VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Il SansAmp Classic è tornato
Il SansAmp Classic è tornato
di [user #116] - pubblicato il

Il pedale più versatile della famiglia SansAmp è tornato: il Classic modella il suono in ogni aspetto per suonare senza ampli con una palette sonora illimitata.
Sparito dal catalogo nel 2016, il Classic è pronto a tornare per riportare in auge la tradizione SansAmp nata nel lontano 1989, quando Tech 21 gettava le basi per quella che sarebbe diventata un’intera serie di circuiti progettati per collegare la chitarra direttamente al banco mixer senza dover passare per un amplificatore e la relativa microfonazione, ma non per questo rinunciando a tutte le nuance richieste dai palati più fini.

Il SansAmp Classic è una macchina da tone shaping totale e del tutto analogica, capace di alterare la pasta sonora, colorare un pulito o introdurre una consistente distorsione, sfruttando tre modalità per imitare altrettanti preamplificatori storici e una sfilata di dip-switch per modellarne la voce con una flessibilità difficile da superare in un dispositivo a pedale.

Il SansAmp Classic è tornato

Il SansAmp Classic ha trovato posto in numerosi studi di registrazione ma anche ai piedi di molti professionisti. Celebre è l’uso che ne ha fatto Kurt Cobain per le sue distorsioni nel periodo di In Utero.
La flessibilità del Classic fa sì che il pedale sia capace di adattarsi a una molteplicità di esigenze, trovando potenzialmente posto nel rig di qualsiasi musicista, a prescindere del genere a cui decide di dedicarsi.

Un’interfaccia fatta da soli quattro potenziometri mette l’utente davanti a un utilizzo tipico, con Output per il livello generale dell’effetto, High per i toni, Presence Drive e Amplifier Drive per dosare aggressività e saturazione finale.

Sul fianco compare inoltre un selettore per le funzioni Lead, Normal e Bass.
La prima modalità ricrea i medio-alti evidenti di un preamplificatore in stile british, la seconda si ispira alla scuola boutique statunitense e la terza modalità riprende il preamplificatore dei valvolari vintage in stile californiano.

Sul davanti, otto dip-switch permettono di modificare la resa in maniera mirata tra una varietà di opzioni.
I primi due interruttori richiamano due tipi di boost sui medi, il terzo introduce un filtro sulle frequenze più basse, il quarto emula il timbro di un amplificatore pulito escludendo il circuito di saturazione, il quinto aziona la caratteristica modalità bright, il sesto tende a replicare il carattere di una valvola ben calda, il settimo e l’ottavo alterano la percezione del suono come avverrebbe spostando il microfono davanti all’altoparlante.

Nel video è mostrato un SansAmp originale, del quale il nuovo Classic promette di riprendere le sfumature nel dettaglio.



Sul sito ufficiale a questo link è possibile approfondire la conoscenza del SansAmp Classic e ascoltare una selezione di esempi audio registrati con il SansAmp originale collegato dritto in un banco mixer, senza passare per un amplificatore tradizionale.
effetti singoli per chitarra sansamp classic tech 21 ultime dal mercato
Link utili
SansAmp Classic sul sito Tech 21
Nascondi commenti     15
Loggati per commentare

di francesco72 [user #31226]
commento del 29/01/2021 ore 12:40:17
stompbox eccezionale: ce l'ho dal 1988 mi pare e, assieme alla stratocaster, è l'unico strumento che è sempre rimasto con me, passando anche per vari anni di pausa preceduti da svendita totale della strumentazione. L'ho riscoperto da poco come base per per fare esperimenti di stoner metal e confermo che è una bomba. Unica pecca, se proprio vogliamo cercare il pelo nell'uovo: si alimenta con uno spinotto minijack, ma visto quello che da' ci si passa sopra senza problemi.
Ciao
Rispondi
di luxvan [user #15458]
commento del 29/01/2021 ore 18:55:42
È sicuramente molto versatile e affidabile, ma dopo 1-2 anni non mi ha più convinto! I suoni sono diventati sempre più finti alle mie orecchie, fino a che l’ho venduto! Riascoltandolo nel video ho ancora la stessa sensazione, e pensare che inizialmente mi era piaciuto molto! È stato ad ogni modo un pezzo importante della mia ricerca del suono 😉
Rispondi
di redcapacci [user #33920]
commento del 29/01/2021 ore 22:25:
Saranno felici i fan di Kurt Cobain!
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 30/01/2021 ore 11:16:50
Il tallone d'Achille di questi dispositivi é la simulazione di cassa analogica. Non è realistica come le recenti che utilizzano le IR. Ho avuto il British e ora ho il Blonde. Entrambi hanno la possibilità di escludere la simulazione che è una opzione molto utile. Ho fatto la prova utilizzando il pedale Blonde con la cassa disattivata come preamp in una traccia audio col WOS della Two Notes con finale e cassa attivati e il suono si fa interessante e molto più realistico. Se facessero dei pedali T21 così attrezzati sarebbe una bella cosa, magari ad un prezzo umano. Con un buon preamp, anche a transistor, e la possibilità di scegliere tipo di finale e/o cassa si fanno un mucchio di cose.
Comunque sia, sono pedali affidabili che hanno la loro utilità sia in registrazione che quando non si può utilizzare l'ampli o come backup.
Rispondi
di Aynrand [user #35588]
commento del 30/01/2021 ore 12:53:28
Ne hanno fatti e per tutti i gusti:

Two notes ha tre pre analogici con dentro alcuni dei proprio IR che si possono anche cambiare collegandoli al PC.
Sempre Two Notes ha inserito la simulazione del preamplificatore di un Fender Deluxe sul CAB M, quindi adesso ci puoi mettere davanti qualsiasi OD, Distorsore Fuzz e suonare in diretta.

Per quanto riguarda il digitale c'è l'imbarazzo della scelta tra Atomic Amplifirebox, Strymon Iridium, Walrus Audio ACS1.

E questi sono solo i primi che mi vengno in mente, c'è anche altro.

Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 30/01/2021 ore 13:02:57
Mi riferivo alla T21 quando dicevo "se facessero..."
Ho avuto il LE Crunch che non è malvagio ma anch'esso ha la simulazione di cassa analogica. Naturalmente ho anche posseduto il C.A.B. ma quello che vorrei io è un pedale piccolo che incorpori entrambe le tecnologie (Preamp analogico e IR) in un unico chassis. Portarsi dietro un Le Crunch e un CAB non è agevole per niente, oltre al costo eccessivo. Il CAB M è uscito dopo e, appena uscito, non aveva il Pre e quindi era utile solo in certe condizioni. Il Pre fa molto del suono. L'Iridium mi piace ma costa troppo per i miei gusti.
Rispondi
di Aynrand [user #35588]
commento del 30/01/2021 ore 13:59:02
Purtroppo l'inserimento di un lettore IR ancora incide sul prezzo finale. Quelle del Le Crunch non sono proprio analogiche, c'è una conversione di formato dal digitale, ovviamente perdono molto, è stato un passo avanti rispetto al vecchio tipo anche se non avrà futuro. Io non ho preso il CAB M perché non funziona come scheda audio, altrimenti credo sarebbe valso i prezzo che ha. Per il momento non ci sono alternative economiche alle pedaliere digitali, l'amplifirebox usato comincia ad avere prezzi abbordabili, ma è raro.
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 30/01/2021 ore 17:39:42
A parte che il Le Crunch l'ho avuto per un discreto periodo, vorrei sapere dove hai letto che la sim è digitale. Sul loro sito c'è scritto: "This analog speaker simulation..."
La fanno semplicemente equalizzando il segnale. Tagliano le alte e mettono una qualche enfasi qua e là per scimmiottare la 4x12 piuttosto che la Openback 1x12 o 2x12. Sono tutte così e, difatti, suonano tutte uguali. Il mio sogno sarebbe suonare con questi aggeggi ma l'ampli valvolare microfonato per il momento non si batte ancora.
Ah dimenticavo...ho avuto anche il Firebox. Non era male ma sull'impianto non si poteva sentire.
Rispondi
di Aynrand [user #35588]
commento del 31/01/2021 ore 11:30:41
Loro hanno detto in fase di presentazione del prodotto che per ogniuno dei 3 preamplificatori avrebbero rilasciato una trasposizione di alcuni dei loro specifici IR in linea con le caratteristiche dei preamplificatori stessi (infatti ad un certo punto ci fu un aggiornamento, poi ho smesso di seguire la cosa). Questo ovviamente tradotto in soldoni significava meramente ricavare dei valori numerici che avrebbero agito sull'eq interna. Per quel poco che l'ho usato, mi è sembrato migliore dei sansamp, anche facendo un confonto diretto con gli IR di Helix, non faceva schifo, ma magari ho la memoria annebbiata.

Rispetto a Firebox invece la cosa mi stupisce, ho avuto per un paio d'anni Amplifire 3 (che ha gli stessi modelli) e lo considero qualitativamente superiore alla Helix aggiornata all'ultimo firmware, poi di certo aveva tante mancanze in fatto di effettistica. Ma i gusti non si discutono mai.

Certo, considerando il prezzo di uno Strymon Iridium e il fatto che necessita comunque di ulteriori pedali per raggiungere una gamma adeguata di suoni, tutto sommato meglio un Amp 1 unito ad uno dei tanti lettori di IR economici che ci sono sul mercato e uno si toglie completamente il pensiero.
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 31/01/2021 ore 11:55:50
Quelli della Two Notes possono raccontare quello che vogliono. Se non c'è una conversione in digitale del suono questo rimane analogico. Nel Le Crunch questa conversione non c'è. Suona bene, lo confermo, perchè ha una valvola che fa il suo lavoro come si deve. La sim analogica fa la sua porca figura. Ho registrato con quest'ultima e, se non te lo dico, non te ne accorgi. Il Firebox aveva dei bei suoni ma, come tutti questi dispositivi, quando lo metti sull'impianto da meno soddisfazione di un ampli.
Ripeto: Il mio sogno sarebbe uno scatolotto che sostituisse il mio pesante e troppo potente Laney LC (che suona bene però) che si sentisse bene sull'impianto. Ancora non ci siamo e penso che mi doterò di un ampli valvolare più piccolo che microfonerò.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 01/02/2021 ore 01:03:26
Ho gli stessi due, blonde e british, ma serie vecchia senza poter bypassare la cassa. In linea di massima sento la stessa limitazione, che risolvo mandando il pedale in uno zoom G3 con solo "air" un effetto di spazializzazione e filtro. per il resto i tech21 danno la birra alle simulazioni digitali per dinamica, timbro, reattività. Sarà che non posso escludere il filtro della cassa, ma in pedaliera purtroppo li trovo inutilizzabili quanto ottimi nel mixer in cuffia.
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 01/02/2021 ore 09:07:27
Concordo in toto. Già che facevano la riedizione potevano mettergli il pulsantino della sim e magari fare un plugin tipo il WOS della Two Notes col quale si fanno ottimi suoni per la registrazione.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 01/02/2021 ore 09:27:42
Se è una riedizione, è una riedizione, e non devono aggiungere o cambiare cose.
Comunque essendo il pedale analogico non si possono mettere IR di cabinet sono cose completamente diverse.
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 01/02/2021 ore 09:34:12
Era solo il mio parere, poi facciano come vogliono.
Di pedali analogici che hanno gli IR ce n'è diversi: AMT, Strymon e lo Shift Line che è pure valvolare. Metti prima lo stadio di preamplificazione e poi lo fai entrare nella sezione digitale, non mi sembra una cosa fantascientifica.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 02/02/2021 ore 17:19:34
No, ma Tech21 ha come punto inamovibile una catena sonora analogica, hanno solo controlli midi al caso. Non penso te lo possa aspettare da loro insomma.
Rispondi
Altro da leggere
Tonex One: Machine Modeling in miniatura
CLD-10SCE-12BK LH: Harley Benton mancina a 12 corde
La tecnica del chord melody non ha segreti con Fabio Mariani
La BOSS ME-90B è la pedalboard per basso per chi non ama i multieffetto
1073SPX-D: il rack Neve diventa una scheda audio
Serve davvero cambiare qualcosa?
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Serve davvero cambiare qualcosa?
70 watt non ti bastano? Arriva a 100 watt!
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964