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IK Multimedia: T-RackS Saturator X
IK Multimedia: T-RackS Saturator X
di [user #116] - pubblicato il

T-RackS Saturator X è un saturatore virtuale con il quale avvolgere le proprie registrazioni delle tipiche sonorità offerte dall'analogico grazie alle dieci modalità operative fornite dal software.

IK Multimedia ha creato Saturator X per essere estremamente efficace e allo stesso tempo semplice da utilizzare. Il tutto a un prezzo accessibile. Può essere utilizzato all'interno della propria DAW preferita sulle singole tracce o nel mix. Il suo funzionamento è alla stregua della sua controparte fisica. Introduce quindi una distorsione nell'elaborazione del segnale non alterando però la risposta in frequenza, ma agendo sulle armoniche seconda, terza e superiori creando un tono più ricco soprattutto sulle medio-alte. L'introduzione di una distorsione, simula il comportamento della circuteria analogica soprattutto quando spinta ai limiti. 

La semplicità di utilizzo è data anche dai pochi, ma efficaci, controlli. Due grandi knob consentono di gestire Gain e Output. I due possono funzionare in modo indipendente, quindi offrendo la possibilità di gestire autonomamente la quantità di saturazione applicata e quanto questa deve incidere sul mix, o connesso inverso. In questo caso viene mantenuto il rapporto tra guadagno in ingresso e volume di uscita. Il punto di link tra i due è definibile dall'utente. 

Il vantaggio di affidarsi al mondo del virtuale, consiste nel fatto che si possono riprodurre condizioni difficilmente realizzabili nel mondo reale. Con Saturator X, è possibile accedere a ben dieci modalità di funzionamento (selezionabili attraverso un apposito knob) che vanno a simulare altrettanti saturatori outboard. 
Queste le modalità 
Tape 1 
In questa modalità, viene riprodotto il carattere e la compressione tipica dei registratori a nastro che raggiungevano la saturazione quando spinti oltre i consueti livelli. 

Tape 2
Simile alla precedente, ma con una risposta più Lo-Fi, distorsione più accenuata e un'alta frequenza di roll-off.

Master +6dB 
In questa modalità, viene ricreata digitalmente una curva di saturazione morbida, utile per aggiungere un po' di corpo. 

Master + 12dB
Simile alla precedente, ma con una curva di saturazione più accentuata. 

Tube 1 - Push Pull 
Ricrea la classica saturazione valvolare con armoniche dispari tipica del clipping simmetrico degli stadi Push/Pull.

Tube 2 - Class A 
Saturazione valvolare anche in questo caso, ma con più armoniche, tipiche della Classe A

Solid State 1 - Push Pull
Similare alla modalita Tube, ma decisamente dal carattere più aggressivo dato dalla simulazione dei circuiti a stato solido. 

Solid State 2 - Class A
Anche in questo caso, carattere aggressivo, ma con una risposta ai transienti più accurata. 

Transformer - Iron
Saturazione molto delicata e una lieve quantità di distorsione.  

Transformer - Steel
Simile alla precedente, ma con una distribuzione uguale di armoniche pari e dispari. 

Per tenere sotto controllo il livello del segnale, il produttore ha ben pensato di includere al centro del plug-in, un VU-meter denominato "Magic Eye". Suo il compito di mostrare il livello di saturazione in tempo reale. 

I dubbiosi, possono scaricare una versione trial completamente funzionante per 14 giorni. Il prezzo di Saturator X si attesta a € 97,59 IVA inclusa. 

IK Multimedia è un marchio distribuito in Italia da Mogar Music

effetti e processori ik multimedia saturator x
Link utili
Mogar Music
IK Multimedia
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di MetalPaul utente non più registrato
commento del 20/05/2016 ore 12:18:40
Qualcuno mi spiega gentilmente il significato del termine "transienti"? E anche perché qui si parla di armoniche dispari associate alle valvole? Io ho sempre letto, soprattutto qui su Accordo, che le valvole producono armoniche pari e i transistor armoniche dispari...Che poi, queste benedette armoniche cosa sarebbero?
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 20/05/2016 ore 13:46:45
Dal nostro punto di vista, un transiente è una piccola porzione di suono che "passa" velocemente; per quanto riguarda il significato dei "transienti" (etimologicamente "qualcosa che passa"), per darti un esempio, il suono del plettro che pizzica una corda (prima che la nota sia udibile): ecco, quello è un transiente. Nelle voci, ad esempio le parole che iniziano per "P" o per "S", ecco altri esempi di suoni transienti. Avrei potuto anche dire: il transiente è l'attacco di un suono, anche se non è del tutto corretto perché rientra nel concetto di transiente anche la parte finale di un suono, proviamo a pensare al suono che produci quando stai suonando una chitarra con un suono molto saturo e stoppi la corda: spesso otterrai una sfumatura che, del pari, è un transiente.
I compressori agiscono in vario modo sul volume, sul sustain e sull'attacco, quindi sui transienti. I compressori modificano l'inviluppo temporale e l'andamento dinamico di un suono.
I transienti non hanno di per se nulla a che vedere coi transistor, anche se il nome è simile.
Per quanto riguarda la spiegazione delle armoniche, lascio a chi è più competente di me.
Una domanda per la Redazione: nell'articolo si accenna ai "compressori a nastro", quali sono i modelli storici di riferimento dei compressori a nastro ?
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 20/05/2016 ore 17:28:26
È il nastro che fa da compressore - l'effetto è minimo e la distorsione impercettibile. Per il mix c'era un compressore sul master prima di andare su nastro. Se l'effetto è quasi inaudibile è quello giusto.
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 21/05/2016 ore 17:03:00
Beh quindi è più corretto parlare di registratori (analogici) a nastro, che per definizione introducono compressioni e distorsioni (tipicamente: non lineari, ovvero variabili al variare delle frequenze registrate).
Rispondi
di TidalRace [user #16055]
commento del 20/05/2016 ore 19:26:47
Le armoniche pari e dispari sono presenti in tutti i tipi d'amplificazione, siano essi valvolari o a stato solido. Quello che cambia sono le ampiezze delle singole armoniche. Se suoniamo un La a 220 hz, la seconda armonica è il La a 440 hz mentre la terza è un Mi appena crescente a 330 hz. Gli armonici presenti in vari punti della tastiera di una chitarra sono appunto multipli della nota di base che stiamo suonando. Un finale in push-pull essendo simmetrico tende a far emergere maggiormente le armoniche dispari, specie se ottimizzato per erogare la massima potenza possibile. Al contrario un finale in classe A, anche a transistor, tende a far emergere le armoniche pari, proprio perchè lavora in modo asimmetrico. Per distorcere con armoniche pari occorre infatti che una delle due semionde del segnale sia di forma diversa dall'altra, asimmetrico appunto.
Rispondi
di martipie [user #20731]
commento del 20/05/2016 ore 16:43:14
La distribuzione delle armoniche nello spettro della distorsione dipende dalla tipologia circuitale, dal design dello stadio di amplificazione quindi, non dipende dal tipo di dispositivo utilizzato, stato solido o tubi a vuoto pari sono.....uno degli n-mila falsi miti che circondano l'adorazione per il valvolare...
Di seguito un link un po' più tecnico, è il primo che mi è venuto su google ma ce ne sono a migliaia, basta cercare.

vai al link

P.S. Ovviamente ho le mie belle valvole sia sull'home hi-fi che sull'ampli, son troppo belle !! ;-)
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 20/05/2016 ore 19:26:2
Grazie per il link! Lunghissimo e dettagliato A-B-AB del caso.
C'è anche EQ nell' equazione? Nel senso di quali frequenze tagliare di preferenza sul mixer (registrando) per avere un traffico agevole nella "zona pericolosa" - e senza perdere le alte per strada. Domanda da incompetente: come si può simulare con le corde di una chitarra il gioco delle frequenze armoniche?
Adorazione del valvolare: tutto è digitale dal momento che viene catturato dal microfono o dal D.I. A casa deve essere forte poter "valvolare, oh oh..." per riscaldare un sound "morto e amorfo" da 44.1 kHz - sono sicuro che hai moltissimi vinili...
Rispondi
di martipie [user #20731]
commento del 20/05/2016 ore 22:19:58
Ciao Claes, nel link si parla di componenti armoniche della distorsione, il concetto non è proprio facile da spiegare se si è completamenti digiuni di un po' di elettronica e scomposizione di Fourier dei segnali, diciamo che in questo argomento non si parla di equalizzazione dei segnali, nulla che riguardi la fase di mixing ma solo il modo in cui gli stadi di amplificazione alterano il segnale originale. Le corde della chitarra emettono un suono con un loro timbro e una propria colorazione di cui lo spettro armonico rappresenta una "fotografia matematica" quindi non si può simulare nulla ma solo suonare.
A casa non ho vinili perchè non sopporto fruscii e toc vari ho solo un DAC valvolare che suona molto bene, in teoria un buon impianto non dovrebbe scaldare né colorare nulla quindi la differenza è solo fra gli hifi buoni e quelli cattivi, indipendentemente da valvole o transistor, ma prova a fare questa domanda in un forum di hifi e vedrai cose....
Buoni ascolti...fedeli!

Rispondi
di MetalPaul utente non più registrato
commento del 21/05/2016 ore 14:47:30
Grazie a tutti per le risposte :)
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