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Francine: la mia non-più-entry-level
Francine: la mia non-più-entry-level
di [user #29169] - pubblicato il

La prima chitarra non si scorda mai e, se si è fortunati, può meritare una seconda occasione dopo una buona messa a punto. Un manico comodo e una struttura solida sono un ottimo punto di partenza per costruirsi un giocattolo nuovo ritrovando una vecchia amica messa in disparte per troppo tempo.
Di recente il buon RozzoAristocratico ha pubblicato un articolo in cui proponeva la rivalutazione, per un chitarrista magari di non primissimo pelo, di chitarre entry level: di seguito rientro un po' in scia e vi racconto di un paio di scelte, forse un po' strane, che ho fatto.

Qualche mese fa mi sono trovato nella condizione di cominciare a valutare l'acquisto della mia prima Stratocaster. Giorni passati sui cataloghi, sui forum (su Wikipedia per capire il senso di un'infinità di termini, riferimenti a vecchie serie ecc.) per cercare di farmi un'idea.
Insomma volevo una chitarra americana e tastiera in acero. Ok, ma quale? E poi di quale anno? Già, perché su quel forum dicono che dopo il 2008 non valga la pena, e sull'altro dicono l'opposto. E io non ho la possibilità di girare i negozi per provarle tutte. E se sbaglio acquisto? E se... e se...?
In questo marasma di idee e cogitazioni, di tanto in tanto mi cadeva l'occhio (e le dita pure) su Francine.

Francine: la mia non-più-entry-level

Francine è la mia prima chitarra, arrivata nell'ormai non vicinissimo 2003.
Ella è una Tradition, credo che il modello fosse G10, ma all'epoca ero troppo giovane e sprovveduto per occuparmi di tali particolari: avevo un'elettrica, cosa mi importava della serie?
È un'imitazione della stratocaster con corpo in tiglio, manico in acero e tastiera in palissandro.

Francine: la mia non-più-entry-level

Piccolo dettaglio: Francine ha un manico davvero spettacolare, non un tasto mal posizionato, senza sbavature, assai scorrevole e molto comodo, tutte caratteristiche che negli anni hanno lasciato stupiti parecchi chitarristi (anche esperti) che certamente non si sarebbero aspettati di trovarsi così bene su una chitarra da pochi soldi.

Tornando a bolla, passavo il tempo libero scorrendo forum e guardando video demo e, nel frattempo, strimpellavo sulla suddetta madama. Alla fine ho deciso: ho una chitarra con un suono di base per niente malvagio e su cui mi trovo bene. Perfetto: La sistemo.
Detto e, più o meno, fatto:
- sostituite le meccaniche con delle Gotoh autobloccanti
- fatto installare un push-push su uno dei toni per mantenere sempre inserito il pickup al ponte
- cambiato i pickup. Inutile dire: su questo tema altro dramma, settimane di ricerche per poi approdare ai classici Seymour Duncan SSL-5 al ponte, SSL1 per centrale e manico a cui va aggiunta un'altra settimana per decidermi a prendere l'RWRP al centro.

Francine: la mia non-più-entry-level

Non sono in grado di comparare il suono della mia vecchia compagna, riammodernata e rivalutata, con una Signora Stratocaster, ma certamente posso dire che si avvicina non poco al suono che ho in testa.
Certo, mentre scrivo non ho a un metro da me un'American Standard con tastiera in acero, top nero o sunburst e un bel logo Fender sulla paletta. Romantico lo sono sempre stato e questo un po' pesa. Ma sono anche abbastanza pratico, ho speso meno di un terzo per sistemare la vecchia Francine e mi trovo tra le mani una chitarra con cui mi diverto, con cui non faccio la minima fatica e che mi dà un suono davvero vicino a "quel" suono.

Mi sono divertito a registrare qualche esempio e ve lo propongo qua sotto.
Per i più curiosi (e tenaci per aver retto fino a qua) ecco come si compone il suono:
- testata H&K Tubemeister 36 (30th Anniversary) su cassa DV Mark 212
- effetti da un G Major 2
- registrazione con DI Integrata nella testata più microfono ambientale Zoom H2 in una scheda audio M-Audio M-Track 2X2M.







La ricerca però non finisce qui. Ora sto guardando il ponte, il capotasto... e sono in cerca di consigli.
Tutto ciò mi ricorda il ponte di San Francisco: ci mettono quattro anni a ripitturarlo e quando arrivano alla fine è già il momento di ricominciare. So già che non finirà mai.
chitarre elettriche g10 gli articoli dei lettori manutenzione tradition
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I buoni motivi per acquistare adesso una chitarra entry level
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di Merkava [user #12559]
commento del 21/10/2016 ore 15:22:26
ב"ה

Ti consiglio un ponte gotoh!
Rispondi
di FrankieBear [user #29169]
commento del 21/10/2016 ore 15:35:54
ci stavo giusto facendo un pensiero! qualche modello particolare?
sono (restando in tema di dilemmi) indeciso tra i classici a 6 viti e quelli a 2 pivot stile american standard..
Rispondi
di Merkava [user #12559]
commento del 21/10/2016 ore 15:46:10
ב"ה

Se hai un 6 viti devi restare su quello. Controlla esattamente la lunghezza del ponte prima di acquistare, e' un parametro fondamentale!
Rispondi
di FrankieBear [user #29169]
commento del 21/10/2016 ore 15:46:57
Grazie!
Rispondi
di giax87 [user #43303]
commento del 21/10/2016 ore 17:03:0
Ciao, ottima idea fare l'upgrade, anche io mi sono dedicato agli upgrade sulla mia strato am. standard made in usa dell'88. Allora come ponte io ho montato un eccellente callaham (ma costicchia) ho sentito ben parlare anche dei Wilkinson, e ti costa la metà. Pick up hai già fatto mi pare, io sono andato su I-Spira, qualità eccelsa. Sulle meccaniche anche io ho messo autobloccanti. Direi che hai fatto quasi tutto, sul capotasto ho preferito far fare al liutaio da zero in osso, è un lavoro che non mi sono sentito di fare, ma sto pensando di provare a farne uno da zero sulla mia acustica da battaglia.
Divertiti e Buone suonate.
Rispondi
di FrankieBear [user #29169]
commento del 21/10/2016 ore 18:34:39
Anche io ero tentato da pickup italiani (soprattutto i Mama, ma anche i LiutArt)...purtroppo un femore frantumato ha limitato un pelino la mia capacità di movimento e sono andato sul comodo!
Grazie per le indicazioni sul ponte.
Circa il capotasto, la differenza si nota?
Rispondi
di Iconoclast76 [user #43596]
commento del 21/10/2016 ore 18:59:18
anche io se trovassi il manico giusto rimetterei in sesto la mi aprima chitarra, avevo gia fatto lo scasso per i floyd edge visto che montava un floyd lotris, modificata nel circuito elettrico suonava alla grande , non mi dispiacerebbe sinceramente ridarle vita poverina
Rispondi
di marchino72 [user #29854]
commento del 21/10/2016 ore 19:06:29
Ho anche io una Strato Squire con ponte a 6 viti.
Confermo la necessità di avere esattamente l'interasse corde e dima del ponte per poterlo cambiare.
Io ho modificato solo la base (il "trem block"). Quelle di serie sono orribili.
L'ho fatto fare in Monel, una lega particolare nikel-rame, e su specifiche dimensioni.
Se le sellette sono buone naturalmente, la chitarra acquista sustain, un pò di brillantezza e solidità d'accordatura.
Chiaramente a parità del resto.
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 21/10/2016 ore 19:40:14
come diceva un mio amico: "sono tutte frustrazioni di malati mentali. legni, annate, marchi, suoni. non è vero niente. quando ha una tastiera confortevole, il resto è accessorio, mettici i pickup che vuoi e hai fatto il suono. il resto sono solo scuse per spillare soldi ai poveretti"
Rispondi
di FrankieBear [user #29169]
commento del 21/10/2016 ore 19:46:17
😃
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 21/10/2016 ore 19:54:1
Frustrazioni di malati mentali è proprio brutta come espressione e mi pare una frase offensiva buttata a caso. Un ponte in zamac ed uno in acciaio forniscono un risultato del tutto diverso, un potenziometro da 250K ed uno da 1M piuttosto che un condensatore da 15nF ed uno da 47nF costituiscono un filtro passa-basso completamente differente (è elettrotecnica, quindi scienza, non seghe mentali), una verniciatura nitro (non parlo di suono eh) comporta un impiego in termini di tempo a livello di manodopera significativamente maggiore rispetto ad una in poliestere (questo in fabbrica comporta un aggravio sul costo di produzione e dunque sul prezzo di vendita consistente e pure queste sono cose che si studiano all'università, non sui forum o al bar). Poi le discussioni possono essere buttate in caciara o essere affrontate su piani più alti, ma ciò vale per entrambi i lati della barricata.
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 22/10/2016 ore 09:11:11
Tra un potenziometro da 250 k e da 1 m non ci sono divergenze significative di prezzo, parliamo di poche decine di centesimi di differenza, stesso discorso per i condensatori (ci sono siti che li vendono tutti a prezzi compresi tra uno e cinque centesimi di euro). Il fatto che questi componenti essenziali per il suono costino pochissimo e che non impattano significativamente sul costo delle chitarre e che su chitarre molto costose abbia trovato componentistica scadente dimostra proprio quello che diceva il mio amico: che dietro il prezzo delle chitarre vintage o di marca ci sono mere speculazioni, ma alla fine non si bada a quelli che sono i componenti fondamentali che contribuiscono al suono. Quando una chitarra ha una buona tastiera e un buon manico, si può lavorare a tutto il resto, investendo pochissimo.
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 22/10/2016 ore 09:11:14
Tra un potenziometro da 250 k e da 1 m non ci sono divergenze significative di prezzo, parliamo di poche decine di centesimi di differenza, stesso discorso per i condensatori (ci sono siti che li vendono tutti a prezzi compresi tra uno e cinque centesimi di euro). Il fatto che questi componenti essenziali per il suono costino pochissimo e che non impattano significativamente sul costo delle chitarre e che su chitarre molto costose abbia trovato componentistica scadente dimostra proprio quello che diceva il mio amico: che dietro il prezzo delle chitarre vintage o di marca ci sono mere speculazioni, ma alla fine non si bada a quelli che sono i componenti fondamentali che contribuiscono al suono. Quando una chitarra ha una buona tastiera e un buon manico, si può lavorare a tutto il resto, investendo pochissimo.
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 23/10/2016 ore 15:13:26
Ehm... la precisazione sul valore del potenziometro non riguardava il prezzo, ma il suono risultante in funzione dei pick-up montati sullo strumento. Single coil e humbuckers richiedono potenziometri diversi. Se si montano potenziometri sbagliati (cosa che capita più spesso in strumenti molto economici, ma in passato è stato fatto anche da Gibson, nessuno capisce perché...), il suono cambia, e di brutto.
Sulla questione dei condensatori sono sostanzialmente d'accordo, la differenza è difficilmente udibile se non in condizioni particolari (registrazioni clean di buon livello) e, soprattutto, il costo di certi condensatori "magici" è un vero e proprio insulto.
La vera differenza tra una chitarra di pregio e una economica (una volta accertata una qualità accettabile della liuteria) la fa l'hardware: ponti e meccaniche di basso costo suonano "peggio" e, soprattutto, non sono affidabili nel tempo. Quelli buoni, invece... costano, e parecchio. Di solito più della chitarra economica ;)
Rispondi
di FrankieBear [user #29169]
commento del 23/10/2016 ore 15:29:01
A tal proposito, come sono i ponti gotoh?
Rispondi
di Oliver [user #910]
commento del 23/10/2016 ore 17:06:18
Hanno un eccellente rapporto qualità/prezzo.
Poi dipende da cosa ti proponi di ottenere: ci sono ponti Gotoh da 20€ o poco più, oppure da oltre 100€. A prima vista sembrano identici, ma evidentemente non lo sono ;)
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 21/10/2016 ore 20:40:52
Una tastiera confortevole è fondamentale, ma è importantissimo anche avere un ponte che fornisca il giusto sustain, delle meccaniche e un assetto che mantengano l'accordatura, dei legni ben stagionati che non facciano scherzi nel tempo, una schermatura che elimini i rumori... Sono importanti anche il peso generale dello strumento e il suo bilanciamento...

Alla fine, credo che molto dipenda da quello che si suona. Se fai 4 accordi in croce, magari con molta distorsione, avrai qualche problemino in meno rispetto a Michael Landau o Wayne Krantz.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 22/10/2016 ore 00:47:31
Ah beh...se lo dice il tuo amico 😉
Che vuoi che ne sappiano Leo Fender, Ted McCarty, George Fullerton, Seth Lover...
Rispondi
di MarcoV [user #30371]
commento del 22/10/2016 ore 11:51:27
Qualche anno fa andava tanto di moda cambiare i pickups alle chitarre elettriche economiche: su mercatinomusicale ne trovavi davvero un sacco di modificate a prezzi irrisori.
Eh, avranno avuto tutte un brutto manico

Ps ho posseduto chitarre elettriche anche molto costose, le ho vendute tutte e vado con quelle economiche.. tanto per dire che non credo che il prezzo dello strumento sia indice della qualità del suono/timbro della chitarra
Rispondi
di Oblio utente non più registrato
commento del 22/10/2016 ore 10:57:56
Bravo ! Rivalutare le vecchie glorie ,riservando ad esse upgrade o restyling e' un momento di grande soddisfazione e crescita per ogni chitarrista ! Io lo faccio da sempre e rifaccio il giro alle mie chitarre una volta l'anno a tutte quante :D!!Da questa cosa ho imparato moltissimo , soprattutto a ridimensionare miti e a cogliere quei dettagli che stanno all'origine delle caratteristiche sonore e sulle peculiarita' estetico/costruttive !!
Per quanto riguarda il suono mi pare che comunque ci siamo in pieno !! ;)
Rispondi
di FrankieBear [user #29169]
commento del 22/10/2016 ore 13:12:23
grazie! :-)
Rispondi
di LuigiFalconio85 [user #42411]
commento del 22/10/2016 ore 18:44:33
Bel lavoro...comunque nonostante le mie 3 chitarre (Dean Dave Mustaine VMNTX, Bc Rich Bich Platinum Series e Bc Rich JRV Lucky 8 Strings) che utilizzo in maniera seria anche io sto pensando di rimettere a posto la mia Yamaha EG 112...dovrei solo cambiargli i tasti le meccaniche e riverniciarla, per i pick up devo vedere bene... che mi consigliate?
Rispondi
di tormaks [user #26740]
commento del 22/10/2016 ore 20:52:
chi non si è dedicato a "mostrificare" una chitarra economica?
Forse chi non se ne intende minimamente e chi non ha tempo.....
La mia ibanez rg 370dx (nuova costa due o tre cento euro), nel tempo è diventata una rg prestige di livello!! certo chi se la ricomprerebbe a 600 euro? Infatti me la terrò!
I pick up sono diventati un evolution al ponte ed un qm al manico...il centrale è rimasto il suo (single coil) anche perchè suona molto nature!
il ponte è diventato un floyd rose non ricordo se edge zero tre o cosa, ma ora si accorda e tiene alla grande, il manico da wizard è passato a prestige, mentre la vera chicca è il blocco di ottone sotto al ponte: sustain e botta!
agli occhi se on fosse per la scritta prestige sulla paletta si direbbe una ibanez da 200 euro, ma tutto sommato va meglio di molte signore molto più costose e non la darei via per nulla al mondo.
Ha acquistato in precisione, sustain e dinamica, anche se monto le corde 0.9 _42.
E pensare che la comprai per 300 euro comprensiva di due pedali boss e di un ampli marshall da 30w, pensando di rivendere tutto dopo pochi giorni.
I pedali e l'ampli rivenduti subito, quasi rientrando della spesa totale.
Mostrificare sempre!
alla prossima
maks
Rispondi
di gigi62 [user #23583]
commento del 23/10/2016 ore 09:10:25
Bravo nipote!!!!!!!!!!!
Il tuo vecchio zio però si prende il merito della scelta di uno strumento costruito veramente bene che all'epoca ti misi in mano e che ha contribuito a mantenere viva la malattia della chitarrite in famiglia!!!!!!
Rispondi
di FrankieBear [user #29169]
commento del 23/10/2016 ore 12:51:52
Malattia cronica senza cura direi
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 23/10/2016 ore 18:35:1
Per fortuna non è ancora stata inventata la pillola contro la malattia GAS - la chitarrite è cmq incurabile.
Rispondi
di magheggio [user #10968]
commento del 24/10/2016 ore 14:38:5
Ben vengano le customizzazioni ma occhio... finchè è la tua chitarra ci puoi fare qualsiasi cosa ma se malauguratamente un giorno decidi di venderla, perchè sei passato ad altro strumento superiore, per abbandono o per necessità, non ti daranno un solo centesimo in più di quando vale la tradition standard (poco), quindi conserva tutti i pezzi originali che non si sa mai...

Se poi non hai intenzione di venderla mai, nemmeno se dovessi rimanere indigente senza lavoro e senza tetto :) ti consiglio il capotasto in osso: è ottimo e dona maggiore brillantezza al suono (anche il sustain non è male)... oppure un capotasto roller se usi molto la leva.

Come ponte il meglio del meglio dei flottanti secondo me è il wilkinson vs100 ma non so se si può installare su una chitarra come la tua senza fare modifiche irreversibili.

Tieni conto che un tecnico bravo per cambiare il capotasto ti chiederà circa 100 euro, per cambiare il ponte altrettanti + il prezzo del ponte... sono bei soldi, ad occhio e croce 300 euro... se cosideri la spesa che hai fatto per meccaniche e pickup, già direi sui 250 euro, e questi qui, te la compri una strato americana usata sul mercatino... ma comunque...
Rispondi
di FrankieBear [user #29169]
commento del 24/10/2016 ore 14:40:55
Grazie per le indicazioni!
Stavo appunto cwrcando info sui capotasti che hai menzionato..
Rispondi
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