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Joe Bonamassa: la storia oscura della Les Paul del chitarrista dei Deep Purple
Joe Bonamassa: la storia oscura della Les Paul del chitarrista dei Deep Purple
di [user #62015] - pubblicato il

Da Peter Green a Slash, passando per Gary Moore e Jimmy Page. L’universo chitarristico è ricco di grandi artisti che hanno fatto ruggire le loro Les Paul sui palchi più prestigiosi. Joe Bonamassa, brilla nel firmamento dei chitarristi contemporanei. Ben noto ai più, oltre che per i suoi virtuosismi blues, anche per la sua ampia collezione di strumenti di pregio, il chitarrista italoamericano è stato più volte associato a un modello in particolare, appartenuto in passato a un’altra leggenda del rock.

Si parla della Gibson Les Paul appartenuta al compianto chitarrista dei Deep Purple Tommy Bolin. Anche conosciuta come Bolin ‘Burst, questa Les Paul del 1960 porta con sé una storia oscura e affascinante, risalente al momento in cui Bonamassa è entrato in suo possesso.

La ‘Bolin Burst è, forse, lo strumento maggiormente attribuibile all’ex chitarrista di Deep Purple e Zephyr. Uno strumento, la cui gloria, continua a vivere tra le mani altrettanto sapienti di Bonamassa e che, quando il chitarrista non sfoggia dal vivo, trova spazio tra i cimeli di Nerdville, luogo in cui Joe custodisce con cura gli oltre 500 strumenti che compongono la sua prestigiosa collezione.

La sorprendente storia della ‘Bolin Burst di Joe Bonamassa
Intervistato dalle penne del magazine americano Guitarist, Bonamassa ha definito la storia della ‘Bolin Burst come “l’affare più strano che abbia mai concluso”. Nonostante si tratti di un modello ormai iconico per la storia della sei corde, la Les Paul con battipenna a Stelle e Strisce avrebbe ancora molte sorprese in serbo, come testimoniato dal bluesman stesso.

In merito alla chitarra, Bonamassa avrebbe affermato: “Tommy Bolin non ha mai posseduto questa chitarra. Si tratta di un curioso malinteso. La ‘Bolin Burst era di un tizio chiamato David Brown, che la acquisto nel 1966 per 125 dollari a Denver. Fu sua figlia a mandarmene la ricevuta. Quando la Goldtop di Tommy venne rubata, David lavorava per lui e gli prestò la Burst per potersi esibire con Zephyr e Deep Purple. In ogni caso, non fu la chitarra di Spectrum, l’album registrato con Billy Cobham, per il quale Bolin preferì suonare una Stratocaster. Il Bigsby è un aftermarket sulla Bolin ‘Burst, che Tommy volle perché preferiva la Strato.

Bonamassa, esperto nel valutare e acquistare strumenti vintage grazie all’esperienza maturata accompagnando suo padre sin dall’infanzia nei suoi Guitar Safari, ha concluso la storia rivelando in che modo sarebbe entrato in possesso della chitarra dopo oltre dieci anni di ricerche e l’oscuro epilogo dell’aneddoto.
“Ho cercato questa chitarra in lungo e in largo per anni. Quando ho trovato David nello Utah dovevo assolutamente chiudere l’affare. Ricordo di averlo pagato in contanti. Lui morì due mesi dopo in un incidente d’auto. Scrisse un messaggio alla figlia prima di lasciarci, disse di aver seppellito i soldi nel deserto. Una storia sinistra, l’acquisto più strano che abbia mai concluso”. Il resto, ormai, è storia, con la Bolin ‘Burst tornata da tempo sotto i riflettori, conosciuta e apprezzata per essere tra le principali fautrici del sound di Bonamassa.
gibson Gibson Les Paul joe bonamassa
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di AlexEP [user #35862]
commento del 31/10/2023 ore 08:57:36
Prossima signature Gibson/Epiphone
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di Sykk [user #21196]
commento del 31/10/2023 ore 09:02:06
Non capisco, ormai Bonamassa è diventato sinonimo di questo tipo di news.
Dovrebbe prendere una chitarra da due soldi e un blues junior e dimostrarci che basta quello.
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di Shoreline [user #20926]
commento del 31/10/2023 ore 09:12:15
una storia da brividi...ho tanta paura... faranno una custom shop con la mappa per trovare i soldi nel deserto e una epiphone da 1500 euro..UUUuuuUUUUU
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di fab-for [user #62742]
commento del 31/10/2023 ore 09:33:46
cheduepalle Bonamassa e le sue millemila chitarre si può dire?
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di allisonguitar [user #52659]
commento del 31/10/2023 ore 11:28:03
Bonamassa mi pare più un collezionista ed un promoter, che un musicista. Tra l'altro i suoi brani sono una palla...
Andatevi a sentire come suona il chitarrista giapponese Takanaka. Suona da grande e poi suona cose veramente belle...
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di MM [user #34535]
commento del 31/10/2023 ore 12:35:27
Dire Nerd, è dire niente.
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di Francescod [user #48583]
commento del 31/10/2023 ore 12:54:53
Non capisco mai il livore verso Joe Bonamassa e la sua (in)sana passione per gli strumenti. Gente che qui passa gli anni a disquisire di GAS e che, se potesse, comprerebbe mezzo mondo, poi sta qui a secernere veleno se un chitarrista e autore celebre, con una lunga discografia, una intensa attività live, che vanta collaborazioni con tanti grandi del rock e del blues, spende il suo denaro nella passione più naturale che un musicista possa sviluppare. Fosse diventato famoso per il gossip, per le sparate, per comportamenti finto-rock sopra le righe, potrei capire. Ma è tutto derivato dalla passione: album, concerti, chitarre. Chitarre, concerti, album. Valorizza gli strumenti, dà loro una seconda vita e li espone pure, piuttosto che tenerseli senza esporli a un pubblico a volte incapace di riconoscere una forte passione.
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di wespaul [user #36426]
commento del 31/10/2023 ore 14:37:50
92 min di applausi.
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di KJ Midway [user #10754]
commento del 01/11/2023 ore 07:51:11
Concordo, bisognerebbe solo ringrazialo, magari avessimo una briciola della sua passione.

In più lui non suona in playback ;)
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di RedRaven [user #20706]
commento del 01/11/2023 ore 15:03:54
Credo che il termine giusto sia "invidia". A me Bonamassa non piace molto come musicista, ma dico solo "beato lui". Da anni mi chiedo se questa razzia di strumenti vintage che sta facendo sia finanziata con il lavoro da musicista o se abbia altre disponibilità perchè va bene tutto ma sono ormai milioni di dollari là dentro!
L'unica cosa che mi ha fatto cadere dalla sedia è quando ha affermato che insomma tutta questa mania per il vintage sta facendo decollare i prezzi. Detto da lui che ha una batcaverna di strumenti pazzeschi che mostra da anni suscitando desiderio e invidia mi pare un po' improvvido.
Rispondi
di Francescod [user #48583]
commento del 01/11/2023 ore 20:00:35
Suppongo siano tutte entrate che gli derivano dal lavoro e che non sperpera in ville, droghe, yacht, macchine. Sembrerà noioso, ma credo che faccia una vita tutta lavoro e chitarre. Però non ne ho idea, è solo una mia ipotesi.
Aggiungo che su YouTube c'è un video in cui Geddy Lee viene intervistato da Alex Lifeson e racconta di aver iniziato per curiosità a comprare un basso vintage per poi ritrovarsi ad averne 220, acquistati in ogni parte del mondo. Penso ci abbia anche fatto un libro.
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di zabu [user #2321]
commento del 01/11/2023 ore 20:12:48
Penso che Bonamassa sia molto bravo a non perdere soldi con la sua attività di collezionista, anzi. Per prima cosa ha scovato lui alcuni strumenti dimenticati. Un esempio è la Les Paul Lazarus, che era verniciata con un colore coprente e il precedente proprietario non sapeva nemmeno fosse una burst. Probabilmente l'ha pagata una frazione di quello che vale ora dopo il restauro, considerando anche che è diventata ora una chitarra ora associata a lui. Poi mi pare ciclicamente mette in vendita alcuni pezzi, realizzando certamente un profitto. Bonamassa è buon imprenditore, non a caso ha imparato un po' il mestiere del Guitar dealer dal padre che lo faceva anche per lavoro. Mettiamoci pure tutte le royalties che prende dagli strumenti signature, già quel profitto probabilmente paga da solo l' acquisto di certi strumenti. Inoltre la sua collezione è un modo alternativo di investire (almeno in parte) i suoi proventi. Una volta che si sarà stancato venderà tutto o in parte. Comunque mi pare di capire che lui divide la strumentazione in due: i pezzi da collezione nella villa in California e gli strumenti che utilizza per i tour e in generale per lavoro nell'appartamento a Nashville.
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di AlexEP [user #35862]
commento del 31/10/2023 ore 13:54:3
Ma infatti il problema non è Bonamassa (anche se evidentemente ci guadagna), ma piuttosto Gibson/Epiphone che sfruttano l'immagine del chitarrista per fare modelli (come Slash, d'altronde)
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di Francescod [user #48583]
commento del 31/10/2023 ore 15:21:56
1- Mi sa che hai sbagliato articolo, perché non si parla di una signature.
2- Facciamo che rappresento la Gibson, vengo da te e ti chiedo di progettare con te 20 chitarre. Mi dici no? Se vengono da me gliene progetto 45, e probabilmente pure senza chiedere soldi (se non forse un giusto compenso), perché tutti i chitarristi, anche quelli famosi, sono stati ragazzini che sognavano di fare musica che gli altri avrebbero cantato e suonato, e magari di mettere il proprio nome su uno strumento progettato con le proprie specifiche o comunque in grado di attrarre dei ragazzi, senza obbligare nessuno con la pistola alla testa ad acquistare queste chitarre. O mi devo scandalizzare se Slash riceve un compenso per questo? Figuriamoci, con tutti i soldi che gli pioveranno addosso in eterno solo per il primo album dei Guns.
Poi ognuno si sceglie quella che può e che vuole. Ho avuto una Slash standard 2008, ne sono rimasto deluso e l'ho venduta. Ho preso poi una Slash Anaconda Custom 2017 ed è una bomba assoluta. Se non mi fosse piaciuta, avrei venduto anche questa. Fa parte delle nostre esperienze in questo bel mondo (quello della musica, strumenti compresi, è una delle dimensioni più pacifiche e sane a cui si possa appassionarsi).Ad avercene di altre chitarre da provare e commentare. Le proviamo e non ci piacciono? Lo diremo. Ci piacciono? Le consiglieremo agli altri.
Anche qui non vedo il dramma. E' un mercato, ed è uno dei pochi mercati in cui il commercio va ad incontrare l'arte.
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di LuciferMorningstar [user #62295]
commento del 31/10/2023 ore 17:56:49
E daglie giù contro Bonamassa! E' inutile: contro la frustrazione non c'è nessun antidoto!
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di Sykk [user #21196]
commento del 02/11/2023 ore 12:57:43
Alcuni saranno anche contro Bonamassa, non io.
Io non capisco perché il 99% degli articoli su di lui parlino di collezionismo anziché della sua musica.
Rispondi
di fab-for [user #62742]
commento del 02/11/2023 ore 13:14:46
centrato in pieno. A me delle sue chitarre frega meno di niente, ma mi piace molto come suona. Penso che questo continuo proporre articoli e notizie sui suoi acquisti serva più che altro a tenere alto l'hype sul vintage.
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di MM [user #34535]
commento del 02/11/2023 ore 19:02:26
Anch’io la penso un po’ in questo modo.
A me lui piace moltissimo, e mi spiace che se ne parli quasi solo per questa sua passione.
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di BizBaz [user #48536]
commento del 31/10/2023 ore 21:33:23
Tra il battipenna patriottico e il bigsby aftermarket non si sa cosa è peggio
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di fla72 [user #29005]
commento del 02/11/2023 ore 13:30:43
...che dire...sento lingue avvelenate su Bonamassa, sulle sue chitarre e sul fatto che guadagni anche in questo ambito. Pero' vi dico che ero in prima fila al suo concerto di Perugia; ogni brano una chitarra diversa praticamente... uno spettacolo!
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di teppaz [user #39756]
commento del 02/11/2023 ore 17:02:08
Bonamassa suona da dio: tecnica, gusto e sound sempre eccezionali.
Produce album di bravi chitarristi blues poco noti o dimenticati e li rimette in carreggiata.
Colleziona chitarre scelte prevalentemente per utilizzarle, ed evita che finiscano nel caveau di qualche avvocato o trader come investimento a fare la muffa.
Fa una serie di interviste in video a famosi musicisti che sono molto interessanti, fatte dal punto di vista di un musicista professionista e non con le solite domande dei giornalisti suggerite dagli uffici stampa.
Non mi risulta che picchi le vecchiette o molesti chitarriste, non capisco questo astio nei suoi confronti.

Poi la sua musica può non piacere o annoiare, ma chi dice che non sia un musicista fantastico è in malafede.

.....brutta cosa l'invidia!
Rispondi
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