di PaoloCaridi [user #45156] - pubblicato il 06 luglio 2017 ore 08:00
Batteria. Ispirandoci al playing di batteristi come Virgil Donati, Simon Phillips, Tomas Haake analizziamo nuove applicazioni del concetto di modulazione metrica per creare suggestive illusioni ritmiche. In pratica, una maniera per creiamo differenti groove all’interno del groove!
Torniamo ad affrontare il concetto di modulazione metrica o RME – Rhythmic Modulation Effect che offre la possibilità di creare illusioni ritmiche modificando la posizione di hi-hat e rullante rispetto al nostro beat, mantenendo però invariata la nostra pulsazione di partenza. Virgil Donati (Planet X), Simon Phillips (Toto, Protocol) e Tomas Haake (Meshuggah) sono ottimi riferimenti d'ascolto batteristici per ottimizzare questi studi e capirne le tante applicazioni.
In questa lezione, a differenza della precedente dedicata a questo argomento, il Rhythmic Modulation Effect, abbiamo deciso di lavorare su di un groove in base ternaria. Per la precisone, suoneremo con la cassa figure di terzine di ottavi nella loro forma più classica (RLR-LRL). Andremo quindi a modulare le posizioni dei nostri arti superiori mantenendo però invariato il nostro pattern di cassa.
Iniziamo prendendo dimestichezza con il nostro groove nella sua forma base. Per lavorare meglio sugli unisoni cassa/piatto ho inserito un ostinato con la mano DX in terzine di ottavi. Prestate attenzione alla precisione dei colpi, alla dinamica fra piede DX e piede SX e al relax generale:
Andiamo ora a modificare il nostro ostinato di piatto inserendo una pausa di 1/8 ogni quattro note. In questo modo è come se la nostra figura fosse composta da 4/8, di cui suoneremo però soltanto i primi 3/8. Si creerà così un poliritmo di “4 nel 3” ed il groove inizierà ad avere una sua particolare musicalità:
Ora rendiamo il tutto più interessante e adattiamo il rullante alla modulazione del nostro piatto suonandolo sulla prima nota del nostro ostinato ora composto da quattro ottavi.
Per far rendere al meglio il nostro effetto metrico ricorriamo a questo espediente tecnico: suoniamo il rullante soltanto su determinate figure, ovvero la seconda, quarta e sesta di 4/8:
A questo punto avremo la percezione di eseguire un groove in forma binaria ma in realtà il nostro beat sarà sempre quello di partenza!
Per rendervi meglio conto dell’effetto che si crea provate a passare da un groove all’altro senza fermarvi e con l’ausilio del metronomo:
Ecco quindi ottenuto un Rhythmic Modulation Effect. Consiglio di studiare l’esercizio lentamente, sempre con l'ausilio del metronomo ed in posizione Heel Down (tallone giù). Con questi accorgimenti si avrà modo di assimilare e capire al meglio la struttura.
Non appena l’esercizio inizierà a diventare più naturale e ci sentiremo più a nostro agio, portiamo i piedi in posizione Heel Up (tallone su) e iniziamo gradualmente a incrementare la velocità del metronomo.