremo in questa sede. Cercheremo invece di dare le informazioni essenziali in maniera più sintetica possibile. Possiamo trovare, di base, Stratocaster con le più disparate configurazioni: la classica SSS, la alternativa seppure classica HSS, la tipica Ibanez HSH o addirittura Stratocaster con configurazioni HH.
Certo è che la configurazione SSS è quella più diffusa, tradizionale e probabilmente più gettonata. È per questo che ci soffermeremo in particolare su questa configurazione.

Questo arrangiamento (tre single coil) offre normalmente il tipico suono della Stratocaster così come lo conosciamo. Abbinato a uno switch a cinque posizioni avremo nelle posizioni intermedie, nella maggior parte dei casi, un effetto tipo humbucker nel quale l'hum viene eliminato. Genericamente i pickup tipici della Strat risultano piuttosto rumorosi, non quanto un P90, ma in ogni caso non silenziosi quanto un humbucker. È per questo che Fender s’inventò, negli anni ’80, i pickup Noiseless: dei particolari single coil che non avessero il tipico ronzio che caratterizza proprio le piastre a singola bobina. È pure vero però che i pickup Fender Noiseless N3 risultano genericamente molto più squillanti di un pickup classico da Statocaster, e prima di affermare che abbiano il suono di un single coil da Strat ci penserei una decina di volte.
Possiamo inoltre, genericamente, trovarvi pickup attivi piuttosto che i più classici passivi, pickup ceramici (probabilmente sulle chitarre più economiche), con magneti in Alnico III o V o addirittura in Neodimio.

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L'Alnico è la lega più diffusa al mondo che compone i magneti permanenti dei pickup per chitarra elettrica. Questa è composta da Alluminio, Nickel e Cobalto. Il numero che troviamo di fianco a nome Alnico è l'identificazione di una sorta di ricetta che caratterizza la forza dell'attrazione magnetica del pickup.
Più probabilmente i magneti dei pickup per Stratocaster saranno in Alnico III o V. Questa lega dona un suono tipicamente vintage. L'Alnico V è sicuramente il più diffuso e tra le ricette di composizione è quella che offre un l'output maggiore. L'Alnico III, che personalmente preferisco nei pickup da Stratocaster, è quello invece che ha output effettivo minore.

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Ciò però non implica che i pickup fabbricati con magneti di Alnico III siano poco aggressivi o comunque “spompi”, anzi: provare per credere.

I pickup ceramici, diffusi sulle chitarre più economiche e sulle chitarre che vogliono avere un suono particolarmente aggressivo, hanno appunto magneti ferroceramici. Offrono, come accennato, un suono dal grande output e particolarmente violento.
Non ho mai sperimentato i pickup in neodimio, sinceramente. Conoscendo però la forza di questi magneti immagino debbano avere un output a dir poco estremo e un suono particolarmente limpido e netto. Se qualcuno di voi ha fatto l'esperienza sarei veramente felice di conoscere le sensazioni che ne sono scaturite. Personalmente non mi alletta particolarmente l'utilizzo dei geomag al posto dei magneti dei miei pickup.

Per coloro che amano l'humbucker, ma non vogliono modificare pesantemente la loro Stratocaster per alloggiarne uno o più, esistono tante case produttrici che fabbricano mini humbucker di diversi tipi.
Questi sono degli humbucker a tutti gli effetti ma hanno dimensioni più contenute. Tra le più svariate vi è anche il classico formato “Strat single coil”.

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Tra le marche di pickup che personalmente più amo vi sono Lollar e Fralin come l'eccellenza assoluta nel pickup e Tonerider e Tesla come pickup a basso costo ma veramente di tutto rispetto. Per quanto mi riguarda, non apprezzo particolarmente i Seymour Duncan in quanto, sebbene innegabilmente di ottima qualità, non stupiscono mai abbastanza per giustificare l'alone mistico di eccellenza che tanto li circonda.

Wiring e condensatore
La Stratocaster offre un selettore normalmente a cinque posizioni dove, partendo dall'alto, abbiamo: pickup al manico, pickup al manico e centrale combinati normalmente con effetto humbucker, pickup centrale, pickup centrale e ponte combinati normalmente con effetto humbucker, pickup al ponte. Abbiamo inoltre un tono per il pickup al manico, un tono per il pickup centrale entrambi cablati su un solo condensatore e un volume generale.
Esistono infinite varianti di questa configurazione alla quale potremmo aggiungere inversore di fase, switch serie/parallelo, potremmo montarci un selettore a tre posizioni come nelle Strat vintage, potremmo variare il condensatore a piacimento, potremmo aggiungere una treble bleed mod

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, si può cablare uno dei toni in modo che funzioni anche nella posizione ponte.
Su alcune Stratocaster abbiamo uno switch che Fender ha chiamato “S1”. Questo apparentemente miracoloso switch non fa altro che attivare cinque posizioni alternative sul selettore. Per esempio in una posizione avremo tutti e tre i pickup insieme e in un'altra avremo il pickup centrale con un condensatore fisso.
Insomma ce ne sono per tutti i gusti, anche se personalmente preferisco la configurazione originale.

Voglio spendere due parole sul condensatore. Molto si è parlato del componente più piccolo della chitarra. Molti spendono fior di quattrini per acquistare fantomatici condensatori carta/olio tipo vintage miracolosi, che non ho di preciso capito per quale formula magica dovrebbero portare dei benefici al suono generale della chitarra.

Personalmente ho verificato che è vero che un condensatore scarso come quelli di fabbrica, che in genere sono Greenies in poliestere o tipo Panasonic in polipropilene metallizzato, hanno un suono povero, poco convincente e soprattutto sono in genere del valore sbagliato.

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C'è anche da dire però che l'effetto lo si percepisce di più quando si opera il potenziometro del tono. La differenza a tono aperto è quasi impercettibile ai più e consta, più che nel timbro della chitarra, in una variazione della risposta. Del carattere, ecco. Ma questo si percepisce molto difficilmente anche quando si è da soli in una stanza in silenzio. Dubito fortemente che qualunque essere umano possa percepire questa sottilissima variazione a tono aperto nel pieno degli strumenti magari di un gruppo. È comunque cosa buona e giusta sostituire, a mio avviso, il condensatore di fabbrica in quanto come già detto, se non se ne vuole criticare il fatto che sia di qualità scarsa, è probabilmente del valore sbagliato.
Normalmente i condensatori che vengono montati in fabbrica sono del valore di .022 uF o .047 uF. Su una Stratocaster, tradizionalmente, va montato un condensatore da .1 uF. È una modifica che conviene fare in quanto, seppur la differenza a toni aperti può essere quasi impercettibile, quando andremo a operare sui toni avremo una variazione più convincente e piacevole che ci invoglierà magari a giocare di più con le due manopoline in questione piuttosto che lasciarle ciecamente sempre aperte. Inoltre è una modifica veramente indolore che, quando effettuata con intelligenza, costa veramente pochissimi soldi.

La scelta della tipologia di condensatore è del tutto personale. Per quanto mi riguarda penso che ogni chitarra risponda diversamente. Per questo normalmente mi munisco di cavetti a coccodrillo e faccio diversi esperimenti con diverse tipologie di condensatori.

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Certo è che finisco sempre per montare i classici condensatori ceramici a lenticchia. Quelli che monto io a dire il vero sono più lenticchioni perché, per avere un miglior isolamento mi piace montare condensatori con voltaggi molto generosi, anche se non sarebbe strettamente necessario.

Un'altra certezza è che quelli che preferisco di meno sono proprio i tanto osannati carta/olio. A mio avviso hanno una risposta troppo decisa e snaturante, almeno sulla Stratocaster. Probabilmente andrebbero bene per un musicista che chiudendo i toni cerca un suono tipo jazz perché comprimono molto e molto violentemente.

Un altro tipo di condensatore che mi ha sempre sorpreso è il classico Tropical Fish che ha una risposta, a mio avviso, simile a un wah.

Poi ci sono gli ultracelebrati Orange Drop che suonano molto simili ai carta/olio e per questo non mi piacciono troppo, anche se sono leggermente più espressivi e meno estremi di questi ultimi.

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Condensatori ne esistono a centinaia di tipi e, quando venduti onestamente, costano veramente poco. Sperimentare per trovare una migliore risposta dal tono della propria chitarra costa veramente poco e poco lavoro. Come già accennato, il mio consiglio è di piazzare un paio di alligator clip e provare fino a che non si trova il condensatore che, per qualche motivo, le nostre orecchie ci comunicano come migliore.

Nelle Stratocaster di fabbrica, solitamente la qualità degli altri componenti elettronici è più che accettabile. Diciamo comunque che quando mi capita di dover fare questo tipo di elettronica scelgo sempre potenziometri CTS (che normalmente sono già montati sulle Fender di fabbrica), selettore CRL (anche se pure il Fender non è male), jack Switchcraft e cavi telati vintage non troppo spessi.

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Ciao!
di Chiodo utente non più registrato
commento del 08/11/2014 ore 10:46:27
Utile articolo e grazie per la carrellata di delucidazioni!
A tal proposito volevo chiederti:
La mia strato monta quel condensatore verde che c'e' nella 5° foto ,sarebbe da 47 uf e anche a me sinceramente sembra che non abbia "nervo" per i miei gusti ,checche' si dica che un condensatore vale l'altro!
In alternativa avrei disponibile un orange drop da 22 uf!Secondo te faccio bene a cambiarlo,ne guadagnerei a prescindere della differenza del taglio di frequenze?
Grazie anticipatamente e buon week end!!
Rispondi
Re: Ciao!
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 08/11/2014 ore 12:48:43
provare non costa niente. Personalmente sarei sicuro che potrebbe darmi giovamento. Poi i gusti son gusti e non si discute, potrebbe non piacerti. Sulle mie chitarre monto condensatori molto strani, da 10 nf, possibilmente ceramici... valore inusuale come tipologia inusuale. Molti direbbero che sono un pazzo ed in parte me lo dico anche da solo, ma a me piacciono tanto! :) Dove c'è gusto non c'è perdenza... ecco! :D
Rispondi
Re: Ciao!
di Chiodo utente non più registrato
commento del 08/11/2014 ore 13:16:46
Grazie!!Avevo giusta voglia di una sniffata di stagno!! :D
Ciao!! ;))
Rispondi
Enciclopedico
di stevierayfra [user #31114]
commento del 08/11/2014 ore 10:54:56
Complimenti, articolo con la A maiuscola !
Rispondi
--- I pickup ceramici, diffusi ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 08/11/2014 ore 11:34:14
--- I pickup ceramici, diffusi sulle chitarre più economiche e sulle chitarre che vogliono avere un suono particolarmente aggressivo, hanno appunto magneti ferroceramici. Offrono, come accennato, un suono dal grande output e particolarmente violento. ---

Ti consiglio di provare i MagneticField montati sulle G&L: non sempre ceramico significa pick up economico (vedi i Gibson 500 e 496) o output esagerati e suoni violenti ( vedi i MagneticField).
Rispondi
Re: --- I pickup ceramici, diffusi ...
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 08/11/2014 ore 12:45:18
si... effettivamente rileggendo avrei voluto esprimere alcune cose in maniera diversa, solo che essendo questo articolo una parte di uno scritto molto lungo forse ho "infrettito" un po' la pasta da qualche parte. Non necessariamente i magneti ferroceramici sono sinonimo di pickup economici o di scarsa qualità. Si usano spesso per dare appunto quel suono tipico.
Rispondi
Re: --- I pickup ceramici, diffusi ...
di LuckyPierluigi [user #40183]
commento del 08/11/2014 ore 14:17:1
Infatti, in realtà credo che la caratteristica dei pick up ceramici sia la grande definizione anche ad alti livelli di output, ragion per cui vengono usati spesso su pick up votati all'hi-gain o, più in generale, su pick up dove si cerca grande definizione delle note suonate. I pick up G&L per esempio sono iper- dettagliati, molto belli soprattutto sui puliti effettati (chorus, delay, etc) o sui leggeri crunch.
Rispondi
Non so... Ammiro la ...
di elgaldil [user #22921]
commento del 08/11/2014 ore 14:55:30
Non so...

Ammiro la volontà messa in questa serie di articoli sulla stratocaster, davvero. Ma l'ho già detto che è un terreno minato, anche perché su questo amatissimo strumento è stato scritto di tutto e di più!

Per quel che mi riguarda un po troppe imprecisioni: l'omissione del fatto che il selettore nasca a tre posizioni, il fatto che le posizioni 2 e 4 siano hum-cancelling (non è vero a meno che il p.u. centrale nn sia RW, ma nn è uno standard), il fatto che i magneti in alnico 5 abbiano più output degli alnico 3 ( in se non è vero, dipende da troppe altre cose, in primis gli avvolgimenti), etc etc...
E poi lo so che magari è solo,perché si tratta di "un modo di dire"... Ma son stufo di leggere espressioni tipo "i condensatori suonano"...i condensatori NON suonano!
Rispondi
Re: Non so... Ammiro la ...
di Repsol [user #30201]
commento del 08/11/2014 ore 18:15:50
Io penso che scrivendo un articolo così lungo, così dettagliato e su uno strumento così popolare, sia facile incorrere in qualche imprecisione.
Succede anche alla Redazione, per cui è naturale che possa succedere anche ad un utente del forum che di mestiere non fa il giornalista.
Credo sia normale che una persona non conosca perfettamente tutto e l'articolo non si pone come verità assoluta.
Penso peró che in questo articolo ci sono più informazioni corrette e argomenti trattati bene che imprecisioni ed errori. Per cui ben vengano le segnalazioni di qualche imprecisione, ma benvengano anche articoli come questi.
Rispondi
Re: Non so... Ammiro la ...
di Jaguar25 [user #20667]
commento del 08/11/2014 ore 18:33:48
Il problema di fondo e che se l'articolo contiene informazioni sbagliate, il "ragazzino" o "il comune lettore senza conoscenze approfondite" finisce per credere a quanto letto. Tralasciando l'aspetto enciclopedico dell'articolo, ciò può portare ad un eventuale acquisto errato....va da se quanto ne consegue.
Per come la vedo io se le critiche venissero accettate tanto di cappello per la dedizione nello scrivere questi articoli.
Rispondi
Re: Non so... Ammiro la ...
di elgaldil [user #22921]
commento del 08/11/2014 ore 18:35:17
Mmmh
Non so... Non sono del tutto d'accordo. Come detto ammiro la buona volontà, ma credo anche che un articolo tecnico "debba" essere "necessariamente" preciso... Penso per esempio al neofita, al ragazzino che si avvicina al mondo della chitarra (elettrica, acustica, etc) che cerca di informarsi e di imparare ...e non è corretto che impari cose scorrette.
Rispondi
Vorrei chiedere all'autore di spiegarmi ...
di MM [user #34535]
commento del 08/11/2014 ore 21:13:10
Vorrei chiedere all'autore di spiegarmi meglio questa frase:

= È pure vero però che i pickup Fender Noiseless N3 risultano genericamente molto più squillanti di un pickup classico da Statocaster =

... cosa intendi per più squillante? è un aggettivo che non mi torna.
Rispondi
In effetti...
di maxventu [user #4785]
commento del 09/11/2014 ore 02:01:08
Noto anche io varie imprecisioni. A parte il discorso sui noiseless N3 dei quali si potrà dire tutto, ma non che sono molto squillanti e forse questo si deve all'architettura "stacked". Poi l'omissione sul RWRP. Anche sui condensatori, faccio fatica a capire qual'è la posizione dell'autore. Per quanto riguarda i controlli di tono poi, prima di parlare dei condensatori occorrerebbe per lo meno un cenno ai valori dei potenziometri, tra 250k e 500k cambia parecchio. Senza contare i lineari, i logaritmici, i no-load, i delta tone etc. Inoltre in tema di output, va bene distinguere tra diverse leghe, ma occorrerebbe per lo meno un cenno all'avvolgimento. Capisco scrivere senza essere giornalisti e questo e' OK, ma pubblicare su queste pagine un articolo sull'elettronica della stratocaster significa affrontare dei lettori severi.
Rispondi
Lettori severi????
di Chiodo utente non più registrato
commento del 09/11/2014 ore 09:34:35
Son sbarcati gli Jhadisti??
Va beh adesso dopo quest'ultima siamo al radicalismo estremo!!
Lettori severi...ma non farmi ridere.
Innanzitutto quando uno scrive un'articolo espone semplicemente il suo punto di vista sull'argomento ,se non fosse cosi'nessuno scriverebbe piu' nulla per paura di finire nella gogna Accordiana dei "Lettori Severi"!
Scrivere un'articolo non significa esprimere l'assoluta verita', semmai ci si avvicina a quest'ultima successivamente,confrontandosi(i commenti servono a questo),senza dire "sono stufo di sentire" ecc.ecc"

Chi dice che i neofiti vengono fuorviati leggendo cose sbagliate si assume l'onere della verita',in sintesi cio' che esce dalla sua bocca ...ops.. dalla tastiera,sarebbe "oro colato".
E quindi che:
1 I condensatori (Bumblee bee, ceramici,paperoil, orange drop e chi ne ha piu' ne metta) sono cosi' diversi e contraddistinti da numeri giusto per varieta',si potrebbero mettere in un sacchetto come le caramelle Haribo' ,tanto e comunque fan male al colesterolo!!
Se prendiamo ad esempio tre strato con gli stessi pu, stessi pot, stesso ampli, insomma identiche e montiamo tre condensatori di valore diverso, aprendo i toni a tutte e tre a ore5 ,il taglio di frequenze non sara' diverso e quindi di fatto suoneranno uguali.
2 Anche i magneti Alnico 5 e alnico 3 sono identici( mi sembrava ovvio che l'autore ponesse il paragone relegando il discorso ai soli magneti,perche' lo sa' anche il mio porcellino d'india che aumentando le spire dell'avvoglimento l'attrazione magnetica sara'piu' forte)

Sul fatto dei Noiseless anch'io avrei dei dubbi,e anche sul discorso dei ceramici economici o high output ,come chiarito da Pierluigi che e' entrato nel dibattito con grande classe senza intimidire,per cui mi limito ad intervenire ponendo la mia opinione dopo averne lette altre ,nel dubbio...
Concludo dicendo che nell'elettronica tutto fa' differenza,anche la piu' piccola resistenza,come quella montata sul condensatore,il cosidetto"treble Bleed" (altra caramella Haribo')che non serve a tenere alti i toni quando abbassiamo il volume ,e' solo estetica (un ceramico con la collana fa' figo)!!

PS:Cerchiamo di essere un po'piu' costruttivi e un po' meno arroganti ,perche' tanto sulla buccia di banana ci finiamo tutti prima o poi(si spera solo la buccia ) , pero' e ovvio che chi si mette in gioco si espone e rischia di piu',quindi solidarieta' sempre per quest'ultimi(anche se gli scappano cagate)!!
Rispondi
Re: Lettori severi????
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 09/11/2014 ore 10:37:05
ti avevo scritto una bella risposta piuttosto lunga... ma non so perchè non me l'ha mandata. Ti ringrazio comunque per la solidarietà. Personalmente mi sono stancato di dire sempre le stesse cose quindi, come mi suggerì un utente di accordo.it, glisso. Se mi ricordo, magari, più tardi ti riscrivo quello che ti ho scritto stamattina. :)
Rispondi
Re: Lettori severi????
di Chiodo utente non più registrato
commento del 10/11/2014 ore 19:29:00
Succedono cose strane ultimamente !!Concordo... ;))
Rispondi
Re: Lettori severi????
di elgaldil [user #22921]
commento del 09/11/2014 ore 11:16:53
Riguardo ai lettori severi (espressione di max, non mia) etc...

Quando uno scrive un articolo di carattere informativo, come parrebbe l'intento di questo, non esprime semplicemente il suo punto di vista! Ci saranno anche opinioni strettamente personali "trovo questo meglio di quest'altro" (e do atto all'autore come siano sempre messe in evidenza come tali), ma ci sono questioni che non sono opinabili. D'altra parte il lettore è "severo" perché esiste una discreta bibliografia sull'argomento, ergo, a buona ragione, si fa fatica ad accettare l'imprecisione! Tutto qui.
Detto questo (e ribadendo il mio apprezzamento per la "buona volontá", che però da sola non basta) in merito a quanto da te scritto:
1) nessuno mi sembra abbia asserito che i condensatori siano un inutile orpello... semplicemente si è fatto notare come forse andrebbero trattati in relazione al potenziometro (che agisce da resistenza fondamentalmente), quindi come sistema, il che è assai sensato. Io poi mi limito a ribadire che mi infastidisce l'espressione "i condensatori suonano"... Perché ne un condensatore nè una resistenza o un magnete o un cavo suonano! Al massimo agiscono alterando lo spettro si frequenze dello stesso.
2) nessuno ha detto che i magneti AlNiCo 3 o 5 siano identici, ma soltanto che parlare di output solo in relazione a questi sia errato. Un conto è parlare di potere coercitivo differente, ma anche qui si deve considerare il "sistema pickup"...certo a parità di tutte le altre condizioni un pickup con magnete in AlNiCo 5 fornisce più output di uno equipaggiato di magneti in AlNiCo 3, ma non possiamo soprassedere al fatto che il numero di avvolgimenti (e la tipologia di cavo) abbiano pari, se non maggiore, influenza sulle caratteristiche di un pickup. Ci trae in inganno il fatto che in passato (fin dai 60's) sia Fender che Gibson abbiano cambiato varie volte i magneti sui propri pickup senza in realtà rivederne il progetto complessivo, il che ovviamente ha portato a differenti risposte timbriche ed in termini di output...ciononostante, anche in questo caso e non solo formalmente, i magneti non "hanno un output maggiore" (o minore), è sempre e solo il sistema che conta.
Non capisco la nota sul treblebleed...che io installo di default su qualsiasi mia chitarra tra l'altro.
Rispondi
Re: Lettori severi????
di elgaldil [user #22921]
commento del 09/11/2014 ore 17:52:01
A dimostrazione di buona fede aggiungo una nota (di merito) su quanto citato per i condensatori...effettivamente non tutti sanno che tradizionalmente sulle strato (tone control) veniva montato un cap da 0.1 uF, precisamente dal 1954 al 1969, quindi si tratta di una eventuale modifica assolutamente corretta filologicamente, come accennato da Purplehaze.
Poi é questione di gusti , secondo me un cap da 0.1 chiude troppo il suono, preferisco rimanere entro i 0.05 (valutando a seconda dei pickup). In effetti già all'epoca molti lo modificavano (mod che si riscontra facilmente su molte chitarre vintage) proprio per avere un'escursione tonale più gestibile, spesso inserendo una resistenza tra il pot del tono e la massa.
Certamente comunque se qualcuno vuole un suono squisitamente "vintage oriented", anche e soprattutto a tono aperto, Munirsi di un cap da 0.1uF aiuta assai.
Rispondi
Re: Lettori severi????
di Chiodo utente non più registrato
commento del 09/11/2014 ore 19:57:46
Non devi dimostrare assolutamente nulla!!Anzi adesso sto' imparando un sacco di cose anche da te.
Vedi che nel confronto si arriva al nocciolo delle cose ,il mio era semplicemente uno sfogo sull'insofferenza che certe volte dimostrano le persone come te che sanno ,anche perche' magari queste cose ,essendo accordiani e/o appassionati da tanto tempo ,rappresentano un tritiritrito (per cui puo' anche essere comprensibile l'atteggiamento di infastidimento),che pero' se uno e' entrato da poco in queste realta',o non ha chiarito certe cose dandole per certe ,volendo condividere ,trova le reticenze di chi la sa' piu' lunga.Tutto qui !!
Poi per fortuna gli articoli non sono stampati e punto. La possibilita' di commentare e fare aggiustare il tiro ,da' ai lettori inesperti e neofiti una panoramica ancora piu' completa di come stanno le cose!E' doveroso segnalare se cio' che si scrive e' scorretto ,ma va fatto tenendo conto che non tutti sanno tutto, anche se credono !
Se in sostanza ,nessuno aprisse il dibattito ,non si saprebbe nulla di niente per cui l'articolo ,secondo me , e' completo solo quando gli interventi hanno sgomberato il campo dai dubbi!
Ciao !!;)

PS: Scusa la pappardella moralista ,odio indossare queste vesti sopratutto perche' sarei io lo scolaretto in questo caso e non tu!!
Rispondi
articolo ben fatto..... e' ...
di wlaz utente non più registrato
commento del 09/11/2014 ore 10:11:57
articolo ben fatto.....

e' sempre Bello leggere qualcosa sulla Strato....anche se già le conosci.....
....e ti fa venir voglia di fare modicfiche..... :)


qualcuno mi delucida invece sul Blocco Acciaio del PONTE se effettevimante cambia il suono ?

io ho quello in Zama anche se è una American Traditional del '98... e voorrei sostituirlo....
Rispondi
Re: articolo ben fatto..... e' ...
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 09/11/2014 ore 10:35:08
Tanto per mettere le mani avanti perchè è capace che se sbaglio a scrivere mi crocifiggono in sala mensa: si, secondo me il suono cambia, non radicalmente, ma cambia. Diventa più risonante e più ricco di alte frequenze. SECONDO ME: il mio orecchio questo mi dice.
Rispondi
Re: articolo ben fatto..... e' ...
di wlaz utente non più registrato
commento del 09/11/2014 ore 14:09:55
Grazie tu hai fatto qualche prova? Io volevo cambiare ponte completamente. Il liutaio mi ha detto prendi il VSVG della
Wilkinson che viene sui 100 € che é meglio dei fender.
Poi le sellette piegate in acciaio del callaham cosa cambia con quelle piegate di Fender? Scudate se sono fuori tema:)
Rispondi
Re: articolo ben fatto..... e' ...
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 09/11/2014 ore 14:58:37
il materiale... dunque... L'hardware della Wilkinson è ottimo ma personalmente non mi ci sono mai trovato troppo bene. Poco resistente. La callaham sembra usi lo stesso acciaio, la stessa procedura e gli stessi macchinari che usava la fender ai tempi d'oro... e tutto ciò se lo fanno pagare profumatamente (secondo me un po' eccessivamente). Personalmente uso sempre hardware Gotoh perchè mi offre un ottimo rapporto qualità prezzo. Non è certo hardware high end come callaham, però per quanto costa fa EGREGIAMENTE ciò che si richiede e comunque non si tratta di cineseria da 4 soldi ed è SICURAMENTE infinitamente superiore alle sellette della fender che si spezzano a mani nude.
Rispondi
grazie per i consigli.....allora vado ...
di wlaz utente non più registrato
commento del 09/11/2014 ore 17:22:02
grazie per i consigli.....allora vado di GOTOH !!!
.... e non ascoltare.....certa gente....e continua a scrivere anche se cè né gia materiale su strato
e Fender...un articolo è interessante
anche se già letto da altre parti.....cè sempre qualcosa da imparare...per me. ciaoo
Rispondi
Grazie purplehazecustomshop per gli interessanti spunti
di Kristian [user #33950]
commento del 16/11/2014 ore 17:03:52
Come da titolo, ti ringrazio per il post, utile ed interessante.
Concordo su tutto ed anche sul fatto, come tu stesso hai scritto, che è solo un assaggio di tutto quello che si potrebbe scrivere.

Premesso che: le tue prove di laboratorio sono compatibili con le mie (poche) conoscenze,
Premesso che: le tue informazioni sono in minima parte anche soggettive e quindi opinabili,

Vorrei prendere in esame alcune osservazioni degli amici accordiani:

1) LuckyPierluigi; E'appurato che trovi i ceramici mediamente su chitarre e conomiche o quando si vuole un suono un pò più aggressivo. Poi anche in quelli aggressivi, basta che abbassi il gain ed il suono diventa pulito :-) Nell'articolo non ha sminuito i ceramici. Anzi.
Facendo un discorso reale ed applicabile, la strato ha già un suono acido di suo e, forse per questo, si usano poco i ceramici su questo tipo di chitarra. Mi ripeto, adoro i ceramici e mi piace il fatto che se prendi alcune superstrat anche costose, come le JEM Ibanez, trovi sempre i ceramici DiMarzio, sia al ponte che al manico. Al centro solitamente, un singlecoil AlnicoV.

2) elgadil; Ma quale terreno minato? E'un divertimento :-D Non ne facciamo una questione di stato! Doveva scrivere che il selettore nasceva a tre posizioni? Ma in questo post non si parla di storia dello strumento bensì di applicazioni pratiche mediamente diffuse. Allora bisognava parlare dei pot lineari, logaritmici, da 250K e 500k. Delle capacità parassite dei pot scadenti ecc...ecc... in pratica pagine e pagine! ------ Poi, per quanto riguarda i mangeti: Notoriamente i mangeti di tipo alnicoIII sono usati per pu di stampo vintage. Mediamente questi, hanno pochi avvolgimenti e bassa impedenza. Sempre mediamente, gli alnicoV sono di stampo moderno e possono avere impedenze basse ma anche medie ed alte, se sovraavvolti. Se poi uno si fa costruire i pickup ad hoc ok ma mediamente, quello che noi comuni mortali troviamo in commercio è questo. In ultimo, dici che non ha specificato che non sempre esiste l'hum cancelling??? Ma se leggi bene lo ha specificato per ben due volte!

Ecco le frasi dove lo dice:
"Questo arrangiamento (tre single coil) offre ***normalmente*** il tipico suono della Stratocaster così come lo conosciamo. Abbinato a uno switch a cinque posizioni avremo nelle posizioni intermedie, nella maggior parte dei casi, un effetto tipo humbucker nel quale l'hum viene eliminato. "

"La Stratocaster offre un selettore ***normalmente*** a cinque posizioni dove, partendo dall'alto, abbiamo: pickup al manico, pickup al manico e centrale combinati normalmente con effetto humbucker, pickup centrale, pickup centrale e ponte combinati normalmente con effetto humbucker, pickup al ponte."

Mi sdembra palese che questo articolo, è generico, per un elettronica di tipo standard.
Altrimenti bisognava specificare i tipi di circuitazioni. Il greasebucket, solo per citarne uno.

Io ad esempio, avrei esordito con una cosa del tipo: "Si normalmente si ha l'hum cancelling per via del centrale invertito. Poi ci sono i modelli vintage e classic, che non hanno l'hum cancelling ed i pickup collegati tutti nello stesso verso.

* * * * *

In ultimo:
Il fatto che alcuni di voi, criticano scrivendo che ci sono cose scorrette, non significa niente.
E' aria fritta se non spiegate chiaramente cosa è che va bene e quali componenti utilizzate.

Contribuite anche voi nel dare un senso all'ottimo post, invece di sminuirlo.
Se è solo per dire che in generale niente va bene, lasciate perdere...

In questo modo leggo solo tanto senso di protezionismo medioevale e gelosia del sapere.

Le cose sono due, o non avete idea di cosa veramente va bene,
o vi rode il fatto che le informazioni utili vengano diffuse.
In tutti e due i casi, state sbagliando direzione perchè così,
non si va da nessuna parte.
Il tempo che avete impiegato a scrivere "non va bene" la prossima volta, potreste impiegarlo per linkare qualcosa che vada a completare le lacune. Ve ne saranno grati i poveri ragazzini ingenui che avete citato :-)
Sarebbe bello postare dei rimandi a gli ottimi post che ci sono anche qua su accordo dove si approfondicsce il discorso dei pot, dei treble bend ecc..

Riassumendo ed in conclusione:
Indicate di preciso cosa non va bene e specificate la correzione da adottare,
così il povero ragazzino neofita ingenuo, grazie a voi, salverà la sua carriera ;-)


Senza rancore per nessuno \m/



Rispondi
Re: Grazie purplehazecustomshop per gli interessanti spunti
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 16/11/2014 ore 18:27:50
grazie mille per il supporto... ma come ho accennato poco più su... non ci faccio più caso. A volte è palese che si critica e si puntella solo per il gusto di farlo. Lo fanno con tutti, non solo con me. Certa gente avrà solo qualche amico in meno... tutto qua. Pazienza... peggio per loro.
Rispondi
Mi accodo a purplehazecustomshop grazie ai preziosi post degli Accordiani
di Kristian [user #33950]
commento del 16/11/2014 ore 17:52:28
Interiorizzare definitivamente le tipologie di pot, di condensatori e gli abbinamenti:

vai al link



Scelta dei potenziometri:

vai al link



Differenze costruttive tra singlecoil ed humbucker

vai al link



Differenze tra diversi pickup

vai al link



Effetto Humbucker dei singlecoil

vai al link













Rispondi
letto con molto piacere.... ...
di superloco [user #24204]
commento del 17/11/2014 ore 11:25:43
letto con molto piacere....
Rispondi
Condensatore Tropical Fish? Quello che cercavo!!!
di Kristian [user #33950]
commento del 17/11/2014 ore 21:04:26
Un parere sui condensatori è spesso difficile da trovare, specialmente di tipo pratico :-D
Spesso sottovalutato, è la ciliegina sulla torta (secondo me la ciliegiona) :-D
Proprio quello che cercavo, un effetto wah-naturale, una sorta di compressione/espansione.
Appena possibile ne monterò uno.
Grazie ancora purplehazecustomshop \m/
Rispondi
Re: Condensatore Tropical Fish? Quello che cercavo!!!
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 17/11/2014 ore 21:32:3
è tutta questione di TEST... in realtà i tropical fish più diffusi sono di capacitanze basse è per questo che si avverte un effetto wah... se già monti un condensatore ad esempio da 10nf di qualunque tipo inizi a sentire una sorta di effetto "wah". Non so perchè però coi tropical fish la cosa è più accentuata. In genere, per mio gusto personale, si tende comunque ad eccedere nei valori dei condensatori. A mio avviso il valore originale di 100 nf è eccessivo. Ma questo dipende solo dal mio personalissimo gusto.
Rispondi
Re: Condensatore Tropical Fish? Quello che cercavo!!!
di Kristian [user #33950]
commento del 17/11/2014 ore 21:50:44
quindi mdovrei mettere un 0,010 microFarad? Ho capito bene?
se mettessi un tropical da 0,033 microFarad pensi che potrei ottener eun timbro più morbido e vintage ma perderei l'effetto cercato?
Rispondi
Re: Condensatore Tropical Fish? Quello che cercavo!!!
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 17/11/2014 ore 22:16:28
se hai un po' di condensatori in giro fai qualche prova ed inizia a sentire come risponde un 10 nanofarad... se ti piace poi magari puoi sostituirlo con un tropical fish. Il fatto è che è una risposta molto particolare e, credimi, non a tutti piace... sicuramente il 33 nano rispetto ad un 100 fa la differenza anche se non è corretto definirlo "vintage" in quanto il vero valore vintage era 100 nanofarad... diciamo che noi stiamo andando sull'alternativo. :) In ogni caso... inizia ad assaggiare un 10 nano qualunque... e muoviti da lì. Ci sono tanti venditori che vendono "kit" con valori assortiti. Così puoi fare i tuoi esperimenti e quando hai trovato il tuo valore puoi mettercene uno magari di qualità migliore.
Rispondi
Re: Condensatore Tropical Fish? Quello che cercavo!!!
di Kristian [user #33950]
commento del 17/11/2014 ore 22:37:56
va bene, farò qualche esperimento.
mi piace il suono limpido dei single coil ma vorrei sempre evitare l'effetto "tagliente" e "vetroso".
per questo ho sempre preferito condensatori con capacità di almeno 47 nano.
In effetti però posso tenere a bada il lato selvaggio dei singlecoil con dei pot da 250K di qualità. Che poi sono quelli normalmente di serie.

Proverò i tropical fish.
Metterò prima quello da 10 nano, come hai suggerito.
:-D
Rispondi
Re: Condensatore Tropical Fish? Quello che cercavo!!!
di Kristian [user #33950]
commento del 18/11/2014 ore 12:29:47
Un altro interessante post in merito ai condensatori:

vai al link

Rispondi
Prima di tutto un saluto...
di musicmaster [user #30940]
commento del 21/11/2014 ore 03:44:44
Prima di tutto un saluto a tutti i lettori del thread e un complimento a purplehaze.. che mi piace a cominciare dal nick che si e' scelto.... e grazie per il bell'articolo che in fondo è una bella panoramica sull'argomento fatta in poche righe e con una sintesi invidiabile (cosa di cui non sono molto capace e che ti invidio moltissimo!) ; quindi a prescindere dalle possibili imprecisioni e dall'inevitabile espressione di preferenze personali ( che oltretutto è sempre gradita, anche come confronto fra musicisti) complimenti davvero.

Personali altrettanto e opinabili secondo me sono alcune critiche o recise posizioni di chi ha commentato l'articolo fra i presenti...

-> Il treble bleed non è " un condensatore con la collana" chè fa' solo piu fico, ma in elettronica è il filtro taglia alti piu semplice , e quindi direi, ha un suo perchè'.
-> i condensatori non sono un sacchetto di smarties colorati senza grosse differenze , ma il "colore" appunto che danno o tolgono al suono fa una sua differenza, - purtroppo non ho mai potuto provare dei carta -olio (e non mi dipiacerebbe) - ma ho maturato una certa esperienza coi ceramici e quelli al polyestere , trovo abbastanza giusta l'osservazione che a parita di capacita' un generoso condensatore vintage suona meglio di un moderno condensatore, per esempio " il lenticchione" descritto da purplehaze... era visibile nelle circuitazioni degli anni '70 e primi anni '80 dove ora si trovano autentiche cacchette di mosca che a partita' di capacita' nominale hanno un suono ben differente (lo definirei piu graffiante e secco) e sopratutto una risposta piu brusca al variare della posizione del potenziometro del tono.
Attenzione alle tolleranze costruttive pero'! I vecchi componenti spesso avevano range di variabilita del 20-30°/°
-> trovo che una componente critica e che spesso si sottovaluta a prescindere dai valori di impedenza scelti è la qualita' dei potenziometri: un CTS grande quanto una moneta da due euro è in grado di resuscitare e rendere a dovere il suono di qualsiasi configurazione di pickup soffocato e smorzato dalle scadenti produzioni orientali, anche qui la differenza e' nell'aspetto e nelle dimensioni ( e sopratutto nella qualita' dei componenti costruttive) e non nei valori nominali.
sono componennti che piu di altre poi, risentono dell'usura, dell'ossidazione, del logorio , piu di altre parti della chitarra.
-> tutte queste osservazioni sono particolarmente valide per chi usa i suoni puliti e specialmente nei generi piu vintage dove il suono al massimo è appena sporcato da un filo di drive ousando un bel pulito con reverbero nel canale clean di un combo vavolare. qui la "traparenza" del circuito conta eccome, migliorando la risposta al tocco e l'espressivita dello strumento.
-> i cablaggi (qualita' e diametro del conduttore prescindendo dalle varianti circuitali) e le saldature....non ci credevo finche' qualcuno non mi ha collegato le casse del vecchio stereo all'amplificatore usando qualcosa di ben diverso dalla piattina bipolare in dotazione, costruendomi i collegamenti con un buon coassiale con core a quattro poli intrecciati che si usa per alimentare i motori industriali ... pensavo fosse pazzo , ma dopo sentivo perfino il rumore delle chiavi degli ottoni e dei legni... senza essere cosi estremi qualcosa di simile accade (fatte le dovute proporzioni) se usate al posto del normale rame pastificato un bel filo vintage, e non è tanto la qualita dell'isolante (che è pure un po rognoso da spelare) ma il diametro e la qualita del conduttore. Gli elettroni nel conduttore "si fanno strada" diversamente e anche qui mi darete del pazzo lo sento... col passare del tempo il suono migliora, diventa piu' morbido e meno spigoloso rispetto a quello di un cablagio fresco di saldatura.

Come diceva un vecchio venditore televisivo: .... provare per credere!

Ma qui esprimo mie personali opinioni opinabili come quelle che mi precedono e quelle che mi seguiranno.

Cogito ergo sum!
Rispondi
Re: Prima di tutto un saluto...
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 21/11/2014 ore 07:04:27
ti ringrazio per i complimenti e premettendo che mi trovo perfettamente con tutto ciò che hai scritto vorrei appuntare un post-it in coda: ogni cosa, ogni modifica, ogni rimaneggiamento, ogni parte da un effetto diverso. Quello che vorrei a volte comunicare e che molto spesso non "arriva" sia qui che ai miei clienti è che la legge FONDAMENTALE che vale non solo sugli strumenti, ma su tutto, è: dove c'è gusto non c'è perdenza. Quando ero più piccolo mi è capitato nei miei numerosi esperimenti di farmi influenzare da dicerie e la luoghi comuni montando cose che non mi piacevano particolarmente per qualche motivo solo perchè erano "il famigerato carta olio", "il ponte taldetali tutto in acciaio", il pickup "di mago merlino" ecc. ecc. Ciò che bisogna ricercare è il piacere delle proprie orecchie, delle proprie mani e dei propri sensi di chitarrista. Questa cosa l'ho maturata nel tempo e con tanti esperimenti. Questa sensibilità e questo gusto, che oramai conosco, l'ho perfezionato usando i coccodrilli e cambiando 10 condensatori alla volta, buttando tanti ponti e tante meccaniche nel cestino della monnezza, tanti capotasti, tanti pickup... Poi ogni strumento reagisce in maniera diversa... questo è il problema di gestire queste cose. Se per qualche motivo ti piace di più il ceramico a lenticchia di un carta olio vintage replica... non sei un cretino incompetente, se alle tue orecchie e sotto le tue mani ti senti di più un valore strano piuttosto che il tanto classico 100nf non c'è problema, se a te piace di più una poliestere piuttosto che una nitrocellulosa... ma io sono contento per te che hai maturato queste convinzioni. Ma è questione di gusti. TI PIACE. Il problema è cercare di inculcare le cose negli altri come legge. Come quelli che scrivono "il condensatore non suona", "la vernice e il legno non suonano". Secondo me queste sono le cose meno scientifiche che esistano. A volte io che ci lavoro ogni giorno mi trovo a fare i conti con delle cose completamente senza senso, reazioni degli strumenti e delle apparecchiature completamente inaspettate, applicazioni navigatissime che in un attimo crollano senza nemmeno vacillare e ti costringono a trovare altre soluzioni. Ma come si fa a dettare legge? Mah!? E' bello... è tutto una sorpresa... con gli anni impari a prevedere queste reazioni inaspettate... ma porca miseria non si può dettare legge! Io ho addirittura imparato ad assecondare, comprendere e soddisfare il gusto delle persone che mi affidano i loro strumenti. Fortunatamente sembra che ci riesco e non è facile. Sarebbe troppo facile fare le chitarre clone: ad ognuno che viene dire "sei un cretino perchè hai preso la chitarra in nitrocellulosa, sgancia *tot euro per questo, questo e questo, arrivederci e grazie" facendo tutte le chitarre uguali con gli stessi componenti per legge divina propiziatoria. Sfortunatamente non funziona così. Se fosse possibile saremmo tutti "Leo Fender" e "Paul Reed Smith".
Rispondi
di pelgas [user #50313]
commento del 31/12/2021 ore 07:03:11
Che io sappia gli elettroni non si fanno strada in quanto in una corrente elettrica non si muove nulla. Gli elettroni cozzano l'uno con l'altro e faranno un gran caldo (effetto Joule), qualcuno forse si muove? Magari ma parliamo veramente di qualche millimetro al giorno.
Rispondi
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