di redazione [user #116] - pubblicato il 27 luglio 2018 ore 15:00
Tra i temi che interessano maggiormente i nostri lettori c'è sempre quello legato a quali siano gli aspetti più importanti da curare nello studio e nella formazione di chi vuole diventare un musicista professionista.
Lo abbiamo chiesto a Gianluca Palmieri, giovane e brillante batterista italiano che sì è ritagliato un posto al sole nella scena batteristica internazionale.
Per un giovane musicista che ambisce al professionismo, lettura e versatilità potrebbero essere tra gli aspetti più importanti da gestire e coltivare nella propria formazione. Non è necessario far diventare queste due doti le peculiarità della propria figura di musicista: esistono a tal riguardo fenomeni come Vinnie Colaiuta capaci di leggere e suonare una partitura anche al contrario; e di essere altrettanto incredibili tanto quando si cimentano con un repertorio jazz da Big band che in un contesto metal alla Magadeth.
Ma assodata una preparazione tecnica consolidata e una musicalità efficace, la capacità di saper leggere bene la musica e la destrezza nel sapersi misurare in maniera convincente in tanti generi e stili musicali, sono un valore aggiunto capace di offrire tante possibilità professionali in più.
Lettura e versatilità schiudono le porte a tutta una serie di lavori altrimenti difficilmente gestibili: orchestre, televisione, musical e tutte quelle convocazioni come sostituto dell’ultimo minuto, nelle quali non esisterebbe - fisicamente - il tempo per studiare e affinare un repertorio e un vocabolario musicale che ancora non si possiede. Invece, un bravo professionista, armato di una capacità di lettura efficace può presentarsi alla gig solo con le partiture e prendere e gestire in maniera calzante un lavoro, anche all’ultimo,
Questo riserva, ovviamente, tante possibilità d’ingaggio in più.
Erroneamente molti studenti guardano però allo studio di questi due talenti con sufficienza, se non addirittura additandoli come qualcosa di noioso rispetto a una pratica incentrata unicamente sul semplice suonare o affinare la tecnica.
Niente di più sbagliato per chi aspira a lavorare nella musica suonando.
Gianluca Palmieri è un giovane e brillante batterista italiano che sì è ritagliato un posto al sole nella scena batteristica internazionale. Dal 2013 è docente di batteria al prestigioso Musician Institute di Los Angeles e collabora in pianta stabile con il chitarrista Greg Howe che accompagna live e nell'attività discografica. Tra i tanti, Gianluca ha suonato anche con Jimmy Earl, Frank Gambale, Jenifer Batten, Stu Hamm, Bjorkestra, Reggie Hamilton, Jeff Richman, Dave Weiner...
Siamo entusiasti di accoglierlo tra le pagine di Accordo per "Chiacchiere di Musica & Batteria" una sua rubrica in cui parleremo della professione del musicista, tra studio, ascolti e formazione; non dimenticandoci di dispensare anche preziosi consigli per i musicisti più giovani o meno esperti. Ben arrivato Gianluca! (Gianni Rojatti)