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Le migliori DAW per iniziare
Le migliori DAW per iniziare
di [user #62015] - pubblicato il

Tra i tool più importanti nella routine di un musicista, oggi, spiccano le DAW. I software di registrazione rappresentano un alleato importante nel percorso, al di là delle proprie capacità di produzione. Vista la sempre crescente domanda di DAW intuitivi, sono stati sviluppati software entry level capaci di offrire ottime prestazioni.

Partendo dalle basi, l’acronimo DAW corrisponde a Digital Audio Workstation. Si tratta, quindi, di un programma che permette a musicisti e producer di registrare, arrangiare e modificare tracce audio, oltre a catturare segnali MIDI e utilizzare library ricolme di sample, effetti e plugin con cui impreziosire ulteriormente le composizioni.

A prescindere dal campo di applicazione e dal genere a cui si è avvezzi, possedere una DAW e sapere come usarla è un aspetto fondamentale nel percorso di un artista, oltre a rappresentare una vera e propria Chiave di Volta per il successo di una carriera musicale. L’attuale panorama di riferimento offre numerose proposte, alcune di queste particolarmente complesse da adoperare e dal prezzo tutt’altro che accessibile.

Ciò nonostante, l’altra faccia della medaglia è costituita da una serie di DAW di qualità, disponibili a fronte di spese contenute e caratterizzate da interfacce user friendly con cui poter produrre musica a livelli ottimi una volta assunto un minimo di dimestichezza. Di seguito, sono stati raccolti i migliori esempi di Digital Audio Workstation ideali per chi muove i primi passi nel variegato ambito della produzione musicale.

Le migliori DAW per iniziare

FL Studio
Tra le DAW più apprezzate anche a livelli intermedi, FL Studio offre un’esperienza d’uso approfondita, avvalorata dagli oltre vent’anni di aggiornamenti e costanti implementazioni. Originariamente conosciuto come Fruity Loops, FL Studio presenta un layout estremamente semplice, grazie a connessioni logiche tra un menu e l’altro. Pur essendo principalmente utilizzato nei reami dell’EDM e dell’hip-hop, FL Studio raccoglie molti consensi anche tra i chitarristi e, in generale, per la registrazione degli strumenti. FL Studio non è solo una DAW per principianti, venendo adoperata in modo estensivo anche da molti professionisti.

Logic Pro
Per gli utenti Apple, Logic rappresenta una suite di produzione estremamente semplificata, dal prezzo accessibile e ricca di funzioni aggiuntive come un tool Mixer integrato o l’Inspector con cui navigare tra i vari canali e plugin in modo immediato. Sampler, Drum Machine, Drum Kit Designer ed effetti di vario genere completano il pacchetto. Logic Pro è una DAW ideale sia per chi comincia sia per chi necessita di un programma facile da utilizzare per produzioni di vario genere, presentando un’interfaccia completa anche per registrazioni più complesse.

GarageBand
Una versione lite di Logic, molto apprezzata soprattutto per la sua versatilità da DAW plug and play. GarageBand è presente nell’iLife Package di Apple dal 2004 e, negli anni, ha ricevuto molteplici aggiornamenti, arrivando oggi a offrire ai producer la possibilità di registrare ovunque si trovino, anche da iPhone. GarageBand è diventato ben presto uno strumento importantissimo per i musicisti, venendo utilizzato da artisti come i Radiohead per la registrazione di In Rainbows, ma anche Rihanna e, più di recente, Billie Eilish.

Le migliori DAW per iniziare

Steinberg Cubase
Tra i software dalle origini più lontane, Cubase è - da tempo - una DAW eccezionale per chi comincia, pur avendo applicazioni anche a livello professionale. Cubase nacque come sequencer MIDI nei primi anni ’90, pur trasformandosi attraverso svariati upgrade nella DAW user-friendly ben nota ai più negli ultimi anni. La versione gratuita entry level LE permette di lavorare su un massimo di 16 tracce. Con l’ultimo aggiornamento, è stato introdotto anche un mapping MIDI automatico, con cui poter agire su tracce multiple senza riscontrare alcuna problematica. Cubase è un software multipiattaforma, disponibile anche su smartphone, ideale nella versione LE per chi desidera muovere i primi passi nella produzione musicale senza investire cifre ingenti per un software completo.

Le migliori DAW per iniziare

Bandlab
Bandlab viene proposto sul mercato come un software completo e gratuito, con uno spazio cloud illimitato con cui poter dare libero sfogo alla creatività sui propri progetti. Bandlab si rivolge principalmente ai principianti, offrendo loro tutto ciò di cui hanno bisogno per muovere i primi passi nella produzione musicale. Con molteplici tool, una user experience di ultima generazione, 10mila loop privi di royalty e oltre 200 strumenti virtuali compatibili con sistemi MIDI, Bandlab è una piattaforma soddisfacente, con cui poter lavorare senza limitazioni e iniziare al meglio il proprio percorso nell’audio recording.
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di bulgi81 [user #45146]
commento del 08/10/2023 ore 11:20:14
Andrebbe rifatto l'articolo, intitolandolo "Le migliori DAW gratuite o economiche per iniziare"
Rispondi
di Daffy Dark [user #64186]
commento del 08/10/2023 ore 12:43:05
Io nel 2010 diventai scemo per iniziare a fare qualcosa in ambito home recording.
Provai 4 D.A.W. diverse con Windows,
Cubase, Adobe Audition, Sound Forge, Ableton Live,
con queste niente da fare per me, non riuscivo nemmeno a far partire una registrazione su una singola traccia.
Per fortuna dopo 2 anni circa si ruppe il pc, e ne approfittai per passare al mondo Mac, da li mi si aprirono tutte le porte dell'home recording, prima con GarageBand, successivamente con Logic.
Da li capii che le migliori D.A.W. per me sono quelle che mi hanno permesso di essere operativo,
senza pensare che una sia meglio dell'altra e viceversa,
ma penso che la migliore per ognuno di noi sia quella che ci fa lavorare al meglio senza impazzire e senza perderci troppo tempo,
ottenendo comunque risultati soddisfacenti nell'ambito creativo e produttivo.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 08/10/2023 ore 14:06:47
Han dimenticato Reaper....
Rispondi
di eko22 [user #15375]
commento del 08/10/2023 ore 17:20:37
Che a mio avviso è il migliore.
Rispondi
di Telecaxx [user #48305]
commento del 08/10/2023 ore 19:52:27
Infatti...reaper è fantastico
Rispondi
di Luca Bianchi [user #51275]
commento del 08/10/2023 ore 20:52:46
Vero, troppo gratis
Rispondi
di gerlop [user #44005]
commento del 08/10/2023 ore 14:58:50
Ho cubase ma non sono mai riuscito a usarlo, troppo cervellotico e dispersivo. Il tempo è poco, quindi o suoni o perdi tempo per capire quel labirinto di funzioni che, a mio avviso, non sono affatto intuitive. Ableton, poi, l'ho installato e provato: disinstallato immediatamente, a me non piace. Come ho risolto? Continuo a usare adobe audition multitraccia e basta e avanza!
Rispondi
di Nun_So_Capace [user #24540]
commento del 08/10/2023 ore 16:54:12
Con Ableton è successo anche a me la stessa cosa una decina di anni fa. Poi a "bocce ferme" c'ho riprovato 3 anni fa e devo dire che, passato lo smarrimento iniziale per la doppia interfaccia live e "tradizionale", io personalmente lo trovo più semplice di altre daw.
Ovviamente parlo dell'utilizzo di funzionalità extra-basiche per registrazione, equalizzazione e trattamento del suono.
Logic Pro mai usato ma confermo che GarageBand è veramente semplice per chi comincia. Reaper è un altro che proverò un giorno o l'altro. Comunque altro software gratuito è Audacity. Per chi non ha voglia di smenare soldi e tempo per l'apprendimento e si accontenta delle funzionalità di base credo vada più che bene.
Rispondi
di gerlop [user #44005]
commento del 08/10/2023 ore 17:18:51
Ciao. Logic pro e garage band non li ho mai provati neanche io, non so come sono. Reaper, invece, l'ho tenuto installato per più di un anno, tentando di capirlo almeno un po' ma niente, l'ho trovato potenzialmente interessante ma non facilmente utilizzabile (almeno per me). Audacity lo utilizzo in alternativa ad adobe audition. Cioè, audition ce l'ho sul mio pc nuovo, mentre audacity sul portatile più vecchio. Devo dire che per molti versi somiglia proprio ad adobe ed è mediamente intuitivo, a patto di utilizzarlo come registratore, senza smanettarci troppo. Diciamo che per ognuno di noi c'è, probabilmente, il software adatto in funzione delle proprie necessità, gusto, possibilità economiche e anche di tempo, perché purtroppo si è spesso impegnati con i propri doveri quotidiani e quel poco che ci rimane, almeno nel mio caso, si deve scegliere se utilizzarlo per suonare o sciropparsi dei lunghi e articolati manuali per imparare a utilizzarli. A meno che uno non lo faccia per lavoro, ovviamente 😁
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 08/10/2023 ore 16:40:41
Reaper... completamente free... e completissima di tutto.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 08/10/2023 ore 17:33:2
Reaper, assolutamente. Da notare però che in teoria compare un avviso quando si lancia il programma in cui si chiede di procedere all'acquisto dopo un periodo di prova. Comunque si può continuare ad usarlo tranquillamente anche dopo: io ce l'ho installato da anni e funziona senza problemi. È una buona DAW, e so che è utilizzata anche in contesto professionale, quando serve per registrare qualcosa live e si ha bisogno di una DAW leggera e pratica.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 08/10/2023 ore 20:23:13
Io alla fine l'ho anche comperato, l'ho usato per anni gratis e poi ho concluso che i soldi se li meritavano proprio.
Semplicissimo leggerissimo e sostanzialmente perfetto.
In più confermo come dici che lo usano anche a livello professionale, anche per registrare live importanti.
Lo studio con cui collaboriamo ce lo ha consigliato per usarlo tra di noi per scambiarci le tracce per strutturare i pezzi nuovi.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 08/10/2023 ore 21:55:57
Prima o poi lo compro anch'io, come dici i soldi se li meritano.
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 08/10/2023 ore 17:39:34
Sono utente Apple da anni trovi GarageBand estremamente utile e di qualità per quello che devo farci io. Ovviamente va accoppiato ad una scheda audio dignitosa.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 08/10/2023 ore 19:14:22
Garageband è semplicissimo e per un uso amatoriale va benissimo. Ha alcuni limiti che a volte ti invogliano a fare il passaggio a Logic ma considerando che non solo è gratuito ma è anche fornito con il sistema operativo con cui è perfettamente integrato (mai un impuntamento o un bug), beh che si può chiedere di più? Alcuni ampli ed effetti per chitarra e basso sono anche carini (si possono anche caricare le IR custom) così come le basi di batteria, molto semplici da usare e modificare. Buona anche la possibilità di avere suoni convincenti collegando una tastiera MIDI (organi e tastiere varie).
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 08/10/2023 ore 19:37:22
Periodicamente torna una riflessione sulle daw, e mi sembra corretto perché l’evoluzione di software e macchine corre veloce. Però è rischioso avventurarsi in commenti sulle daw perché c’è ancora un buon grado di tifoseria intorno alle diverse piattaforme. Qui parlerò solo per l’esperienza che ho avuto con alcune di esse. Ho cominciato con protools in uno studio abbastanza grande di Bologna nel 1999. All’epoca era la sola piattaforma disponibile e diffusa tra i pro, al di fuori di sistemi digitali super professionali ma chiusi, e comunque richiedeva un ingente investimento per metter su il sistema tra interfacce, schede dsp-pci esterne e superfici di controllo. Di fatto era lo standard perché si potevano scambiare direttamente le sessioni tra studi che fino quel momento non era ancora possibile fare. Però protools costava e costa un casino, era pesante per il sistema e ogni tanto ti lasciava a piedi. Ti costringeva anche ad avere un capitale investito in computer e a essere un nerd o almeno coinquilino di Sheldon Cooper. Nonostante questi contro, PT era ed è tutt’ora un software con cui fare i conti perché è molto difficile se vi interfacciate con uno studio professionale non vedervelo montato come sistema residente. Per fortuna nel tempo diversi software lo hanno agganciato. Io presi dopo un paio d’anni anche un diploma di insegnante di software Steinberg, che in quel periodo era ancora lontano dall’editing audio di PT, però aveva un’implementazione midi migliore e i primi vst. A ogni modo, oggi i software più noti si equivalgono o non hanno poi tutta questa differenza, quindi nel 2023 mettersi a discutere sulle differenze tra i tanti mi sembra poco utile, semmai guarderei a certe caratteristiche che possono rendere alcuni strumenti di lavoro o hobby migliori di altri per le nostre esigenze.
Sulla mia esperienza degli ultimi anni tra tutti mi sento di dire che oggi Studio One sia quello a cui conviene dare subito uno sguardo se si parte da zero in particolare se si è utenti PC. Il motivo principale è il forte sostegno della piattaforma da parte della software house. Inoltre anche le versioni di base sono molto potenti. Un’ottima caratteristica di SO è che non è solo una buona piattaforma daw, ma ha feature molto significative anche come strumento creativo che aiuta moltissimo in caso uno sia interessato al songwriting e non solo alla produzione. Cosa che lo accomuna con Logic e Garage Band che io consiglierei parecchio di tenere in considerazione soprattuto se si è interessati alla parte creativa della produzione e si è utenti Mac. Idem per FL e Ableton come strumenti creativi, soprattutto se uno sta sul versante EDM.
Infatti una cosa che andrebbe tenuta in conto per scegliere una daw è il proprio indirizzo di base. Considerando che con i plugin di terze parti quello che fai su una piattaforma lo fai su un’altra, ci sono alcune daw che per architettura, filosofia e workflow sono più orientate alla parte finale della produzione come Protools, Cakewalk (ottimo e gratuito), Reaper, Studio One, Cubase. Altre invece si pongono come strumenti molto utili per chi ha interessi compositivi o creativi, tra questi Logic, Garage B, Ableton o FL, Cubase, e anche Studio One hanno strumenti pensati ad hoc per questa fase del lavoro.
Escludendo la produzione propriamente detta, in genere uno scrive il pezzo sul software su cui si trova meglio e questo lo trovo estremamente soggettivo, come la scelta della pedaliera o la chitarra, e su questa daw alla fine uno si fa anche il mixdown. Stiamo però ancora parlando di preproduzioni casalinghe e bozze in homestudio. Quando arriva il momento di andare oltre e ci si deve interfacciare con uno studio professionale a cui lasciare le proprie tracce per terminare la produzione, la fase successiva può essere molto dispendiosa e il numero di tracce o il tipo di sessione può influire sia sul risultato sia sul costo. Se lo studio lavora, come spesso avviene, su protools, ciò non vuol dire che non avrà anche una versione delle altre daw tra cui la nostra, che può utilizzare per riversare le tracce della nostra session su PT (o qualsiasi altra daw), ma la cosa ovviamente ha un costo che si aggiunge al mixdown o alla produzione successivi. O come è facile che sia, ci chiederanno di creare delle tracce consolidate e/o delle stem, sulla nostra daw secondo certi parametri standardizzati, così che lo studio si tirerà le tracce dentro la propria daw (facendoci risparmiare qualcosa tanto più siamo bravi a metterli in condizione di lavorare sin da subito sul nostro materiale). Tuttavia, se la nostra era una preproduzione in cui avevamo fatto già dei lavori creativi utilizzando plugin e strumenti virtuali, li congeleremo in quella scelta; e questo ci indirizza a fare delle scelte più o meno conservative. Quindi per arrivare alla morale di questa lunga storia, personalmente penso che non ci sia una daw per dominarle tutte, ma di sicuro tra quelle più conosciute ce ne sia una che si addice meglio al nostro workflow, perciò il mio consiglio è di esplorarle un po’ tutte prima di scegliere. Imparare a usarla bene è un altro paio di maniche ma se un giorno avremo bisogno di spostare la nostra sessione su uno studio professionale l’importante è sapersi interfacciare con loro e mettergli in mano il materiale al giusto livello di lavorazione per la produzione.
Rispondi
di Daffy Dark [user #64186]
commento del 09/10/2023 ore 07:34:33
Basandomi sulla tua riflessione, con Logic ho fatto diversi progetti che poi ho mixato e masterizzato in studio con Protools,
mai avuto problemi, bastava solo registrare bene ed esportare altrettanto bene le tracce, ma siccome ero amico del proprietario dello studio, mi dava sempre i feedback giusti per esportare al meglio le singole tracce da lavorare successivamente con Protools,
giusto per non arrivare in studio con del materiale non idoneo..
sulle daw io penso che a ciascuno la sua,
mettersi a dire quella è meglio dell'altra non credo abbia troppo senso,
alla fine è il risultato finale che conta;)
Rispondi
di Ernestor [user #46937]
commento del 09/10/2023 ore 08:30:44
👍
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 09/10/2023 ore 00:37:13
Logic
Rispondi
di ovinda [user #46688]
commento del 09/10/2023 ore 09:00:11
Ho usato per oltre 20 anni le daw, le conosco tecnicamente perfettamente (soprattutto Cubase, ma anche Logic l'ho usato un bel pò). Dopo oltre 20 anni di utilizzo sono giunto alla conclusione che quanto più si approfondisce la conoscenza delle daw e tanto più ci si allontana dalla musica. Questo perchè il potenziale di questi strumenti è così vasto che uno può trascorrere anni per approfondire tutte le potenzialità dimenticandosi della musica. Inoltre con le daw si perde il feeling della musica, si perde il suo respiro. Si mette il click del metronomo e si suona dall'inizio alla fine con quel click e anche se ci sono dei cambi di bpm, questi sono automatizzati. Se si vedono i brani che hanno fatto la storia della musica, questi sono liberi, non hanno il click, contengono delle imperfezioni, non sono asettici. A meno che non si faccia musica da discoteca o anal-pop (come diceva Frank Gambale) consiglio di usare le daw come un registratore a bobina: si fa partire la registrazione con il click iniziale e poi si suona senza alcun riferimento temporale per rispettare il respiro musicale del momento. Una volta registrate le tracce, applicate eventuali effetti e fate il mixaggio, ma senza stare a impazzire più di tanto. I brani più belli della storia della musica sono stati realizzati con la musica suonata in modo libero: poche tracce, poca post produzione, sonorità un pò sporche. Più state a lavorare al computer e più vi allontanate dalla musica.
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 09/10/2023 ore 10:12:3
Vero... ma come fai notare dipende dal genere.
Per il rock e affini, suonare a click è abbastanza "la morte"... condivido al 100%.
Non a caso il declino del genere è concomitante con l'arrivo delle DAW e di un certo tipo di registrazione.

Che poi nessuno ti obbliga a suonare a click con le DAW, ma se vuoi sfruttarle al massimo sei praticamente obbligato.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 09/10/2023 ore 17:21:41
Sono d'accordo, anche se poi dipende un po' anche dalle situazioni. Io collaboro con un amico a distanza e per i brani (nostri) creo una base di batteria con EzDrummer e poi la importo su Reaper. In quel modo abbiamo la struttura pronta. Questo facilita di gran lungo il lavoro di collaborazione. Se abitassimo nello stesso posto ovviamente potremmo fare in modo molto più diretto, ma a distanza è un sistema che funziona. Poi per il resto io cerco di registrare la chitarra con ampli e microfono in presa diretta (come se avessi un registratore a nastro) e tutto il resto lo lasciamo molto low-fi.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 10/10/2023 ore 03:16:2
Penso che ciò che affermi valga per il tuo gusto (-:
Rispondi
di juditta2003 [user #46756]
commento del 23/10/2023 ore 17:06:51
Anche Studio One non è male, costa qualcosa ma mi sono trovato bene.
Rispondi
di Neogia70 [user #41568]
commento del 09/11/2023 ore 20:06:56
StudioONE è il classico prodotto DAW sottovalutatissimo, superiore secondo me ad alcuni citati nella lista, lo utilizzo da oltre 10 anni (ho iniziato con la 3.0) e non mi ha mai dato i problemi che mi hanno dato altri DAW ben più blasonati: è leggero, snello, intuitivo, molto versatile e nascendo da un progetto open-source è sempre molto all'avanguardia ed aggiornato.
Io ho sempre avuto le versioni a pagamento utilizzando un sacco di plugins (Arturia, EzBass, Kontakt et similari) ma anche il fatto di avere una buona versione basic gratuita è - secondo me - estremamente apprezzabile.
Sempre chiesto perchè non sia mai diventato di moda e non sia per esempio più sponsorizzato di un Cubase che trovo molto più macchino e pesante per esempio.
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