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Alvin Lee è morto
Alvin Lee è morto
di [user #116] - pubblicato il

È morto oggi nel pomeriggio il chitarrista Alvin Lee. Il membro fondatore dei Ten Years After, nonché guitar hero stimato con una lunga carriera solista alle spalle, è morto in seguito a complicazioni durante un'operazione chirurgica di routine.
Se ne va oggi 6 marzo 2013 un pezzo di storia del rock. Alvin Lee, membro fondatore dei Ten Years After, è morto oggi nel pomeriggio in seguito a complicazioni sopraggiunte durante una operazione chirurgica di routine.

Ogni volta che giunge la notizia inaspettata della morte di un musicista, ogni appassionato avverte un senso di dolore. Se la scomparsa ci porta via un artista capitale come Alvin Lee abbiamo quasi l’impressione che il mondo si spenga un poco. Alla luci della ribalta lo aveva consegnato quel magico tourbillon di Woodstock, dove si era esibito con i Ten Years After in una performance incendiaria di soli sei pezzi (la loro "I'm Going Home" finale rimane uno dei momenti più trascinanti di tutto il festival), sufficienti , però, per consacrarlo definitivamente come guitar hero e a rendere la sua Big Red un’icona per intere generazioni di aspiranti chitarristi e amanti del rock-blues. Classe ’44 e inglese di Notthingham, Lee lascia i Ten Years After (co-fondati nel 1962 col nome The Jaybirds) nel 1973 per intraprendere una carriera solistica fruttuosissima, costellata di collaborazioni eccezionali e ininterrotta (l’ultimo disco, Still On The Road To Freedom, è uscito solo l’anno scorso).


Purtroppo la carriera di Lee si interrompe oggi e con lui se ne va un altro immenso tassello di un’era leggendaria del rock. “Con grande tristezza dobbiamo annunciarvi che Alvin è morto inaspettatamente questa mattina presto a causa di complicazioni impreviste conseguenti a un intervento chirurgico di routine. Abbiamo perso un meraviglioso e amatissimo padre e compagno, il mondo ha perso un musicista davvero grande e talentuoso”, questo il messaggio pubblicato poche ore fa dalla famiglia sul sito ufficiale del chitarrista.

Alvin Lee è morto
alvin lee
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Alvin Lee
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Un saluto alla chitarra più ...
di Zoso83 [user #1538]
commento del 06/03/2013 ore 19:37:18
Un saluto alla chitarra più veloce del west :'(
Rispondi
Mi dispiace infinitamente :-( ...
di helloween [user #27122]
commento del 06/03/2013 ore 19:38:19
Mi dispiace infinitamente :-(
Rispondi
: ( ...
di sepp [user #10489]
commento del 06/03/2013 ore 19:45:30
: (
Rispondi
:( ...
di Foglio [user #19480]
commento del 06/03/2013 ore 19:47:40
:(
Rispondi
Ancora un vuoto
di LeleOne1957 [user #33434]
commento del 06/03/2013 ore 19:50:47
Un altro pezzo della nostra vita che se ne va !!! Grazie per quello che hai lasciato a tutti noi.
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Ricordi TYA
di Claes [user #29011]
commento del 06/03/2013 ore 20:04:18
Ho avuto la fortuna di vederli a Copenaghen - un'annetto dopo ero a Los Angeles. Con la scusa di una carta stampa mi introfulavo per fotografare concerti e diventai "l'Europeo" dato che nessuno ricordava il mio nome. Managers mi chiedevano "cosa potrebbe funzionare a L.A.?". TEN YEARS AFTER!!! GO FOR IT! Era 67-68 e l'ho incontrato - un uragano in palco, ma altrimenti rilassato pur chiaramente essendo l'assoluto boss dei TYA. Per me è (tuttora) una fonte di ispirazione.

You're going home to Heaven and form a band in the deep BLUE sky :)
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Un Mito
di jb [user #7467]
commento del 06/03/2013 ore 20:20:39
R.I.P. Alvin
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:(
di shimatzu [user #15601]
commento del 06/03/2013 ore 20:23:54
Peccato!! ...
Rispondi
Un altro Grande della Musica ...
di SardRock [user #22046]
commento del 06/03/2013 ore 21:43:35
Un altro Grande della Musica che se ne va.... :(
Rispondi
un grande, chitarra fulminante ma ...
di davo [user #31664]
commento del 06/03/2013 ore 22:30:30
un grande, chitarra fulminante ma anche un sacco di belle idee...
Rispondi
Che dolore... La notizia mi ...
di LaPudva [user #33493]
commento del 07/03/2013 ore 00:02:18
Che dolore... La notizia mi ha dato un grande dispiacere.
Anche io rammento quell'esibizione fulminante a Woodstock...
Mi rimane il rimorso di non essere andata a vederlo quando potevo farlo.
GRANDE ALVIN!
Rispondi
Un pugno nello stomaco, era ...
di DocRock [user #568]
commento del 07/03/2013 ore 07:04:1
Un pugno nello stomaco, era una vera leggenda, uno dei miei eroi assoluti, che ascolto regolarmente come fonte di ispirazione. Ne stanno morendo troppi, con cadenza regolare, ci stiamo impoverendo troppo. Riposa in pace Alvin, prego per te.
Rispondi
As The Sun Still Burns Away
di gratta [user #13442]
commento del 07/03/2013 ore 07:10:06
Riposa in pace
Rispondi
E' stato il mio primo eroe....
di zioles [user #33829]
commento del 07/03/2013 ore 07:56:4
E' stato il mio primo eroe chitarrista insieme a Rory Gallagher.
Un' altra chitarra in Paradiso....Buone suonate!
Rispondi
Ciao Alvin
di rocketman [user #24422]
commento del 07/03/2013 ore 08:05:09
sei stato il mio idolo negli anni settanta quando cercavo di strimpellare sulla chitarra note strazianti ed ancora oggi che ho imparato un pò eseguo regolarmente il pezzo che più mi piace fra i tanti:
TEN YEARS AFTER THE STOMP SSSSH 1979 (sul tubo)
per chi vuole condividere una parte dei gioielli che Alvin ci ha lasciato, oggi è la colonna sonora del giorno.......
Ciao Alvin, Fly high!!!

rock on
Rispondi
Erano i primi anni 70,non ...
di maccarons [user #20216]
commento del 07/03/2013 ore 08:55:26
Erano i primi anni 70,non ricordo l'anno che lo vidi sul palco del "Palalido" a Milano,da solo teneva la scena. :(
Rispondi
R.I.P. Alvin ...
di AlexEP [user #35862]
commento del 07/03/2013 ore 09:24:3
R.I.P. Alvin
Rispondi
...Woodstock, cinema S.Marco Mestre, '69.
di tittis [user #28285]
commento del 07/03/2013 ore 14:20:37
'69 o '70? al cinema S.Marco Mestre (Ve) davano Woodstock.Bellissimo,si,ma la maggior parte suoni acustici.Quando entra in scena "LUI"...."si, la nostra musica si avvicina al Jazz, questa canzone parla di quando tornai a casa......by helicopter...dnandadaudaudan...duruddirudirudirudurudnaudaudoodododo...a go hom, doo-n-da-di- doo-n-da-di.....a go hom....R.I.P. Alvin
Rispondi
:(:(:(:(
di satch1995 [user #30325]
commento del 07/03/2013 ore 14:27:00
R.I.P Alvin
Rispondi
R.I:P e grazie!!! ...
di Claudio80 [user #27043]
commento del 07/03/2013 ore 14:55:25
R.I:P e grazie!!!
Rispondi
un grande chitarrista e anche ...
di mattconfusion [user #13306]
commento del 08/03/2013 ore 09:06:16
un grande chitarrista e anche il creatore di unagrande modifica alla sua es 335 imho!
ciao alvin!
Rispondi
...sono all'oscuro....
di tittis [user #28285]
commento del 08/03/2013 ore 12:20:15
...sono all'oscuro....quale grande modifica?mi sembra che aveva uno scasso tra i 2 P.U. altro non so....chiedo lumi....
Rispondi
Re: ...sono all'oscuro....
di angusnoodles [user #13408]
commento del 08/03/2013 ore 13:41:09
L'opposto di ciò che Van Halen fece alla Stratocaster... Lui prese un PAF e lo mise al ponte di una strat... Alvin Lee prese un single coil bridge da una strato e lo piazzò sulla ES335 tra i due PAF con un potenziomentro del volume che permette di miscelarlo a tutte e tre le posizioni base... Una modifica coraggiosa :-)
vai al link
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mi dispiace ...
di superloco [user #24204]
commento del 08/03/2013 ore 17:17:20
mi dispiace
Rispondi
Il più veloce
di mke52 [user #17126]
commento del 08/03/2013 ore 18:14:42
In quegli anni era considerato il più veloce... li vidi al palazzo dello sport di Roma e circa 5 anni fa sempre a Roma.

L'assolo iniziale di I'm Going Home era l'impossibile per noi ragazzetti aspiranti chitarristi, di tutti gli amici uno solo lo sapeva fare ed io rosicavo...

Rispondi
Mi è dispiaciuto tantissimo, uno ...
di alucard [user #6420]
commento del 09/03/2013 ore 13:31:22
Mi è dispiaciuto tantissimo, uno degli idoli della mia gioventù. Ricordo quanto avevo ascoltato Cricklewood Green e poi la mitica intro di I'm Going Home a Woodstock che a quei tempi era qualcosa di quasi inarrivabile...spero sia andato nel Paradiso dei chitarristi. R,I.P.
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I can't keep from crying, sometimes - Alvin Lee remembered
di heartbeat [user #5152]
commento del 09/03/2013 ore 17:18:27
I Ten Years After di Alvin Lee sono stati tra i primi veri rock heroes che a partire da quella bella estate del 1971 avrebbero "abitato" stabilmente la mia vita. Loro e pochi altri in quel primissimo periodo: EL&P, Jethro Tull , Deep Purple, Pink Floyd.
I Genesis, gli Yes e tutti gli altri sarebbero per me arrivati dagli inizi del '72 in poi.

Unica fonte di approvigionamento possibile, la radio. Unico programma, "Per voi giovani". Tra l'altro, una delle varie sezioni del programma - che cominciava al pomeriggio alle 4 e 20 e andava avanti fino alle sei - utilizzava un micidiale stacco dal loro brano "Bad Scene" contenuto in Sssssh del 1969:
questo, a partire da 1'15" :

vai al link

Che io ricordi, i TYA, non sono mai stati in Italia in quel periodo , intendo il loro periodo d'oro fino al '73. Ma la radio li passava: ricordo Working on the Road da Cricklewood Green del '70, I'd Love to Change the World da A Space in Time del '71 (il mio album preferito) , un brano che pubblicato anche in 45 giri riusci', incredibilmente, a farsi strada fin giù al juke-box del mio paese e che io selezionavo puntualmente ogni volta che mi ritrovavo lì con qualche spicciolo in tasca.
Love Like a Man, You Give Me Loving, Rock'n roll music to the World, Choo Choo Mama erano altri brani che spesso venivano trasmessi con mia somma goduria. Bastava poco allora...

Ma il pezzo con il quale letteralmente m'intrippavo di più era questo "I can't keep from crying, sometimes" con la sua lunga jam piena di invenzioni per me, all'epoca, totalmente nuove.
In questo video in studio del '69 , inquadratura fissa e con dietro la macchina da presa Wim Wenders (quello a cui il rock'n roll ha salvato la vita) un'esempio, come si dice,"quintessenziale" del sound di Alvin Lee e dei suoi pards alle prese con una versione del brano.

vai al link


Alvin Lee, come io stesso gli avrei sentito dire quasi vent'anni dopo,1988, a Pistoia per uno degli ultimi tour come TYA, definiva il suo stile, a ragione, "psychedelic blues" e lo ha incarnato al meglio sempre con la sua band originale. L'alchimia non funzionava con altri musicisti come non funziona , ovviamente, neanche per i riformati Ten Years After di questi ultimi anni con il pur eccellete Joe Gooch al posto di Alvin.

Forse ho fatto male o forse no, ma quando alcuni anni fa avendo organizzato un concerto dei Ten Years After a Cittanova (RC) per una delle ultime edizioni del glorioso e compianto AsproBlues Festival, forse per l'entusiasmo dell'avvenimento, non mi posi neanche il problema e diedi per scontato che Alvin fosse della partita. Quando il promoter , ad accordi ormai quasi conclusi e voli praticamente prenotati , mi ricordò che il chitarrista non era Alvin Lee faticai non poco a disdire la data. Ma sarebbe stato come avere gli Experience senza Jimi o i Grateful Dead senza Jerry , puro nonsense.

Alvin mi mancherà, ci mancherà, perchè , come anche Rory Gallagher, è stato quello che fino alla fine ci ha trasmesso la passione per il rock ed il blues nella sua forma più autentica e diretta. Senza fronzoli e senza effetti speciali, lui che, pure, all'epoca era considerato "il chitarrista più veloce del west".

So long Alvin, it's been good to know you.
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Re: I can't keep from crying, sometimes - Alvin Lee remembered
di bobchill [user #6868]
commento del 13/03/2013 ore 10:32:0
Quando il promoter , ad accordi ormai quasi conclusi e voli praticamente prenotati , mi ricordò che il chitarrista non era Alvin Lee ...

Non me ne parlare... Una volta feci non pochi chilometri per andare a vedere un concerto dei "Ten Years After" per poi scoprire che in realtà erano la loro parodia, con un certo Carvin Jones alla chitarra. Il promoter - meno onesto di te - aveva addirittura messo una foto di Alvin Lee sulla locandina, che delusione! Si vedeva benissimo che questo Carvin Jones non sapeva neppure chi fossero i musicisti con cui condivideva il palco. Il concerto consisteva in una sequela di mediocri versioni degli standard rock-blues anni 70 più inflazionati; mancavano soltanto i brani dei Ten Years After, ovviamente. Dopo il concerto ebbi la soddisfazione di esprimere il mio disappunto a Leo Lyons e Chuck Churchill che incassarono il colpo con non poco imbarazzo.
In compenso l'anno dopo ebbi l'opportunità di vedere finalmente Alvin Lee dal vivo con la sua band e naturalmente fu un concerto favoloso, stupendo. Il suo stile chitarristico e la sua classe erano assolutamente scioccanti, come sempre. La sua vitalità, la sua vena creativa, la sua passione per lo strumento in 35 anni erano rimaste assolutamente invariate.
Rispondi
Gran dispiacere...veramente un gran dispiacere...suona ...
di Bustio [user #24438]
commento del 11/03/2013 ore 22:27:41
Gran dispiacere...veramente un gran dispiacere...suona per noi da lassù Alvin!
Rispondi
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