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Un hack per cambiare chitarra sul palco col booster
Un hack per cambiare chitarra sul palco col booster
di [user #17844] - pubblicato il

I manuali vogliono che si piazzi il booster a fine catena per alzare il livello del segnale in maniera trasparente e uscire meglio negli assolo, ma una posizione diversa può trasformarlo in un dispositivo utile a facilitare il cambio tra due strumenti a metà concerto senza dover ritoccare livelli o eq.
In soldoni, il booster è un circuito disegnato per aumentare il volume di una chitarra. Lo si può usare per ingrossarla, se ha un colore particolare, o per uscire negli assolo senza cambiare il proprio suono di base, se spicca invece per trasparenza. Un booster, però, può essere sfruttato anche in tanti modi che hanno un po' meno a che vedere con la creazione del tono in senso stretto e più con il concetto di tool, dispositivi accessori che tornano utili nella gestione del segnale per le esigenze dello studio o del palcoscenico.
Un booster lineare come l'italianissimo Vinteck Buff'n Boost, per esempio, può essere un asso nella manica quando ci si trova sul palco, con pochissimo tempo per regolare i propri suoni, e si ha bisogno di cambiare chitarra a metà concerto per qualche ragione.

Un hack per cambiare chitarra sul palco col booster

È difficile che due chitarre elettriche abbiano lo stesso livello d'uscita e, se a un certo punto abbiamo deciso di cambiare strumento, è probabile che lo facciamo perché per il prossimo brano ci serve un timbro molto diverso, come per una ballad da single coil in stile vintage che segue un brano rock appena snocciolato da una coppia di humbucker ad alto output. Con ogni probabilità, la nuova chitarra avrà un volume sensibilmente inferiore, e la strumentazione risponderà a esso in modo molto diverso. L'amplificatore suonerà più piano e, anche se lo alziamo, gli overdrive in catena risulteranno più spompi, e perfino le modulazioni potrebbero cambiare il loro equilibrio tra effetto e segnale dry.
L'ideale sarebbe avere un dispositivo che, in qualche modo, bilanci i volumi dei due strumenti a inizio catena, facendo sì che tutti i pedali e anche l'amplificatore continuino a rispondere nella maniera più simile possibile, senza richiedere ritocchi che spezzerebbero il ritmo del concerto o, peggio, rovinerebbero il faticoso sound check di inizio serata.
Esistono svariate soluzioni e la più ovvia vorrebbe un mixer, magari attivo, magari costoso, magari ingombrante. L'uovo di Colombo invece è un piccolo, comodo booster con buffer integrato posizionato per primo, appena dopo la chitarra.
Il suo compito è di portare il segnale dello strumento più debole al livello di quello con l'output maggiore. Così facendo, si potrà contare su un suono simile per intensità, bilanciato nel mix e che interagisca con gli altri effetti in maniera fedele alla condizione precedente il cambio chitarra, pur preservando tutte le differenze timbriche per le quali l'abbiamo sostituita.



Di certo sul mercato non mancano le alternative, anche studiate di proposito. È il caso di selettori a pedale come il Radial Bigshot I/O, che con i suoi ingressi multipli evita anche la seccatura di dover staccare il cavo da uno strumento per infilarlo nell'altro. Però è un circuito passivo e consente solo di attenuare il segnale più forte per portarlo al livello di quello più debole, e non viceversa. E perché mai rinunciare a preziosi dB che un booster invece ha da vendere?
Un'alternativa valida e forse anche più versatile potrebbe essere un equalizzatore, ma l'istinto di "aggiustare" il nuovo suono in riferimento al precedente, se non gestito come si deve, potrebbe addirittura vanificare il cambio di strumento, assottigliando le differenze percepite dal pubblico. Inoltre, se si ha una catena di effetti folta o si usano cavi lunghi, l'attivazione di un circuito attivo come un equalizzatore potrebbe far sentire una differenza importante nell'intensità e nella purezza del segnale, che si risolverebbe solo aggiungendo un buffer che lavori quando l'equalizzatore è spento.
Un oggetto come il Vinteck ha già al suo interno un buffer sempre attivo, tutto in uno chassis davvero minuto e con una purezza sonora superiore a quella di molti equalizzatori in commercio sulla stessa fascia di prezzo.

Questo non è l'unico sistema per cambiare facilmente strumento sul palco e non è neanche il solo modo per sfruttare in maniera furba un booster posizionato a inizio catena, ma è un trucchetto che ho trovato provvidenziale per unire, come si dice, l'utile al dilettevole.
buff n boost effetti e processori il suono vinteck
Link utili
Radial Bigshot I/O su Accordo
Vinteck Buff'n Boost
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di robsrv [user #21635]
commento del 22/10/2016 ore 09:05:4
Utile l'articolo e divertente il video. Bravo! Io in realtà utilizzo il booster per questa finalità mettendolo dopo overdrive e distorsore ottenendo più o meno lo stesso risultato. Ciao
Rispondi
di umanile [user #42324]
commento del 22/10/2016 ore 10:08:16
Vero, però c'è un problema che rimane se si devono scambiare chitarre che montano single coil con quelle che hanno gli humbucker.
Gli humbucker comprimono un po' il segnale, quindi, per esempio, se si regola un overdirve sul Les Paul, una volta che in quel rig si userà una Strato, al di là della differenza di volume, ci sarà anche un notevole "scalino" tra il pulito e il distorto, ossia è probabile che con i single coil, una volta azionato l'OD, il suono ci risulti più basso e anche meno distorto. Per ovviare a questo inconveniente più che usare un boost a inizio catena, io userei un compressore, in modo da far coincidere i segnali delle due chitarre il più possibile.
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di KJ Midway [user #10754]
commento del 23/10/2016 ore 14:51:5
Non sempre... Io avevo lo stesso problema divento cambiare tra Tele ed ampli.
La soluzione è stata commissionare ad un tecnico uno switch con due ingressi ognuno dotato di buffer e gain indipendente.
Tengo il gain al minimo sul canale della LP e livello l'uscita della Tele con l'altro gain.
Le regolazioni sulla pedalboard così non ne risentono a monte è come se arrivasse lo stesso livello di segnale
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di Michele001 utente non più registrato
commento del 22/10/2016 ore 10:58:54
Ciao, io ho risolto a modo mio il problema, avevo un pedale che non mi serviva piu, ho lasciato in esso soltanto le entrate e le uscite jack, ho applicato un semplicissimo pot a 250k con classica resistenzina per non perdere le frequenze, e l'ho applicato ad inizio catena facendolo diventare, diciamo a modo mio, un pedalino boost per compensare il problema dei volumi. Di fatto cosa accade? Ho attaccato la Strato che rispetto la Sg ha meno volume, ho fatto il setup generale con volume del pedalino boost a 10, quindi lascio passare il segnale al massimo del volume possibile. finito il setup ho cambiato chitarra ed ho inserito nel boost la Sg, ho abbassato il volume da 10 a 7 poiche essa emette un segnale piu potente, ed a orecchio ho cercato di pareggiarlo con quello di entrata della Strat. (Attacca stacca, attacca stacca le due chitarre) Cosi facendo dopo qualche minuto accade cio che in realta si dice nel video, non ho piu fatto a botte con pedali ed ampli perche adesso il segnale che parte dalle chitarre si uniforma in uscita mi basta difatti solo regolare il boost per ogni chitarra ed il giochino è fatto (Strat 10, Sg 7)! Spesa? Zero! Avevo tutto a casa!
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di aleck [user #22654]
commento del 22/10/2016 ore 11:53:44
Non hai creato un boost, questo pedale potremmo chiamarlo "cutter" :D Di fatto hai fatto un pedale volume passivo, che livella il volume abbassando quello dello strumento con l'uscita più alta, l'esatto contrario di quello che cerca di ottenere Rozzo :)

Comunque un pedale volume torna sempre utile, ben fatto.
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di Michele001 utente non più registrato
commento del 22/10/2016 ore 12:08:41
Grazie :D Non entro in tecnicismi perche davvero non ne sarei capace, Il nome è di fantasia per mia convenienza, pero posso dirti che a me cosi funziona! Una volta fatto i setup degli ampli e pedali e Tc basta intervenire sul volume del pedalino in funzione della chitarra che uso e ti assicuro che non devi piu spippolare da nessuna parte per compensare a destra e manca... Forse sono stato fortunato chi lo sa, o forse mi accontento cosi!
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di aleck [user #22654]
commento del 22/10/2016 ore 12:16:3
Nono, il principio è corretto, ci credo che funzioni :) La differenza è che con un boost vai ad aumentare l'uscita della chitarra più spompa per raggiungere quella con humbucker più potenti, mentre nel tuo caso vai a ridurre l'uscita di quella più potente per raggiungere la più spompa. Non è un "boost", perchè invece di agire "amplificare" il segnale, agisce abbassandolo, tutto qui, nessun tecnicismo! :)

"Di certo sul mercato non mancano le alternative, anche studiate di proposito. È il caso di selettori a pedale come il Radial Bigshot I/O, che con i suoi ingressi multipli evita anche la seccatura di dover staccare il cavo da uno strumento per infilarlo nell'altro. Però è un circuito passivo e consente solo di attenuare il segnale più forte per portarlo al livello di quello più debole, e non viceversa." Il tuo funziona così :)
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di Michele001 utente non più registrato
commento del 22/10/2016 ore 12:29:45
Allora sono un genio ahuahuahuahuah ho creato l'antiboost, Scherzo! Pero dai vedi quanto è bello sperimentare ed arrivare a soluzioni anche senza essere geni? E' per questo che amo la chitarra e che mi da la voglia ogni giorno di stare li e vivere nel mio angolo di paradiso! Il nome che ho dato al pedalino era solo di mia fantasia sapevo benissimo le differenze! :D Pero se ci pensi bene ora che ragioniamo su questo se io faccio un setup con il volume del pedalino a 5 di base non diventa una specie di boost se poi incremento fin a 10? Qui si entra in territori inesplorati!
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di aleck [user #22654]
commento del 22/10/2016 ore 14:07:08
Sarebbe come se facessi il setup col volume della chitarra a metà corsa e per poi aumentare al massimo :)
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di Michele001 utente non più registrato
commento del 22/10/2016 ore 15:55:27
Si era solo follia... :D
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di xstrings utente non più registrato
commento del 22/10/2016 ore 11:35:41
Un clean boost posizionato a monte, mentre stiamo utilizzando un overdrive su canale clean, aumenta pochissimo il volume ma incrementa parecchio la saturazione dell'overdrive stesso; diciamo che così si pareggia la differenza di guadagno più che quella di volume d'uscita.
Per quanto riguarda l'equalizzazione generale tra i due strumenti il problema secondo me non si risolve, meglio utilizzare un pedale di EQ sia per colmare la differenza di volume, sia per colmare la differenza del setting tra due strumenti come Les Paul e stratoidi ... IMHO
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di dantrooper [user #24557]
commento del 22/10/2016 ore 20:50:14
io uso a volte il boost come primo pedale anche per colorare il suono (quando voglio una determinata impronta): esempio di boost non trasparente, utile a per fare ciò, è l'EP boost della xotic.
il boost trasparente lo utilizzo come spiegato nel video, nel caso mi servisse questa compensazione.
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di Nyarlath [user #38903]
commento del 24/10/2016 ore 09:49:04
Meglio ancora se si utilizza un booster come il TC Electronics Spark Booster che, grazie anche ai controlli di alti, bassi, e drive, offre un miglior controllo sul volume, equalizzazione e compressione del suono.
Io lo uso per formare il suono di base, con settaggi ovviamente diversi, a seconda se uso la PRS SE Custom 24, la Epiphone Les Paul, la Flying V o la Telecaster. Il carattere di ogni chitarra viene mantenuto ma con con una certa omogeneità del suono finale.
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di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 24/10/2016 ore 16:10:17
Concordo col fatto che è meglio un pedale passivo ad inizio catena, sia per colorare meno il suono, sia per il fatto che un boost prima dei drive aumenta di fatto la saturazione di tutto ciò che lo segue. Il mio consiglio è di usare un pedale (che tra l'altro ho costruito su richiesta di alcuni clienti) con due IN e una OUT. Alle IN colleghi 2 chitarre. Con un pot con treble bleed per una sola delle 2 IN e un footswitch per passare da una chitarra ad un'altra puoi quindi alternare le chitarre dosando il volume della più potente, senza perdere frequenze. Per il discorso volume non credo che sia un problema visto che già un 20 watt urla come un matto. Casomai i dB sono un problema contrario, visto che suoniamo quasi sempre live a volumi ridicoli...
Rispondi
di Michele001 utente non più registrato
commento del 26/10/2016 ore 11:26:48
Allora non sono l'unico che ha pensato a questa cosa applicandola poi! Wow...
Rispondi
di Criss79 [user #38354]
commento del 28/10/2016 ore 12:40:43
Io ho risolto con un Boss LS-2 su cui attacco fino a 3 chitarre contemporaneamente e su 2 di questi posso decidere livelli di segnali diversi.
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