Dai, anche noi. Facciamo una di quelle belle discussioni tecniche, dove ognuno spara la sua che poi arrivano i liutai per mettere un po' d'ordine e finisce che si accapigliano. Insomma, stavolta un po' di "fuffa" acustica!
E vengo al sodo. Una delle cose che attira maggiormente la mia attenzione in una chitarra acustica è il ponte. E tra i ponti generalmente la mia preferenza va al classico belly bridge Martin. Questo tipo di ponte presenta grossomodo due tipologie costruttive date dal diverso posizionamento dei fori per i pin. Nel primo caso i pin sono a ridosso della sella e paralleli al ponte. Nel secondo caso i pin sono invece paralleli alla sella e più distanti da questa. E' il caso in cui mi ritrovo a storcere il naso, ma più che altro per motivi estetici.
Ho notato che quest’ultimo tipo di belly bridge - che in modo del tutto arbitrario chiamerò “quello brutto” - si trova generalmente sulle Martin di fascia bassa. Da un veloce controllo sul sito di mamma Martin risulta una costante in tutte le entry level, compresi molti strumenti con prezzo inferiore ai 3000 $ di listino (che poi si abbassa sensibilmente nel cosiddetto street price, ma comunque chiamala fascia bassa!). Dopodiché il ponte brutto scompare per lasciare il posto al fratello bello. Dalle mie scarse nozioni di liuteria, ricordo che la maggiore distanza del pin dalla sella crea un minore angolo di incidenza della corda e una minor pressione sulla sella. Dunque il ponte brutto potrebbe favorire una precisa scelta timbrica, dando al suono un attacco meno immediato e più morbido. Però mi chiedo perché questa soluzione non venga mai utilizzata nei modelli di fascia alta (altissima, per me!).
Un’altra spiegazione, che fino a poco fà ritenevo la più probabile, è che un minore angolo di incidenza delle corde diminuisce anche il tiraggio sul top, ed ecco che il ponte brutto potrebbe essere impiegato sugli strumenti di minore qualità costruttiva. Insomma, brutto, ma prudente. Una precauzione non sempre necessaria che è poi rimasta, più che altro, per rimarcare esteticamente un passaggio di categoria all'interno della gamma.
Cercando conferma a questa ipotesi sono incappato pure nella proverbiale eccezione che conferma la regola, se non fosse che si tratta di una eccezione un po' troppo eccezionale: la OM John Mayer, bellissima chitarra signature di fascia alta che sfoggia il ponte brutto mandando a ramengo tutto il mio non brillantissimo ragionamento...
A meno che anche John Mayer non capisca una mazza di chitarre acustiche (“Signor Martin mi ci metta il ponte brutto” – “Sta scherzando, quella è roba economica” – “No no, mi ha detto Bonamassa che è una figata!” – “Bonamassa, oh porca vacca!”...).
Dunque solo ipotesi e nessuna teoria. Ma perché, ad eccezione della OM-JM, il belly bridge brutto non figura mai nei modelli Martin più costosi? Oh, io non ci dormo la notte!...
ronf... ronf... ronf...