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Le tre facce del sound Dumble secondo J Rockett
Le tre facce del sound Dumble secondo J Rockett
di [user #116] - pubblicato il

Tre progetti J Rockett onorano il guru dell’amplificazione valvolare con la voce dei Dumble più amati: Steel String Singer e Overdrive Special “liscio” o in versione HRM diventano stompbox.
Per il mondo della chitarra elettrica, Alexander Howard Dumble è stato un personaggio chiave. Esperto di elettronica, orecchio raffinato e sensibilità unica nel leggere le esigenze dei musicisti che a lui si rivolgevano per modificare i propri valvolari o commissionarne di nuovi, Dumble era famoso per la sua capacità di reinterpretare i classici dell’amplificazione con una comprensione profonda dei componenti e della loro interazione al fine di un prodotto inimitabile. La sua visione riusciva a tirare fuori tutti i talenti nascosti di circuiti storici, cucendoli addosso ai singoli artisti con i quali ha lavorato, dando vita a modelli unici. Per questo nessun Dumble sarà mai uguale a un altro, ma ci sono degli elementi ricorrenti, ben identificabili, che numerosi costruttori hanno cercato di catturare negli anni.

J Rockett, laboratorio statunitense che dal 2006 ha fatto dei pedali boutique senza compromessi il suo core business, ha accarezzato in più occasioni la sfida di racchiudere le nuance degli amplificatori Dumble più amati nella praticità di uno stompbox. In tre occasioni ne ha interpretato sfumature ed elementi distintivi, che emergono con decisione quando si guarda più da vicino il Dude, l’HRM e il Lenny.

Le tre facce del sound Dumble secondo J Rockett

Il The Dude, ora giunto alla versione 2, si rifà da vicino al celebre Dumble ODS, l’Overdrive Special che ha definito i suoni più desiderati di Larry Carlton e Robben Ford.
L’amplificatore originale è nato dallo studio e dalla modifica intensiva dei più amati circuiti Fender e della tradizione americana in generale, ed è oggi considerato un graal per chi è alla ricerca di suoni grossi, organici, profondi e brillanti al tempo stesso con una pasta distorta estremamente musicale.
Il pedale J Rockett, aggiornato con un’escursione del volume più dolce e un footswitch a pressione silenziosa rispetto alla prima edizione, si propone di catturare il dettaglio sonoro e l’espressività dell’ODS, contando sulla versatilità di un’interfaccia a quattro manopole con cui personalizzare il suono di base agendo su volume, gain ed equalizzazione a due bande.



Simile per concetto, diverso per resa e carattere, il J Rockett Hot Rubber Monkey ricrea un Dumble ODS in versione HRM, una modifica circuitale operata da Alexander e da lui battezzata per l’appunto Hot Rubber Monkey: non è una coincidenza l’assonanza con “Hot Rodded Marshall”.
Anche l’HRM si basa sull’Overdrive Special, con un’equalizzazione naturale maggiormente rivolta alla scuola britannica. La chiave di volta nel progetto Dumble sta nella capacità di fornire una saturazione ruggente, dai medi vividi e presenti, ma che non rinuncia a un suono pulito particolarmente dolce e reattivo.
Come per il The Dude, anche l’interfaccia dell’Hot Rubber Monkey sceglie un’impostazione a quattro manopole, con equalizzazione a due bande per rappresentare un’altra faccia di un progetto gemello, con riferimenti stilistici speculari.



L’immagine di Alex Dumble si lega in modo indissolubile a prodotti che hanno “overdrive” nel loro stesso nome, eppure è nei suoni puliti che molti appassionati ne individuano il cuore. Basti pensare a modelli come lo Steel String Singer, l’amplificatore preferito da Stevie Ray Vaughan e in seguito adottato anche da artisti come John Mayer.
Il Lenny di J Rockett nasce con l’idea di catturare l’anima di questo sound.

Lo Steel String Singer è un amplificatore noto per essere improntato sui puliti puri, cristallini, con la capacità di reggere volumi mostruosi prima di avvertire il primo segno di increspamento. Per questo, riproporne il suono in uno stompbox è una discreta sfida.
I suoi tratti distintivi stano nella pasta sonora stessa, nella risposta sotto le dita e nelle precise sfumature che rimandano inevitabilmente a tutto un filone di blues e rock retrò.
Così, attivare un Lenny proietta in una dimensione sonora fatta di medi leggermente più evidenti, con una gamma bassa presente e calda e acuti intelligibili, ma mai taglienti.
Stavolta l’interfaccia è composta da sole due manopole, perché il Lenny è tecnicamente un boost.
Il controllo di tono risulta qui indispensabile per ottimizzarne la risposta in relazione alla chitarra e all’ampli usato, mentre Boost permette di interagire al meglio con le valvole di un amplificatore, riempiendole con tanto corpo e una giusta dose di compressione, fino alla leggera saturazione carica di sustain propria dei suoni puliti di SRV senza però sfociare mai in un crunch vero e proprio.



Un amplificatore Dumble è destinato a rimanere un sogno per la stragrande maggioranza dei musicisti e degli appassionati, ma non per questo bisogna rinunciare all’idea di averne un assaggio, filtrato dalla sensibilità di chi quei suoni li studia da sempre. Aggiungeremmo, con risultati estremamente accattivanti.
In Italia, i pedali J Rockett sono distribuiti da Face.
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Link utili
Alexander Dumble è morto
The Dude sul sito J Rockett
Hot Rubber Monkey sul sito J Rockett
Lenny sul sito J Rockett
Sito del distributore Face
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